Essa nacque a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C. e subì il martirio nel 304 d.C. durante le persecuzioni di Diocleziano, diventando subito patrona della città. Durante il dominio bizantino (dal VI secolo in poi), il culto si consolidò, e il luogo del martirio divenne un importante santuario. Sotto l'attuale basilica si trovano le catacombe cristiane, con testimonianze archeologiche che attestano la continuità del culto e la presenza di strutture bizantine. La basilica bizantina (VI-VII sec.) era scavata nella roccia, sul cui sito sorge l'attuale complesso monumentale.
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sabato 13 dicembre 2025
Una santa nella Sicilia bizantina
C’era una volta l’alleato Usa
Il preambolo sembra scritto da uno che abbia smarrito la bussola del buon senso: afferma che un anno fa il mondo e gli Stati Uniti erano sull’orlo del baratro, e che Egli (Trump) ha salvato sia il pianeta sia il suo Paese.
Sull’Europa scrive: il vecchio continente ha perso fiducia in se stesso, non fa più figli, non innova più, non investe nel futuro. Praticamente sono le cose che dice da tempo anche Mario Draghi. Ma Trump immagina un rimedio che e’ esattamente contraria a quella che ci vorrebbe. Egli intende praticamente distruggere l’Unione europea. Invece i singoli Stati europei avrebbero, hanno, tutto l’interesse a fare fronte comune, a costruire un esercito europeo, a uniformare le politiche fiscali, a eleggere un presidente dell’Unione direttamente ed avviare e reggere il confronto altrimenti impari con gli Stati Uniti, con la Russia, con la Cina, con l’India.
Il Blog e la cucina
R I C E T T T E N O V I T A ‘ S E G R E T I
Facili ricette di paste ripiene
N. 4 Raviolini di maiali agli ortaggi
Ingredienti-per-4-persone
=Per la pasta
250 g. farina
1 uovo
sale
=Per il ripieno
200 g. di lonza di maiale
80 g di mortadella
1 uovo
50 g di formaggio grana grattugiato
1/2 bicchiere di latte
3 cucchiai di olio d’oliva extravergine
2 foglie di salvia
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale e pepe
=Per il condimento
100 g di fagiolini
100 g di zucchine
1 gambo di sedano
100 g di carote
1 mazzetto di basilico
40 g di burro
sale e pepe
venerdì 12 dicembre 2025
Oggi sciopero indetto dalla CGIL
Le ragioni dello sciopero .
Il sindacato spiega che lo sciopero è stato indetto «per modificare la manovra di bilancio 2026, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese, per rivendicare l’aumento del potere di acquisto di salari e pensioni, per dire no al riarmo e sostenere investimenti in sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali, per fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, per contrastare la precarietà, per una vera riforma fiscale finalmente equa». Altre ragioni sono:
= difendere il valore del contratto nazionale, con rinnovi economicamente dignitosi anche nei settori privati della conoscenza e no a contratti pirata e dumping contrattuale;
= dire no al riarmo e sostenere investimenti in sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali;
= fermare l’innalzamento dell’età pensionabile;
= una vera riforma fiscale finalmente equa;
= contrastare la precarietà nei settori della conoscenza;
= aumentare i fondi per il salario accessorio, per riconoscere e valorizzare professionalità, responsabilità e competenze.
Politica, economia, sociologia e diritto
Se la cultura socio-economica fosse più diffusa
avremmo meno politicanti e più uomini di Stato.
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I trasporti sono il motore dello sviluppo economico collegando mercati, persone e merci, facilitando il commercio, l'industrializzazione e la globalizzazione, creando posti di lavoro, stimolando la produttività e l'innovazione, e riducendo le disuguaglianze regionali attraverso l'accesso a opportunità e servizi. Un sistema efficiente riduce i costi e i tempi, ottimizza la logistica, supporta il PIL e contribuisce alla competitività globale, ma deve essere sostenibile e integrato per massimizzare i benefici economici e sociali. |
N. 3 Nel quadro di una nuova e diversa presenza del blog
nel contesto di vita della provincia siciliana (Contessa Entellina),
ci piace affrontare tematiche sul contesto sociale, vigente
peraltro in tutto il resto del Paese e sopratutto nel Meridione italiano
Il crescente sviluppo di trasporti implica (fra altre problematiche che speriamo di dover sviluppare nel tempo) inevitabilmente consistenti impatti dal punto di vista ambientale. È necessario pertanto coniugare gli sviluppi sociali ed economici dei territori con le esternalità negative in termini di salute, sicurezza e situazioni di congestioni.
Con l’introduzione a questa pagina, contiamo di affrontare per qualche tempo il problema dei “trasporti” (=viabilita’) ovviamente con l’occhio posato su Contessa Entellina, realtà umana destinata ancora a perdere popolazione e vitalità in carenza di “visione” e “presa d’atto” della realtà economica e sociale impostasi da alcuni decenni. Il grande economista John Maynard Keynes ha lasciato scritto che per governare i territori si “deve essere, in qualche misura, matematico, storico, filosofo e uomo di Stato” e rispetto al quale “nessuna parte della natura umana e delle istituzioni devono restare al di fuori del suo interesse”.
Siccome sul blog intendiamo occuparci di viabilità/trasporti sul modo di vivere nel terzo millennio e simili visioni, per alcune pagine affronteremo tanti aspetti che sintetizzeremo in quella disciplina che è definita “politica economica”. Lo faremo dal momento che il nostro vasto territorio risente ancor nel terzo millennio, sotto il profilo viario, più di Medio Evo che di Contemporaneità.
Procederemo secondo le leggi che regolano lo sviluppo economico dei territori. Ed una delle leggi che gli economisti conoscono bene è quella che lo sviluppo di un’area si misura dall’incremento degli spostamenti, e già questi -da soli- dimostrano il valore economico della mobilità stessa su una area territoriale. Che vorrebbe dire: la vivacità economica (la ricchezza) di un’area rispetto ad un’altra si coglie proprio dalla crescente domanda di trasporto dei beni.
Avremo modo di cogliere la portata di quanto finora semplicemente evocato.
La realtà dei lavoratori forestali
Una realtà territoriale
La campagna antincendio 2025 in Sicilia ha avuto inizio ufficialmente il 15 maggio e si è conclusa il 31 ottobre scorso. Durante il periodo di massima pericolosità, dal 15 giugno al 15 settembre, è stata vietata ogni combustione all'aperto, a eccezione di quelle controllate e autorizzate solo fino al 15 giugno. È stato istituito il rafforzamento delle squadre e dei distaccamenti tra Corpo Forestale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, con la convenzione AIB 2025, e sono state pianificate altre iniziative come l'inserimento di 1000 nuovi volontari e l'utilizzo di 300 mezzi operativi.
Il pagamento degli operai forestali in Sicilia dipende dal loro status (precario o di ruolo) e dal periodo, ma in generale si parla di stipendi che partono da circa 1000-1200 € al mese per i precari (lavorano 6 mesi l'anno), mentre gli stipendi medi nazionali possono variare da 1200€ a 1900€ lordi/mese, con la Regione che recentemente ha erogato maxi-indennizzi arretrati (da 4 a 24 mensilità extra) a taluni lavoratori per arretrati. Il sistema è complesso, con una grande forza lavoro precaria.
il quadro dei forestali siciliani è infatti caratterizzato da:
==Un organico ridotto (passato da 35.000 a circa 16.000 negli ultimi 20 anni, con età media sui 60 anni), una forte carenza di personale giovane (soprattutto per spegnimento incendi), e l'avvio di nuove assunzioni (circa 369 agenti previsti tra 2025-2026 per ringiovanire e potenziare il corpo), ma resta la questione di operatori stagionali (circa 20.000) e della necessità di riforme strutturali per affrontare le emergenze climatiche.
==L'età media del personale rimasto è elevata (circa 60 anni), e questa situazione aumenta i rischi durante le operazioni antincendio. Il quadro degli operai stagionali forestali siciliani è -peraltro- piuttosto complesso: si tratta di una forza lavoro precaria, spesso impiegata per la stagione antincendio (es. maggio-ottobre), con contratti a tempo determinato, e affiancata dal Corpo Forestale regionale (personale di ruolo), che ha avviato assunzioni per agenti nel biennio 2025-2026, cercando di stabilizzare parte del personale e rafforzare la struttura, ma il numero esatto e la situazione specifica dei precari "stagionali" (che lavorano un quarto di anno) cambia continuamente e dipende da specifici decreti assessoriali.
(Segue)
Vivere e riflettere (5)
L’epoca che ci troviamo a vivere. Con i suoi colori, le sue ombre e le sue contraddizioni.
giovedì 11 dicembre 2025
Vivere e riflettere (4)
L’epoca che ci troviamo a vivere. Con i suoi colori, le sue ombre e le sue contraddizioni.
Contiamo di soffermarci per qualche tempo sulla dimensione economica del vivere nel terzo millennio.
Al sempre vagheggiato “buongoverno”, che si distingue dall’ineliminabile “fare gli affari propri”.
Contessa Entellina e il suo declino
Riflessioni sul declino locale, raccolte in
piazza, in campagna, al bar o per strada.
Chiunque può dire la sua su Contessa E.
N. 4 =. =. =
Manca il diritto di vivere bene
Contessa Entellina sperimenta la denatalità attraverso: una bassa fecondità, un numero ridotto di nascite annue, una popolazione residente in diminuzione. D’altronde l’età media sa di pensionati più che di scolaresche.
Per quanto attiene l’emigrazione si tratta di un fenomeno storico e persistente, accentuato negli ultimi decenni dalla mancanza di opportunità lavorative, specialmente per i giovani qualificati, che spingono sistematicamente e quasi senza più alcuna eccezione, proprio tutti i ventenni a lasciare Contessa Entellina, ogni anno, in cerca di futuro, spesso verso Paesi europei come la Germania, ma anche altrove come la Svizzera e la Francia, portando a una significativa perdita di capitale umano e impattando inevitabilmente sul futuro della comunità locale, nonostante i tentativi di inversione di tendenza e il desiderio di molti di essi di voler restare o tornare. Tornare? A fare cosa? La politica locale da noi sa solamente presiedere l’ordinarissima amministrazione. Quella regionale sa di impronte cuffariane e vive un mondo lontano dai problemi dei territori. E spesso a sfogliare i giornali si registra -in più realtà della Sicilia interna- la perdita di opportunità sia politiche che legislative.
Sulla diminuzione della popolazione residente, l’invecchiamento demografico locale e la ricerca di mobilità sociale oltre i confini comunali e regionali continueremo a riflettere su questa pagina. Proveremo ad allertare chi dovrebbe, se e’ vero, come purtroppo e’ vero che lo Svimez ha calcolato che, entro il 2050, se ne andranno dalla Sicilia più di un milione di giovani studenti. Gli studenti universitari non percepiscono, non intravedono infatti prospettive lavorative. Così ha recentemente denunciato il rettore dell'Università, Massimo Midiri, intervenendo ad un'iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio, a Palermo, in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy.
Educazione civica e politica
Ruoli, responsabilità e funzioni
Con relativa frequenza sul blog ci proponiamo di pubblicare principi e norme di educazione civica. Riteniamo infatti, con Norberto Bobbio, che attraverso l’impegno culturale e sociale testimoniamo il valore civile e politico della libertà, del dialogo e dell’incontro con l’altro.
Cesare Pavese, (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano, (tra i più influenti e rappresentativi della sua epoca). Intellettuale antifascista, ma il suo rapporto col fascismo e l'antifascismo fu complesso e contraddittorio; e però nel 1935 per attività antifasciste finì al confino. Dopo la guerra rimase sempre un personaggio politicamente ambiguo, rifiutò l'impegno militante e fu criticato per le sue posizioni complesse, come evidenziato anche nei suoi scritti più privati.
Fare progetti, sempre.
Non so chi ha detto che
bisogna andar cauti, quando
si è ragazzi, nel fare progetti,
poiche questi si avverano
sempre nella maturità
mercoledì 10 dicembre 2025
Paesi di Sicilia
=. =. = Chi ha il diritto di giudicare il prossimo ? Nei giorni scorsi Lucia Pecoraro, l’anziana donna di Corleone che ha strangolato la figlia autistica Giuseppina e poi con la stessa corda si è impiccata a una ringhiera doveva essere animata di un dolore inestinguibile di una madre. Una figlia a cui aveva dedicato ogni stilla d’energia per quarantasette anni, un tempo interminabile perché misurato da una clessidra vuota di ogni speranza.
= = = Quella donna deve essersi interrogata mille volte al giorno: Che fine avrebbe fatto Giuseppina quando la madre sarebbe morta? Sarebbe finita in una Rsa dove, casomai, l’avrebbero imbottita di psicofarmaci per tenerla tranquilla? Avrebbe speso il resto dei suoi giorni ad aggirarsi smarrita tra persone sconosciute, prigioniera di ossessioni che nessun altro affetto sarebbe riuscito a lenire? Queste domande e tante altre devono aver torturato Lucia Pecoraro dopo la scomparsa del marito.
= = = Non stiamo giustificando quanto accaduto. Vorremmo capire la disperazione di due persone, due donne sole. Cosa ha fatto la politica, di qualsiasi colore e orientamento (che sia di destra o di finta sinistra), per rimediare a un problema che investe le fondamenta della nostra Costituzione e del vivere civile: 1) la parità dei diritti (alla scuola, al lavoro, all’assistenza e alle giuste cure)?, 2) l’eguaglianza delle opportunità al di là delle condizioni di partenza, l’attenzione primaria verso i più fragili?
Oggi, ….10 Dicembre
La magica forza della natura
Per chi di noi che non ha esercitato l’attività agricola come professione sin dall’età giovanile si tratta di piantare, in quello che si vorrebbe un orto, piantine, ricoprirne le radici e periodicamente, nella stagione calda, innaffiarle. Si tratta di voler avere cura di un piccolo orto, con ai margini cespugli di rose e piante annue, e il tutto, a volte avviene in un contesto confusionale e non proprio professionale. Eppure l’adoperarsi, sia pure con scarsa professionalità, da’ la sensazione di essere in un certo senso un sognatore e dall’altro un inventore.
Sul blog, periodicamente, contiamo di riportare esperienze di quel settore del mondo agricolo che e’ il giardinaggio. Scoprire l’impegno (l’amore?) per il giardinaggio può diventare una infatuazione al punto che nella vita di chi ha l’età del pensionamento può diventare una costante distrazione.
martedì 9 dicembre 2025
Curiosità
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La sua costruzione è una delle tante opere pubbliche siciliane che, nonostante il notevole esborso economico-finanziario, con frequenza apprendiamo dai media, non ha finora garantito il risultato sperato ed è ora soggetta a ritardi, ora ad inefficienze ora a problemi tecnici.
La diga, dedicata al giornalista Mario Francese, come altre opere infrastrutturali in Sicilia, è di fatto oggetto di dibattito riguardo la sua efficacia e l'utilizzo delle risorse economiche investite. Si ha modo di leggere sui media di errori nelle stime del volume d'acqua utile comunicate dal Consorzio di bonifica, che hanno portato a una riduzione dei prelievi. L'emergenza idrica conseguente sarebbe stata gestita con interventi urgenti da parte di Siciliacque, tra cui l'uso del dissalatore di Trapani e l'attivazione del pozzo Staglio, ma sono previsti ulteriori interventi strutturali per garantire un apporto idrico maggiore.
Mobilità umana: migrazione ed immigrazione (9)
Emigrazione senza fine
I nostri giorni sono quelli di terza, quarta e in più casi di quinta generazione dei discendenti degli emigrati contessioti che nella seconda metà dell’Ottocento hanno lasciato il paese d’origine in direzione degli Stati Uniti d’America. E’ ovvio ed inevitabile che costoro vanno perdendo ogni traccia di identità italiana (o arbereshe) nella lingua e pure nel dialetto siciliano, nei costumi di vita e persino nei nomi personali. A parole i politici (e sopratutto i politicanti) italiani vorrebbero frenare le migrazioni dei tanti giovani diplomati e laureati italiani che, ai nostri giorni, sono costretti per motivi di lavoro a lasciare l’Italia: decine di migliaia, centinaia di migliaia di persone, non solo i cosiddetti “cervelli in fuga”, ma anche i giovani che ancora devono qualificarsi in un mestiere/professione. Tutti dicono e ripetono: qui, a Contessa, qui in Sicilia, non c’è niente da fare. Non esiste futuro.
Il blog non pretende che con la pagina mensile curata e sollecitata da amici con cui ci teniamo in contatto, che ribadiscono pure loro l’intendo di voler lasciare la Sicilia, possa smuovere i sentimenti dei politici locali o regionali, sarebbe purtroppo un’ambizione paradossale. L’emorragia dei ragazzi che cercano altrove le risposte alle difficoltà incontrate nel cuore, nelle aree interne della Sicilia, continuerà perché a Contessa e nelle zone interne, la politica cerca finanziamenti per festicciole piuttosto che puntare al rinnovamento dell’assetto socio-economico di questa terra priva persino di viabilità esterna decente.
Il semplice traguardo che può perseguire un blog di provincia e’ quello di offrire periodicamente il quadro di un fenomeno (quello migratorio) che ha segnato e continua a segnare la storia della gente locale molto di più di quanto forse non si creda e che sopratutto i ragazzi, quei pochi che frequentano le classi locali della scuola dell’obbligo, conoscono poco o affatto. Che, però, scopriranno fra qualche anno quando anche per loro si porrà il problema del cosa fare?
Come già ricordato la pagina ha cadenza mensile, nonostante Mimmo Clesi solleciti una ricorrenza più frequente.
Le buone parole, da sole, non bastano
L’Occidente e il sostegno all’Ucraina
I Paesi aderenti Nato, all’Ucraina attaccata dalla Russia, dicono parole di sostegno ma frequentemente non mostrano solidarietà effettiva. «Trump ha trasformato il sostegno agli ucraini in un grande affare per le industrie americane: “Non regaliamo più niente, chi vuole le nostre armi ce le deve comprare”».
Nel luglio scorso, Rutte -segretario generale della NATO-, d’intesa con il leader della Casa Bianca, ha istituito il Purl (Prioritised Ukraine Requirements List). Si tratta di un fondo alimentato dai soci Nato per acquistare ordigni made in Usa, da girare poi all’Ucraina. Finora hanno aderito 16 Paesi, per un ammontare di 4 miliardi di dollari di contributi. L’obiettivo è toccare i 5 miliardi entro l’anno e aggiungerne altri 12 nel 2026. Il segretario generale Nato fa osservare che «solo una manciata di Paesi non si è ancora attivata». Tra questi c’è l’Italia.
In un primo momento il governo italiano, su impulso soprattutto del ministro della Difesa, Guido Crosetto, si era impegnato a versare per il Purl circa 140 milioni di dollari. Ma l’operazione si è bloccata. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, appena giunto a Bruxelles, ha spiegato: «È prematuro parlarne ora. Intanto abbiamo autorizzato il nostro dodicesimo pacchetto di aiuti, poi si vedrà per il successivo come muoverci. Valuteremo, parleremo, vedremo che cosa sarà conveniente per l’Ucraina. Speriamo che non servano più armi nei prossimi mesi. Se si arriva al cessate il fuoco, bisognerà fare altro». Però … «Il ragionamento di Tajani non convince gli alleati: un conto è attingere agli arsenali nazionali, come ha fatto l’Italia con i “pacchetti” già approvati; altro è mettere a disposizione liquidità per comprare dispositivi più sofisticati, come i missili Patriot per esempio. Nelle ultime settimane i partner avevano un po’ allentato la pressione, pensando che Meloni avrebbe dato il via libera al versamento dopo le elezioni regionali. Ora, però, cresce l’insofferenza, come per altro ha dovuto ammettere pubblicamente lo stesso Rutte con queste parole: “Capisco che gli alleati del Nord e altri come i Paesi Bassi, il Canada o la Germania dicano: “Ehi ragazzi, qui bisogna distribuire equamente gli oneri”». Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca.
lunedì 8 dicembre 2025
Il mondo dei mascalzoni
Tangentopoli non e’ mai finita
Lo hanno sorpreso alle sette di sera passate a bordo di un’auto parcheggiata vicino alla Regione Lazio, su via Cristoforo Colombo (a Roma) , a intascare una mazzetta da 3mila euro in contanti (in banconote da 50 e 100 euro) da un imprenditore abruzzese specializzato nel settore delle apparecchiature elettromedicali. E non ha replicato alle contestazioni dei poliziotti della Squadra mobile che lo hanno arrestato, anche se quello che è accaduto il 4 dicembre scorso potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, un primo passo in un mondo di tangenti collegate al trasferimento di pazienti dall’ospedale Sant’Eugenio a strutture private per proseguire le cure. Sedute di dialisi, in particolare.
In manette sono finiti Roberto Palumbo, 57 anni, stimato primario di Nefrologia nell’ospedale dell’Eur, già componente della Commissione regionale di vigilanza sull’emodialisi e del Coordinamento regionale della Rete nefrologica ospedale–territorio, e Maurizio Terra, suo coetaneo, amministratore unico della società Dialeur. Entrambi si trovano a Rebibbia in attesa della convalida del gip. L’accusa nei loro confronti è concorso in corruzione di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.













