Palermo (4)
Dagli appunti. Palermo, importante città nel periodo arabo-mussilmano dell'Isola, ai nostri giorni non può essere evocata che per quella fase storica che dalla Cuba, un gioiello di quel tempo, situata in adiacenza al Corso Calatafimi, salendo verso Monreale.
Chi scrive queste righe conserva memorie riferite da Frances LoJacono, la quale negli anni trenta del Novecento vi risiedette per alcune settimane, ospite di un parente (LoJacono) che all'interno deteneva, in affitto, un appartamento. La descrizione di Frances ogni volta che veniva invitata a parlarne risultava condita di grandi meraviglie. Durante la guerra, negli anni quaranta, il Palazzo subì gravi danni e per parecchio tempo rimase in rovine. Nel periodo della sindacatura orlandiana fu riportato a migliori condizioni e adesso è meta frequentata da visitatori della città.
Oggi il Palazzo della Zisa trova il suo equilibrio nella prospettiva delle aiuole e fontane, brilluccicanti di piastrelle colorate. Ciò che manca attorno al Palazzo, rifacendoci alle descrizioni del periodo arabo, sono i meravigliosi giardini di aranci irrigati da ricchi corsi d'acqua. Era questa la caratteristica che gli scrittori arabi del tempo ci hanno tramandato su quell'area del territorio cittadino palermitano.
Ai nostri giorni sono parecchie migliaia i turisti che visitano Palermo e tutti socchiudono gli occhi nell'ammirare il prospetto del Castello della Zisa.
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