I buoni motivi per conoscere la Bibbia
Così anche noi lettori cresciuti nel dubbio possiamo rintracciare la sequenza logica uomo-libertà-comunità su cui si fonda un'alleanza millenaria e trascendente. Tutti possiamo riconoscerci popolo del Libro".
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Abram scese in Egitto per soggiornarvi,
perché la carestia gravava su quella terra...( Genesi 12,10)
L'agricoltura dei tempi andati fu sempre una forma di sostentamento dall'esito incerto. Le terre israeliane, quelle della Galilea dove Abramo era finalmente arrivato, disponevano di ricche falde acquifere ma gran parte delle terre di Samaria e Giudea erano condizionate dall'andamento irregolare delle piogge. Stando agli studi archeologici, nel III millennio a.C. un lungo periodo di siccità provocò l'abbandono di molti siti di comunità dell'Antica Età del Bronzo, costringendo tante popolazioni a tornare al nomadismo.
Gli studiosi, archeologi e storici, leggono l'arrivo di Abramo nei territori dell'odierno Negev: "Genesi 12.10" la carestia agravava su quelle terre come conferma del nomadismo (i Cananei) che si spostava verso l'unico luogo in cui i raccolti erano garantiti, a prescindere dai cambiamenti climatici; nel più che fertile delta del Nilo, in Egitto.
Pure Abramo e la sua famiglia migrò verso le fertili terre dell'Egitto, come pure i suoi discendenti. Pure Giacobbe, secoli dopo avrebbe assunto la stessa decisione. Gli archeologi ci fanno sapere che sulla tomba di Khnunmhotep, un governatore provinciale del faraone Amenemhat, è raffigurata una colonna di profughi provenienti da Retenu, la denominazione con cui gli Egizi si riferivano alla terra di Canaan (odierna Israele). Quella raffigurazione presenta la gente di Abramo vestita molto diversamente dall'uso egizio, dove dominava -diremmo noi oggi- l'eleganza. Indossavano larghe tuniche di lana, le donne tenevano capelli scompigliati sulle spalle e gli uomini avevano barbe all'orientale.
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I Tempi scientifico-storici (ripresi :da National Geographic)
Circa 2040 a.C. Circa 2000 a.C. Circa 2000 a.C. Circa 2000 a.C. Circa 2000 a.C.
Inizio del Medio A Canaan viene La civiltà minoica Gli Amorrei conquistano Indoeuropei di lingua
Regno in Egitto usato per la prima omina il mare Egeo Ur e stabiliscono la aria si espandono
volta l'aratro capitale a Babilonia in Asia Minore
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Il credente cristiano:
Pavel Nikolèjevic Evdokimov
dal testo "Teologia della Bellezza"
Ne La fede di un incredulo, F.Jeanson afferma: "L'universo è una macchina per fare dèi... la specie umana è capace d'incarnare Dio e di realizzarlo". Per Heidegger, più pessimista, l'uomo è un "dio impotente", ciò nonostante dio. Dovunque l'uomo si pensa in relazione con l'Assoluto; comprendere l'uomo è decifrare questa relazione. Si può dire che per i credenti e per gli atei, esattamente allo stesso titolo, il problema dell'uomo è un problema teantrico, divino-umano. Dio è l'archetipo, l'ideale-limite dell'io umano.
Per Rudolph Steiner, fondatore dell'antroposofia, nella preghiera domenicale l'uomo si rivolge alla propria essenza divina che è precisamente il suo Dio Padre. Certamente la persona umana porta in se stessa qualche cosa dell'assoluto, della sua aseitas; a suo modo, essa esiste in sé e per sé, e questo è il perno del sistema filosofico di Sartre. Così Dio e l'uomo si somigliano; nè i poeti greci, né lo scettico Senofane, né Feuerbach, né Freud l'hanno mai negato. Tutta la questione è di sapere chi dei due è il creatore dell'altro ...