di Paolo Borgia
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sabato 31 marzo 2012
Sicilia. Sperperi a non finire eppure alla fine anche i beneficiari restano a mani vuote
L'Ast, azienda siciliana trasporti -appartenente alla Regione- che gestisce il trasporto verso molte zone della provincia palermitana, non riesce ad assicurare il rifornimento di gasolio per tutti i mezzi, al punto da essere costretta a saltare alcune corse.
E non mancano episodi in cui gli stessi autisti fanno il pieno con soldi propri pur di garantire il servizio.
Cosa significa ?
Significa che la Sicilia degli sperperi e del malgoverno consociativo sindacato-partiti gestita dall'attuale classe dirigente è prossima a toccare il fondo.
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ECONOMIA,
SICILIA NOSTRA
Arrivano modifiche per l'Imu, la nuova Ici da pagare a giugno
Un pacchetto di emendamenti sono stati
incorporati al decreto sulla semplificazione.
Con l'occasione sono previste le seguenti
modifiche fiscali su:
TASSA FORTUNA: passa al primo settembre di quest'anno l'applicazione del diritto pari al 6% sulla parte delle vincite superiore ai 500 euro.
TASSA FORTUNA: passa al primo settembre di quest'anno l'applicazione del diritto pari al 6% sulla parte delle vincite superiore ai 500 euro.
IMU AGRICOLA: ritorna al 25% l'abbattimento
della base imponibile a favore degli imprenditori agricoli professionali e
viene incrementato il moltiplicatore (da 130 a 135) applicato ai fini della
determinazione della base imponibile Imu dei terreni posseduti da soggetti
diversi dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli.
FABBRICATI RURALI: per i fabbricati rurali strumentali è previsto il versamento Imu in due rate: 30% in acconto e 70% a saldo, rispettivamente entro giugno e dicembre, e non dunque due rate di uguale importo.
FABBRICATI RURALI DI MONTAGNA: arriva l'esenzione per i fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, oltre i 1000 metri di altitudine.
IMU COMUNI E COOP EDILIZIE: viene cancellata la quota erariale dell'Imu sugli immobili di proprietà dei Comuni, siti sul proprio territorio, e sugli immobili ex Iacp e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa. Dall'esenzione deriverà una perdita di gettito su base annua di circa 366,9 milioni di euro.
FABBRICATI INAGIBILI, SCONTO 50%: la base imponibile ai fini Imu per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e per gli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico è ridotta del 50%. Viene però abrogato il regime di favore degli immobili di interesse storico e artistico quando producono un reddito. ENTI LOCALI: «Una quota delle risorse del fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi di parte corrente, pari a 1.000 milioni di euro, è assegnata agli enti locali per il pagamento dei crediti».
GUARDIA DI FINANZA: Più ispettori nella Guardia di Finanza dedicati alla lotta all'evasione. La proposta prevede la possibilità nelle Fiamme Gialle di una diversa modulazione dei reclutamenti.
BANCHE CREDITO COOPERATIVO: le Banche di Credito Cooperativo vengono escluse dalla tassazione (intesa come esclusione dalla esenzione) del 10% dell'utile netto annuale destinato a riserva minima obbligatoria per il 2012.
PRODUZIONE ENERGIA-CALORE: arriva una agevolazione fiscale consistente nella riduzione dell'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica sul combustibile utilizzato nella produzione combinata di energia elettrica e calore.
IMPRESE GARANTI DEBITI ENTI LOCALI A BANCHE: le imprese potranno cedere alle banche crediti certificati da regioni ed enti locali per somministrazioni, forniture e appalti ma l'impresa cedente dovrà in tal caso garantire la solvibilità del debitore ceduto.
FABBRICATI RURALI: per i fabbricati rurali strumentali è previsto il versamento Imu in due rate: 30% in acconto e 70% a saldo, rispettivamente entro giugno e dicembre, e non dunque due rate di uguale importo.
FABBRICATI RURALI DI MONTAGNA: arriva l'esenzione per i fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, oltre i 1000 metri di altitudine.
IMU COMUNI E COOP EDILIZIE: viene cancellata la quota erariale dell'Imu sugli immobili di proprietà dei Comuni, siti sul proprio territorio, e sugli immobili ex Iacp e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa. Dall'esenzione deriverà una perdita di gettito su base annua di circa 366,9 milioni di euro.
FABBRICATI INAGIBILI, SCONTO 50%: la base imponibile ai fini Imu per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e per gli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico è ridotta del 50%. Viene però abrogato il regime di favore degli immobili di interesse storico e artistico quando producono un reddito. ENTI LOCALI: «Una quota delle risorse del fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi di parte corrente, pari a 1.000 milioni di euro, è assegnata agli enti locali per il pagamento dei crediti».
GUARDIA DI FINANZA: Più ispettori nella Guardia di Finanza dedicati alla lotta all'evasione. La proposta prevede la possibilità nelle Fiamme Gialle di una diversa modulazione dei reclutamenti.
BANCHE CREDITO COOPERATIVO: le Banche di Credito Cooperativo vengono escluse dalla tassazione (intesa come esclusione dalla esenzione) del 10% dell'utile netto annuale destinato a riserva minima obbligatoria per il 2012.
PRODUZIONE ENERGIA-CALORE: arriva una agevolazione fiscale consistente nella riduzione dell'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica sul combustibile utilizzato nella produzione combinata di energia elettrica e calore.
IMPRESE GARANTI DEBITI ENTI LOCALI A BANCHE: le imprese potranno cedere alle banche crediti certificati da regioni ed enti locali per somministrazioni, forniture e appalti ma l'impresa cedente dovrà in tal caso garantire la solvibilità del debitore ceduto.
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A crisi economico-sociale bloccata, di quanto calerà il tenore di vita degli italiani ?
L’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi dell’energia elettrica e del gas per famiglie e piccole imprese nel trimestre aprile-giugno 2012.
Per il gas si registra un aumento dell’1,8% e per l’elettricità del 5,8% con una maggiore spesa per le famiglie pari a 22 euro e 27 euro su base annua.
Da domani primo Aprile scatterà pertanto l’aumento del 5,8% della tariffa per l’energia elettrica, che tuttavia non comprende l’aggiornamento per gli incentivi alle fonti rinnovabili che peseranno con un ulteriore 4% sulla bolletta a dewccorre dal primo maggio.
L’Autorità ha ritenuto di applicare questi aggiornamenti tariffari differendo le decorrenze di un mese l'uno dall'altro “per dare un segnale chiaro e concreto".
La riflessione amara:
Appare sempre più vero quanto è capitato di ascoltare qualche settimana orsono in un Convegno sull'attuale situazione socio-economica. In quella sede la platea si è sentita rivolgere parole secondo cui dalla crisi iniziata nel 2008 ne usciremo fra un quattro/cinque anni con un tenore di vita che sarà pari a quello che gli italiani avevano negli anni ottanta del Novecento.
Se così sarà veramente dovremo sempre più riflettere sul ventennio berlusconiano.
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CULTURA E SOCIETA',
ECONOMIA
venerdì 30 marzo 2012
Rifiuti solidi urbani. In Sicilia paghiamo; paghiamo tantissimo
Nel 2011 i siciliani in media hanno pagato 294 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti: 48 euro in piu' rispetto alla media nazionale (246 euro) e l'isola si colloca al secondo posto della graduatoria delle regioni italiane per costo del servizio. Peggio fa solo la Campania, dove la spesa e' stata di 378 euro ed e' la piu' alta del Paese.
E' quanto emerge dal dossier rifiuti dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.
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TERRITORIO E AMBIENTE
Sanità. Costa tanto ed è inefficente
La sanità pubblica in Sicilia necessita di un profondo riordino; è inaccettabile che un posto letto pubblico costi 870 euro al
giorno se occupato e 700 euro se non occupato.
E' inaccettabile che ogni intervento di ambulanza costi in media 500 euro.
Non parliamo di quanto ne costi uno effettuato con l’elicottero.
La sanità siciliana costerà anche per il 2012 più di otto miliardi, e non è concepibile che continui nella sua disfunzione endemica.
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SALUTE,
SERVIZI PUBBLICI
Regione. Austerità tardiva
Ieri a Palazzo dei normanni si è affontato il tema del blocco dei rinnovi dei contratti dei regionali, richiesto dall’assessore
all’Economia, Gaetano Armao, ma osteggiato (come a voler fare il gioco delle parti) dall’assessore alla Funzione
pubblica, Caterina Chinnici.
Ricordiamo che un regionale guadagna, sia pur con i rinnovi
fermi, già il trenta/quaranta per cento in più dei dipendenti ministeriali e che i contratti
dei ministeriali bloccati lo sono già da due anni.
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CULTURA E SOCIETA',
ECONOMIA,
SICILIA NOSTRA
Tradizioni. La resurrezione di Lazaro e le comunità arbereshe di Sicilia
Si ripeterà nella serata di oggi, venerdì antecedente la domenica delle Palme, la tradizione dell'annuncio della "Resurrezione di Lazaro".
Nelle comunità arbereshe di Piana degli Albanesi, Palazzo Adriano, Mezzojuso e Contessa Entellina la nottata prossima sarà segnata dai canti che i giovani diffonderanno lungo tutte le strade dei rispettivi paesi.
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CULTURA E SOCIETA',
GLI AЁRBRЁSHE,
TRADIZIONI LOCALI
Bene a Pierferdinando Casini
Pier Ferdinando Casini ha rinunciato da subito a tutti i
benefit previsti per gli ex presidenti della Camera. "Le comunico -ha scritto rivolto a Fini (colui che aveva promesso i tagli alle buste paga dei deputati-scilipodi entro il 31 dicembre scorso, e poi entro il 31 marzo corrente)- che non intendo avvalermi della delibera e
rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi
a questo status».
Per gli attuali ex Presidenti della Camera i benefici «sono riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura, ovvero che abbiano esercitato l'ultimo mandato nella quindicesima (la scorsa legislatura, ndr). Per coloro che sono cessati dal mandato parlamentare in una data anteriore, tali attribuzioni saranno riconosciute sino al termine della presente legislatura».
Per gli attuali ex Presidenti della Camera i benefici «sono riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura, ovvero che abbiano esercitato l'ultimo mandato nella quindicesima (la scorsa legislatura, ndr). Per coloro che sono cessati dal mandato parlamentare in una data anteriore, tali attribuzioni saranno riconosciute sino al termine della presente legislatura».
Queste sono le agevolazioni che competono ancora a Bertinotti, a Violanti, uomini che sulla carta sarebbero "popolo" "per il popolo" "con il popolo". Uomini che lavorerebbero non per sè, ma per la collettività, e che senza privilegi non potrebbero dare il loro massimo di bene agli italiani.
I politicanti non riescono a capire ancora che la gente è stanca dei "feudatari", dei "baroni" e perchè no ? dei parassiti.
Bene ! intanto a Casini. Lo ha fatto per demagogia ? Va bene lo stesso !Lo facciano adesso i Bertinotti ed i Violante.
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CULTURA E SOCIETA',
POLITICA
giovedì 29 marzo 2012
Euro. Si intravedono ancora tempeste
Torna l'ansia sull'euro. Per la verità non pare che sia mai andata via dall'estate 2011.
Adesso ad inquietare non e' la penisola mediterranea ellenica, bensì quella iberica, molto più estesa e popolata della prima.
E se cade la Spagna noi, noi italiani, siamo già da ritenere affondati prima ancora che qualcuno stenda il certificato di "fine" del paese iberico.
La terapia che i tecnici, i nuovi mostri della contemporaneità, propongono e' quella di elevare a €. 1 milione di euro il fondo "salva-stati". La Spagna avrà in effetti a breve bisogno di grossi finanziamenti.
A fine settimana a Copenaghen i ministri dell'Economia dell'Unione si incontreranno e dovranno "decidere". Il rischio e' grosso.
La Grecia ha già succhiato (o meglio ha posto impegno) su centinaia di miliardi di euro, e con essa hanno pure attinto il Portogallo e l'Irlanda.
Come al solito la Germania non e' disponibile per concedere capacita' di prestiti eccedenti i 700 milioni di euro.
...E la Spagna rischia di divenire la seconda penisola mediterranea a grave rischio, con le banche sull'orlo dell'abisso.
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ECONOMIA
Sicilia-Meridione. E' sempre stato degrado ed assistenzialismo ?
Riflessione
Il P.I.L. (Prodotto interno lordo), ossia la ricchezza prodotta in un anno da una comunità, è oggi l'indicatore essenziale di ogni realtà; è una sorta di termometro del benessere comunitario specialmente quando viene rapportato alla popolazione come p.i.l.-pro capite.
Secondo l'on.le Franco Piro, già serio e puntiglioso assessore della regione Sicilia, la nostra regione ed il Sud complessivamente dall'Unità d'Italia non ha sempre ricevuto bernefici, anzì ...
Nel 1861 il Pil pro capite del sud era (a valori attualizzati all'anno 2000) di €. 1.569,7 e rappresentava il 99,5% di quello pro-capite del centro-nord. Sostanzialmente il grado di benessere fra Sud e Nord all'indomani dell'Unità era omogeneo ed uniforme.
Nel 1951 era di €. 2.719,5 pro-capite e rappresentava il 53,1% di quello del centro-nord.
Nel 2010 il p.i.l. pro-capite del Sud è stato di €. 17.466 ed ha rappresentato il 58,5% di quello del centro-nord.
Il processo di unità nazionale sembrerebbe all'origine della frattura fra un Nord che è cresciuto ed un Sud che non ha saputo (o non gli è stato consentito di) crescere.
L'Unità ha generato il gap così ampio ?
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ECONOMIA,
SICILIA NOSTRA,
STORIA MODERNA
Sicilia. Raffaele Lombardo imputato coatto di concorso esterno in associazione mafiosa
Alcuni esponenti del movimento dei
Forconi al seguito di Mariano Ferro sono riusciti a
entrare a Palazzo dei Normanni dall'ingresso secondario, pagando
il biglietto come visitatori, e adesso presidiano la Cappella
Palatina, al primo piano dell'Assemblea regionale.
L'entrata
principale del Palazzo, in piazza del Parlamento, infatti e'
praticamente inaccessibile per i non addetti ai lavori.
I
Forconi contestano al governo Lombardo di aver ignorato le loro
richieste.
Il fatto accade proprio quando in Sicilia si diffonde la notizia dell'imputazione coatta
per concorso esterno in associazione mafiosa per il governatore
Raffaele Lombardo, decisa dal gip di Catania. Notizia che e' arrivata in queste orer come
un fulmine a ciel sereno a Palazzo dei Normanni, sede del
Parlamento siciliano, dove i deputati regionali sono impegnati
nelle febbrili trattative per la definizione della manovra
finanziaria.
Lombardo, con alcuni componenti dell'esecutivo, era
riunito nella stanza del governo quando la notizia ha cominciato
a fare il giro del Palazzo.
''E' una bomba'', dice un deputato
della maggioranza.
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ATTUALITA'-CRONACA,
POLITICA,
SICILIA NOSTRA
Chiesa bizantina. Convegno romano su "Iconostasi e liturgia celeste"
Iconostasi e liturgia celeste
Una prospettiva cattolica orientale per la nuova evangelizzazione
I sessione del ConvegnoRoma 23 Aprile 2012
ore 9.00 Prolusioni:
Rev.mo P. James McCann, SJ, Rettore del Pontificio Istituto Orientale
S. Ecc.za Rev.ma Mons. Cyril Vasil’, SJ, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali
Moderatore: Diacono Prof. Luigi Fioriti
P. Prof. Manuel Nin, OSB, Tempo di Dio, Tempo della Chiesa nell’anno liturgico bizantino
Rev. Arch. Pasquale Imperati, Architettura come “epifania” dell’incontro tra Dio e l’uomo
Maestro Stefano Armakolas, La teologia del colore
intervallo
P. Prof. Peter Dufka, SJ, Bellezza come espressione e stimolo della fede
Rev. Arch. Luigi Vitale, Paolino di Nola e Giustiniano: costruire con la luce
Rev. Arch. Luigi Vitale, Paolino di Nola e Giustiniano: costruire con la luce
rinfresco a buffet
ore 15.00 Moderatore: Diacono Prof. Paolo Gionfriddo
Prof.ssa Maria Giovanna Muzj, La duplice liturgia nelle chiese romane del primo millennio
Fr. Dott. Ionut Gotia, DCJM, L’Iconostasi: luogo privilegiato per la rappresentazione dell’Annunciazione
Maestro Alfonso Caccese, Photis Kòntoglou e la rinascita dell’iconografia in Grecia nel XX secolo
Fr. Dott. Ionut Gotia, DCJM, L’Iconostasi: luogo privilegiato per la rappresentazione dell’Annunciazione
Maestro Alfonso Caccese, Photis Kòntoglou e la rinascita dell’iconografia in Grecia nel XX secolo
Papas Jani Pecoraro, La psaltica bizantina, quale funzione oggi?
Dott.ssa Nicoletta Borgia, Quale editoria per l’Oriente Cristiano?
Dott.ssa Nicoletta Borgia, Quale editoria per l’Oriente Cristiano?
S. Ecc.za Rev.ma Mons. Cyril Vasil’, SJ, Conclusioni
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RELIGIONE-RITO BIZANTINO
Sicilia. Il lavoro che manca
In Sicilia per quanto a numero di lavoratori precari battiamo tutte le altre regioni.
L’annuario
statistico della Regione, nel 2010, ultimo anno censito, rileva ben 204.780 occupati dipendenti a tempo determinato, una quota
che sfiora il 10 per cento del totale in Italia.
Il numero così alto di precari è influenzato ovviamente dai lavoratori delle
pubbliche amministrazioni (attualmente 31.771).
Dal 2004, dopo l’entrata in vigore della legge Biagi, il trend di
crescita dei contratti a termine in Italia è vertiginoso, soprattutto
per i giovanissimi, che sfiorano il 50% nel 2011.
Se si guarda ai giovani dai 15 ai 24 anni il peso dei contratti a
termine è di oltre 7 punti superiore alla media UE, ma comunque
inferiore ai valori di Germania e Francia, che superano abbondantemente
il 55%. Dato questo significativo, se è vero che Germania e Francia dovrebbero essere modelli da imitare.
Sono oltre 144 mila i giovani con meno di trent’anni che nel primo
semestre 2011 erano titolari di contratti a termine di durata superiore ai 36
mesi, quasi 2 su 10. L’intento della riforma del mercato del lavoro (ipotesi Fornero), che punta alla
trasformazione di questi rapporti in contratti a tempo indeterminato, è
sicuramente positivo, ma allo stato attuale è difficile dire, una volta
applicata, se ciò avverrà o se questi giovani si troveranno
applicato un contratto a termine in un’altra azienda o, peggio ancora,
andranno ad allungare la fila dei disoccupati.
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CULTURA E SOCIETA',
ECONOMIA
martedì 27 marzo 2012
Vertenza Amia. A Palermo riprende la raccolta rifiuti
Riprende subito la raccolta dei
rifiuti a Palermo. Le assemblee e le proteste sono sospese fino
a giovedi', quando alle 17,30 si terra' in prefettura il tavolo
con il commissario del Comune Latella, i sindacati, i commissari
di Amia e il Dipartimento regionale Acque e rifiuti. La
decisione e' stata presa dopo una riunione in prefettura con
sindacati, il prefetto Umberto Postiglione e il commissario
straordinario al comune Luisa Latella, che ha ottenuto oggi in
Consiglio comunale il via libera al pagamento di 11 milioni
all'Amia.
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POLITICA,
SICILIA NOSTRA,
TERRITORIO E AMBIENTE
lunedì 26 marzo 2012
Monti. Era ben noto che le sue ricette erano di stampo liberista
"Se il Paese attraverso le sue forze sociali e politiche non si sente pronto per quello che noi riteniamo un buon lavoro non chiederemmo di continuare per arrivare a una certa data". Queste le parole usate dal premier Mario Monti parlando della riforma del lavoro, in una conferenza stampa a Seoul, dove partecipa al summit sulla sicurezza nucleare. Monti però ha fatto notare che il Paese si è mostrato più pronto del previsto.
Poi in merito ad una possibile crisi di governo a causa della difficile trattativa che si potrà verificare in parlamento sulla riforma dell'articolo 18, il professore ha affermato: "rifiuterei il concetto: a noi è stato chiesto di fare un'azione nell'interesse generale - e citando Giulio Andreotti ha spiegato - Un illustrissimo uomo politico diceva: 'meglio tirare a campare che tirare le cuoia'. Per noi nessuna delle due espressioni vale perchè l'obiettivo è molto più ambizioso della durata ed è fare un buon lavoro".
Infine Monti ha spiegato: "un decreto legge sarebbe venuto a valle di un processo più lungo ma con una qualità al ribasso" e il governo "ha fatto una scelta di qualità". "Avrebbe fatto piacere anche a me e al ministro Fornero - ha aggiunto - avere a disposizione 3 anni", come li ebbe la Germania "e sicuramente sarebbe uscita una riforma del lavoro ancora migliore".
Il premier sa di avere a che fare con una classe politica di inetti ed incapaci (oltre che di ladroni discreditati), motivo percui si permette di fare il professore (ed il bidello dei poteri forti).
Bersani che oggi fa l'indignato sapeva benissimo nel Novembre scorso che Mario Monti e' un liberista e lavora per il capitale e non un socialista che lavora per i poveri diavoli, per le fasce deboli della società.
La finisca quindi Bersani di fare il finto socialista dopo avere per venti anni fatto parte della corte degli spendaccioni, contraltare simmetrico-parallelo al gruppo Berlusconi.
Il disastro economico odierno non e' solo opera di Berlusconi ma anche di D'Alema e di Prodi. Tutti hanno sperperato e coltivato demagogia.
Era nei patti di novembre 2011 che la ricetta per la terapia dell'inettitudine ventennale sarebbe stata di gusto liberista e di spoliazione dei deboli.
Palermo ed immondizia. La citta' in ginocchio
La procura Della Repubblica di Palermo sta valutando se aprire un'indagine sull'emergenza rifiuti che negli ultimi giorni ha messo in ginocchio la citta'. Cumuli di immondizia sono accatastati lungo le strade, accanto ai cassonetti stracolmi, in tutti i quartieri del capoluogo.
I magistrati che si occupano di reati ambientali, coordinati dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci, stanno cercando di capire se ci sono estremi di reato per cui procedere penalmente.
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TERRITORIO E AMBIENTE
domenica 25 marzo 2012
I fabbricati rurali pagheranno l'imu
I fabbricati rurali sono soggetti
all'imposta municipale (Imu) che da quest'anno sostituisce l'Ici nella
tassazione del patrimonio immobiliare.
Fino all'anno scorso questo tipo di
costruzione non erano considerati soggetti all'Ici, in quanto considerati inclusi
e tassati con il reddito domenicale dei terreni; dal primo gennaio di
quest'anno i fabbricati rurali, siano essi destinati a uso abitativo o
strumentale, saranno soggetti alla nuova imposta municipale anche se ubicati in
zona montana, come in genere è classificato il territorio di Contessa
Entellina.
La nuova imposta municipale ha
disciplinato, tra l'altro, che i fabbricati rurali iscritti nel catasto terrenidevono essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre
2012, con attribuzione di rendita autonoma.
Nel caso di fabbricati rurali ancora privi di rendita catastale, l'imposta municipale è corrisposta, a titolo di acconto e salvo conguaglio, sulla base della rendita delle unità similari già iscritte in catasto.
Nel caso di fabbricati rurali ancora privi di rendita catastale, l'imposta municipale è corrisposta, a titolo di acconto e salvo conguaglio, sulla base della rendita delle unità similari già iscritte in catasto.
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ECONOMIA,
TERRITORIO E AMBIENTE
Perchè c'è tanta antipolitica ?
La seconda repubblica, ossia il periodo storico iniziato
nel 1993, è stata caratterizzata dal potere gestito alla “Berlusconi” da un
lato e alla “D’Alema-Prodi” dall’altro.
Doveva essere la
Repubblica del riscatto, della moralità e dell’etica, per risarcirci da ciò che
Di Pietro, la stampa, Occhetto, ed altri protagonisti dell’epoca chiamarono “Tangentopoli”.
A venti anni di
distanza siamo ancora in attesa del risarcimento per avere vissuto fra un mondo
politico di ladri; oggi siamo ad assistere -per la verità- al ladroicinio
trasformato in legalità. Cosa ci hanno consegnato Berlusconio, D’Alema,
Rutelli, Casini, Bersani e tutta l’allegra compagnia ?
Ci hanno consegnato
le leggi di rimborso delle spese elettorali ai partiti, che rimborsi non sono
visto che sono quintuplicati rispetto ai “rendiconti” presentati dagli odierni
partiti; rimborsi che servono per comprare ville, appartamenti, cassette bancarie
e giroconti ora in Canadà ed ora nel centro di Roma.
Gian Antonio Stella e Piero Angela discutono dell'antipolitica |
Nonostante il
ladrocinio sia stato legalizzato, i partiti continuano a rubare anche al di
fuori delle dotazioni elettorali, in quantità misurabili in milioni e milioni
(non più in vecchie lire ma in euro). Il capo di gabinetto di un segretario di
partito ruba lungo un decennio milioni di euro, ma il segretario “non può
sapere”. Il tesoriere-senatore di un partito ruba ma l’intera monenclatura che
comprende Bindi-Rutelli-Franceschini-Parisi etc. non si accorge di nulla. Le
cricche berlusconiane rubano sui fondi per i terremotati dell’Abruzzo e nulla
accade, se non pochi giorni di galera per gli associati più fessi.
Dove sono finiti
gli impegni assunti venti anni fa dagli odierni politicanti, peraltro molto più
ignoranti dei truffaldini della prima repubblica ?
I politicanti oggi
si dimostrano pure loro indignati di quanto avviene. Si gli inetti, e pure i
ladri, si dichiarano indignati che qualcuno regali loro (all’insaputa) appartamenti
di fronte al Colosseo; pur indignati non restituiscono nulla però ai loro
donatori. Sono indignati ma tengono per sé la “roba” accumulata.
I fondatori della
seconda Repubblica ovviamente sono tanti. Berlusconi è sceso in campo per
impostare un nuovo metodo di gestire il potere, in forma antipolitica e
manageriale, ed abbiamo visto che la managerialità si è trasformata nelle
nomine dei parassiti, dei ladri e degli ignoranti in Parlamento. Al posto dove
hanno seduto i Giolitti, i Matteotti, i Turati, i De Gasperi, i Nenni oggi
siedono 900 scilipodi.
I leghisti sono starti pure loro fondatori della seconda
Repubblica in quanto dovevano estinguere, col cappio, la razza dei ladroni. Pure
i leghisti hanno oggi accumulato patrimoni che la stampa ci racconta siano stati
investiti a Cipro, in Kenia ed in Svezia. Pare pure che i ladroni leghisti,
nell’ordine del milione per ciascuna rata rubata, occupino posti di rilievo nel
Consiglio Regionale lombardo.
Oggi inoltre non c’è una legge che possa essere ricordata come
prodotto degli impegni assunti venti anni fa dalla Lega Nord: diminuzione delle
tasse e federalismo; nulla di tutto questo è stato messo in atto. E la Lega di forza
per fare l’ammodernamento ne ha avuta, e come !!
L’Idv. Il partito di Di Pietro nacque proprio dallo sconquasso
della prima Repubblica. Questo partito ha goduto della fine di un’epoca. E’
composto di gente divenuta protagonisti-simbolo
della fine della prima Repubblica. E’ gente figlia di mezzo di una storia che
finisce e di un’altra che comincia, pur se con il piede sbagliato. Tutta gente
che sentenzia gridando ma non opera.
Con Berlusconi ha vinto l’antipolitica, ma anche la sinistra
(sinistra che originava solamente dal Pci e quindi non in condizione di sconfessare
i decenni di “rifiuto” a governare, quando stando sempre e solo all’opposizione
si sentenziava ma non si operava), abche la sinistra –dicevamo- ha alimentato l’antipolitica.
Come ? non indicando come stella polare l’impegno politico. Il
veltronismo ha fatto della politica la imitazione e la spettacolarizzazione nel
tentativo di imitare il berlusconismo.
E’ così accaduto che sia Berlusconi che gli ex-comunisti hanno
alimentato il clima secondo cui la politica fosse il male assoluto e andasse
perciò demolita. Ed infatti oggi non esiste persona seria che si impegni in
politica.
Le classi dirigenti
della seconda Repubblica sono cresciute e si sono formate tutte, nessuno
esclusa, già nella prima repubblica; motivo per cui se lì si rubava oggi non si
può che rubare, magari in forma legale (rimborsi pari a 5 volte le spese
sostenute). Ladri raffinati, viene da dire.
In Italia essendo state abbattute le grandi culture politiche
che tuttora esistono invece nell’Europa democratica: liberalismo,
cristiano-sociale e socialdemocrazia, e non potendosi più esibire -per decenza-
né il comunismo di Di Liberto che auspica la morte a chi la pensa diversamente
da lui nè il populismo di destra berlusconiano che ci ha condotto nelle acque
greche, non è rimasta che l’antipolitica
del tutti contro tutti. Chi ruba di più e non si fa scoprire ha diritto di
sentenziare.
Ma l’antipolitica non è una politica (al servizio della città,
dell’Italia). Serve la politica. Serve una sinistra europea ed una destra pure
europea. Che siano competitive sui programmi, la sobrietà, la visione. Servono
cittadini che alle urne non si scordino dei lunghissimi film passati sotto i
loro occhi.
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POLITICA
V domenica di Quaresima
Nella quinta domenica di Quaresima nel rito bizantino si ricorda santa
Maria Egiziaca, di cui sul piano prettamente storico ben poco si conosce.
E’ certo tuttavia che già nel VI secolo (ancora una volta in un monastero
in terra egiziana) si veneravano le spoglie di questa santa. Santa dopo avere condotto una vita dissoluta ed essere stata anche prostita.
E' stato nel corso di un viaggio a Gerusalemme - essa che proveniva da Alessandria (Egitto), la più popolosa città del Mediterraneo- che avrebbe ritrovato se stessa e la ragione
del vivere umano.
Visse successivamente nel deserto dove si diede all’esercizio
ascetico per 47 anni, non vedendo più nessun uomo.
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Il 25 marzo ricorre anche la festività dell'Annunciazione (..un dio, il Dio, che
si fa uomo). Nel rito bizantino viene cantato in questa circostanza il
plurimillenario poema Akàthistos.
Di questo inno -l’Akàthistos- generalmente si dice: "ciò che il Rosario è per
l’Occidente, esso lo è per
l’Oriente". Viene recitato, cantato, meditato soprattutto in tempo di Quaresima (il 5° sabato di
Quaresima è infatti detto nel rito bizantino il Sabato dell’ Akàthistos). E' stato composto quando ancora
la Chiesa era una e indivisa ed ha oggi pertanto particolare valore ecumenico.
Il titolo, Akàthistos in greco significa, “non seduto”, “in
piedi”, e indica come
dovrebbe cantarsi ossia “stando in piedi”, così come si proclama e si ascolta
il Vangelo, per sottolinearne tutta la solennità.
Proprio in piedi, e per tutta la notte, secondo alcuni
dati storici l’avrebbe cantato il popolo di Costantinopoli, per ringraziare la
Vergine della protezione accordatagli contro gli Avari ed i persiani nell'anno
626 quando questi avevano cinto d'assedio la città, proprio mentre l'Imperatore
Eraclio e l'esercito erano impegnati a combattere lontano dalla capitale.
INNO
PARTE NARRATIVA
PARTE NARRATIVA
1. Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal
Cielo
per dir "Ave" alla Madre di Dio.
Al suo incorporeo saluto
vedendoti in Lei fatto uomo,
Signore,
in estasi stette,
acclamando la Madre così:
Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino.
Ave, Sposa non sposata!
2. Ben sapeva Maria
d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva:
«Il tuo singolare messaggio
all'anima mia incomprensibile appare:
da grembo di vergine
un parto predici, esclamando:
Alleluia!»
3. Desiderava la Vergine
di capire il mistero
e al nunzio divino chiedeva:
«Potrà il verginale mio seno
mai dare alla luce un bambino?
Dimmelo!»
E Quegli riverente
acclamandola disse così:
Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero.
Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;
Ave, compendio di sue verità.
Ave, o scala celeste
che scese l'Eterno;
Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.
Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;
Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.
Ave, la Luce ineffabile hai dato;
Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato.
Ave, la scienza dei dotti trascendi;
Ave, al cuor dei credenti risplendi.
Ave, Sposa non sposata!
4. La Virtù dell'Altissimo
adombrò e rese Madre
la Vergine ignara di nozze:
quel seno, fecondo dall'alto,
divenne qual campo ubertoso per tutti,
che vogliono coglier salvezza
cantando così:
Alleluia!
5.Con in grembo il Signore
premurosa Maria
ascese e parlò a Elisabetta.
Il piccolo in seno alla madre
sentì il verginale saluto,
esultò,
e balzando di gioia
cantava alla Madre di Dio:
Ave, o tralcio di santo Germoglio;
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dai vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Sposa non sposata!
6. Con il cuore in tumulto
fra pensieri contrari
il savio Giuseppe ondeggiava:
tutt'ora mirandoti intatta
sospetta segreti sponsali, o illibata!
Quando Madre ti seppe
da Spirito Santo, esclamò:
Alleluia!
7. I pastori sentirono
i concerti degli Angeli
al Cristo disceso tra noi.
Correndo a vedere il Pastore,
lo mirano come agnellino innocente
nutrirsi alla Vergine in seno,
cui innalzano il canto:
Ave, o Madre all'Agnello Pastore,
Ave, o recinto di gregge fedele.
Ave, difendi da fiere maligne,
Ave, Tu apri le porte del cielo.
Ave, per Te con la terra esultano i cieli,
Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.
Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne,
Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.
Ave, sostegno possente di fede,
Ave, vessillo splendente di grazia.
Ave, per Te fu spogliato l'inferno,
Ave, per Te ci vestimmo di gloria.
Ave, Vergine e Sposa!
8. Osservando la stella
che guidava all'Eterno,
ne seguirono i Magi il fulgore.
Fu loro sicura lucerna
andando a cercare il Possente,
il Signore.
Al Dio irraggiungibile giunti,
l'acclaman beati:
Alleluia!
9. Contemplarono i Magi
sulle braccia materne
l'Artefice sommo dell'uomo.
Sapendo ch'Egli era il Signore
pur sotto l'aspetto di servo,
premurosi gli porsero i doni,
dicendo alla Madre beata:
Ave, o Madre dell'Astro perenne,
Ave, o aurora di mistico giorno.
Ave, fucine d'errori Tu spegni,
Ave, splendendo conduci al Dio vero.
Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono,
Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore.
Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli,
Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fuoco.
Ave, Tu il culto distruggi del fuoco,
Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi.
Ave, Tu guida di scienza ai credenti,
Ave, Tu gioia di tutte le genti.
Ave, Vergine e Sposa!
10. Banditori di Dio
diventarono i Magi
sulla via del ritorno.
Compirono il tuo vaticinio
e Te predicavano, o Cristo,
a tutti, noncuranti d'Erode,
lo stolto, incapace a cantare:
Alleluia!
11. Irradiando all'Egitto
lo splendore del vero,
dell'errore scacciasti la tenebra:
ché gli idoli allora, o Signore,
fiaccati da forza divina caddero;
e gli uomini, salvi,
acclamavan la Madre di Dio:
Ave, riscossa del genere umano,
Ave, disfatta del regno d'inferno.
Ave, Tu inganno ed errore calpesti,
Ave, degl'idoli sveli la frode.
Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone,
Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.
Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio,
Ave, riparo del mondo più ampio che nube.
Ave, datrice di manna celeste,
Ave, ministra di sante delizie.
Ave, Tu mistica terra promessa,
Ave, sorgente di latte e di miele.
Ave, Vergine e Sposa!
12. Stava già per lasciare
questo mondo fallace
Simeone, ispirato vegliardo.
Qual pargolo a lui fosti dato,
ma in Te riconobbe il Signore perfetto,
e ammirando stupito
l'eterna sapienza esclamò:
Alleluia!
per dir "Ave" alla Madre di Dio.
Al suo incorporeo saluto
vedendoti in Lei fatto uomo,
Signore,
in estasi stette,
acclamando la Madre così:
Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino.
Ave, Sposa non sposata!
2. Ben sapeva Maria
d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva:
«Il tuo singolare messaggio
all'anima mia incomprensibile appare:
da grembo di vergine
un parto predici, esclamando:
Alleluia!»
3. Desiderava la Vergine
di capire il mistero
e al nunzio divino chiedeva:
«Potrà il verginale mio seno
mai dare alla luce un bambino?
Dimmelo!»
E Quegli riverente
acclamandola disse così:
Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero.
Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;
Ave, compendio di sue verità.
Ave, o scala celeste
che scese l'Eterno;
Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.
Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;
Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.
Ave, la Luce ineffabile hai dato;
Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato.
Ave, la scienza dei dotti trascendi;
Ave, al cuor dei credenti risplendi.
Ave, Sposa non sposata!
4. La Virtù dell'Altissimo
adombrò e rese Madre
la Vergine ignara di nozze:
quel seno, fecondo dall'alto,
divenne qual campo ubertoso per tutti,
che vogliono coglier salvezza
cantando così:
Alleluia!
5.Con in grembo il Signore
premurosa Maria
ascese e parlò a Elisabetta.
Il piccolo in seno alla madre
sentì il verginale saluto,
esultò,
e balzando di gioia
cantava alla Madre di Dio:
Ave, o tralcio di santo Germoglio;
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dai vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Sposa non sposata!
6. Con il cuore in tumulto
fra pensieri contrari
il savio Giuseppe ondeggiava:
tutt'ora mirandoti intatta
sospetta segreti sponsali, o illibata!
Quando Madre ti seppe
da Spirito Santo, esclamò:
Alleluia!
7. I pastori sentirono
i concerti degli Angeli
al Cristo disceso tra noi.
Correndo a vedere il Pastore,
lo mirano come agnellino innocente
nutrirsi alla Vergine in seno,
cui innalzano il canto:
Ave, o Madre all'Agnello Pastore,
Ave, o recinto di gregge fedele.
Ave, difendi da fiere maligne,
Ave, Tu apri le porte del cielo.
Ave, per Te con la terra esultano i cieli,
Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.
Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne,
Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.
Ave, sostegno possente di fede,
Ave, vessillo splendente di grazia.
Ave, per Te fu spogliato l'inferno,
Ave, per Te ci vestimmo di gloria.
Ave, Vergine e Sposa!
8. Osservando la stella
che guidava all'Eterno,
ne seguirono i Magi il fulgore.
Fu loro sicura lucerna
andando a cercare il Possente,
il Signore.
Al Dio irraggiungibile giunti,
l'acclaman beati:
Alleluia!
9. Contemplarono i Magi
sulle braccia materne
l'Artefice sommo dell'uomo.
Sapendo ch'Egli era il Signore
pur sotto l'aspetto di servo,
premurosi gli porsero i doni,
dicendo alla Madre beata:
Ave, o Madre dell'Astro perenne,
Ave, o aurora di mistico giorno.
Ave, fucine d'errori Tu spegni,
Ave, splendendo conduci al Dio vero.
Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono,
Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore.
Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli,
Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fuoco.
Ave, Tu il culto distruggi del fuoco,
Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi.
Ave, Tu guida di scienza ai credenti,
Ave, Tu gioia di tutte le genti.
Ave, Vergine e Sposa!
10. Banditori di Dio
diventarono i Magi
sulla via del ritorno.
Compirono il tuo vaticinio
e Te predicavano, o Cristo,
a tutti, noncuranti d'Erode,
lo stolto, incapace a cantare:
Alleluia!
11. Irradiando all'Egitto
lo splendore del vero,
dell'errore scacciasti la tenebra:
ché gli idoli allora, o Signore,
fiaccati da forza divina caddero;
e gli uomini, salvi,
acclamavan la Madre di Dio:
Ave, riscossa del genere umano,
Ave, disfatta del regno d'inferno.
Ave, Tu inganno ed errore calpesti,
Ave, degl'idoli sveli la frode.
Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone,
Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.
Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio,
Ave, riparo del mondo più ampio che nube.
Ave, datrice di manna celeste,
Ave, ministra di sante delizie.
Ave, Tu mistica terra promessa,
Ave, sorgente di latte e di miele.
Ave, Vergine e Sposa!
12. Stava già per lasciare
questo mondo fallace
Simeone, ispirato vegliardo.
Qual pargolo a lui fosti dato,
ma in Te riconobbe il Signore perfetto,
e ammirando stupito
l'eterna sapienza esclamò:
Alleluia!
PARTE TEMATICA
13. Di natura le leggi
innovò il Creatore,
apparendo tra noi, suoi figlioli:
fiorito da grembo di Vergine,
lo serba qual era da sempre, inviolato:
e noi che ammiriamo il prodigio
cantiamo alla Santa:
Ave, o fiore di vita illibata,
Ave, corona di casto contegno.
Ave, Tu mostri la sorte futura,
Ave, Tu sveli la vita degli Angeli.
Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli,
Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.
Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti,
Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi.
Ave, Tu supplica al Giudice giusto,
Ave, perdono per tutti i traviati.
Ave, Tu veste ai nudati di grazia,
Ave, Amore che vinci ogni brama.
Ave, Vergine e Sposa!
14. Tale parto ammirando,
ci stacchiamo dal mondo
e al cielo volgiamo la mente.
Apparve per questo fra noi,
in umili umane sembianze l'Altissimo,
per condurre alla vetta
coloro che lieti lo acclamano:
Alleluia!
15. Era tutto qui in terra,
e di sé tutti i cieli
riempiva il Dio Verbo infinito:
non già uno scambio di luoghi,
ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo
fu nascer da Vergine,
Madre che tutti acclamiamo:
Ave, Tu sede di Dio, l'Infinito,
Ave, Tu porta di sacro mistero.
Ave, dottrina insicura per gli empi,
Ave, dei pii certissimo vanto.
Ave, o trono più santo del trono cherubico,
Ave, o seggio più bello del seggio serafico.
Ave, o tu che congiungi opposte grandezze,
Ave, Tu che sei in una e Vergine e Madre.
Ave, per Te fu rimessa la colpa,
Ave, per Te il paradiso fu aperto.
Ave, o chiave del regno di Cristo,
Ave, speranza di eterni tesori.
Ave, Vergine e Sposa!
16. Si stupirono gli Angeli
per l'evento sublime
della tua Incarnazione divina:
ché il Dio inaccessibile a tutti
vedevano fatto accessibile, uomo,
dimorare fra noi
e da ognuno sentirsi acclamare:
Alleluia!
17. Gli oratori brillanti
come pesci son muti
per Te, Genitrice di Dio:
del tutto incapaci di dire
il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero
cantiamo con fede:
Ave, sacrario d'eterna Sapienza,
Ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,
Ave, Tu ai retori imponi il silenzio.
Ave, per Te sono stolti sottili dottori,
Ave, per Te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame,
Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti.
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza,
Ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi,
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.
Ave, Vergine e Sposa!
18. Per salvare il creato,
il Signore del mondo,
volentieri discese quaggiù.
Qual Dio era nostro Pastore,
ma volle apparire tra noi come Agnello:
con l'umano attraeva gli umani,
qual Dio l'acclamiamo:
Alleluia!
19. Tu difesa di vergini,
Madre Vergine sei,
e di quanti ricorrono a Te:
che tale ti fece il Signore
di tutta la terra e del cielo, o illibata,
abitando il tuo grembo
e invitando noi tutti a cantare:
Ave, colonna di sacra purezza,
Ave, Tu porta d'eterna salvezza.
Ave, inizio di nuova progenie,
Ave, datrice di beni divini.
Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta,
Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.
Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,
Ave, o Tu che dei casti ci doni l'autore.
Ave, Tu grembo di nozze divine,
Ave, che unisci i fedeli al Signore.
Ave, di vergini alma nutrice,
Ave, che l'anime porti allo Sposo.
Ave, Vergine e Sposa!
20. Cede invero ogni canto
che presuma eguagliare
le tue innumerevoli grazie.
Se pure ti offrissimo inni
per quanti granelli di sabbia, Signore,
mai pari saremmo ai tuoi doni
che desti a chi canta:
Alleluia!
21. Come fiaccola ardente
per che giace nell'ombre
contempliamo la Vergine santa,
che accese la luce divina
e guida alla scienza di Dio tutti,
splendendo alle menti
e da ognuno è lodata col canto:
Ave, o raggio di Sole divino,
Ave, o fascio di Luce perenne.
Ave, rischiari qual lampo le menti,
Ave, qual tuono i nemici spaventi.
Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri,
Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.
Ave, in Te raffiguri l'antica piscina,
Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.
Ave, o fonte che l'anime mondi,
Ave, o coppa che versi letizia.
Ave, o fragranza del crisma di Cristo,
Ave, Tu vita del sacro banchetto.
Ave, Vergine e Sposa!
22. Condonare volendo
ogni debito antico,
fra noi, il Redentore dell'uomo
discese e abitò di persona:
fra noi che avevamo perduto la grazia.
Distrusse lo scritto del debito,
e tutti l'acclamano:
Alleluia!
23. Inneggiando al tuo parto
l'universo ti canta
qual tempio vivente, o Regina!
Ponendo in tuo grembo dimora
Chi tutto in sua mano contiene, il Signore,
tutta santa ti fece e gloriosa
e ci insegna a lodarti:
Ave, o «tenda» del Verbo di Dio,
Ave, più grande del «Santo dei Santi».
Ave, Tu «Arca» da Spirito aurata,
Ave, «tesoro» inesausto di vita.
Ave, diadema prezioso dei santi sovrani,
Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.
Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente,
Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia.
Ave, per Te innalziamo trofei,
Ave, per Te cadon vinti i nemici.
Ave, Tu farmaco delle mie membra,
Ave, salvezza dell'anima mia.
Ave, Vergine e Sposa!
24. Grande ed inclita Madre,
Genitrice del sommo fra i Santi,
Santissimo Verbo,
or degnati accogliere il canto!
Preservaci da ogni sventura, tutti!
Dal castigo che incombe
Tu libera noi che gridiamo:
Alleluia
innovò il Creatore,
apparendo tra noi, suoi figlioli:
fiorito da grembo di Vergine,
lo serba qual era da sempre, inviolato:
e noi che ammiriamo il prodigio
cantiamo alla Santa:
Ave, o fiore di vita illibata,
Ave, corona di casto contegno.
Ave, Tu mostri la sorte futura,
Ave, Tu sveli la vita degli Angeli.
Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli,
Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.
Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti,
Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi.
Ave, Tu supplica al Giudice giusto,
Ave, perdono per tutti i traviati.
Ave, Tu veste ai nudati di grazia,
Ave, Amore che vinci ogni brama.
Ave, Vergine e Sposa!
14. Tale parto ammirando,
ci stacchiamo dal mondo
e al cielo volgiamo la mente.
Apparve per questo fra noi,
in umili umane sembianze l'Altissimo,
per condurre alla vetta
coloro che lieti lo acclamano:
Alleluia!
15. Era tutto qui in terra,
e di sé tutti i cieli
riempiva il Dio Verbo infinito:
non già uno scambio di luoghi,
ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo
fu nascer da Vergine,
Madre che tutti acclamiamo:
Ave, Tu sede di Dio, l'Infinito,
Ave, Tu porta di sacro mistero.
Ave, dottrina insicura per gli empi,
Ave, dei pii certissimo vanto.
Ave, o trono più santo del trono cherubico,
Ave, o seggio più bello del seggio serafico.
Ave, o tu che congiungi opposte grandezze,
Ave, Tu che sei in una e Vergine e Madre.
Ave, per Te fu rimessa la colpa,
Ave, per Te il paradiso fu aperto.
Ave, o chiave del regno di Cristo,
Ave, speranza di eterni tesori.
Ave, Vergine e Sposa!
16. Si stupirono gli Angeli
per l'evento sublime
della tua Incarnazione divina:
ché il Dio inaccessibile a tutti
vedevano fatto accessibile, uomo,
dimorare fra noi
e da ognuno sentirsi acclamare:
Alleluia!
17. Gli oratori brillanti
come pesci son muti
per Te, Genitrice di Dio:
del tutto incapaci di dire
il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero
cantiamo con fede:
Ave, sacrario d'eterna Sapienza,
Ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,
Ave, Tu ai retori imponi il silenzio.
Ave, per Te sono stolti sottili dottori,
Ave, per Te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame,
Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti.
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza,
Ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi,
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.
Ave, Vergine e Sposa!
18. Per salvare il creato,
il Signore del mondo,
volentieri discese quaggiù.
Qual Dio era nostro Pastore,
ma volle apparire tra noi come Agnello:
con l'umano attraeva gli umani,
qual Dio l'acclamiamo:
Alleluia!
19. Tu difesa di vergini,
Madre Vergine sei,
e di quanti ricorrono a Te:
che tale ti fece il Signore
di tutta la terra e del cielo, o illibata,
abitando il tuo grembo
e invitando noi tutti a cantare:
Ave, colonna di sacra purezza,
Ave, Tu porta d'eterna salvezza.
Ave, inizio di nuova progenie,
Ave, datrice di beni divini.
Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta,
Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.
Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,
Ave, o Tu che dei casti ci doni l'autore.
Ave, Tu grembo di nozze divine,
Ave, che unisci i fedeli al Signore.
Ave, di vergini alma nutrice,
Ave, che l'anime porti allo Sposo.
Ave, Vergine e Sposa!
20. Cede invero ogni canto
che presuma eguagliare
le tue innumerevoli grazie.
Se pure ti offrissimo inni
per quanti granelli di sabbia, Signore,
mai pari saremmo ai tuoi doni
che desti a chi canta:
Alleluia!
21. Come fiaccola ardente
per che giace nell'ombre
contempliamo la Vergine santa,
che accese la luce divina
e guida alla scienza di Dio tutti,
splendendo alle menti
e da ognuno è lodata col canto:
Ave, o raggio di Sole divino,
Ave, o fascio di Luce perenne.
Ave, rischiari qual lampo le menti,
Ave, qual tuono i nemici spaventi.
Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri,
Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.
Ave, in Te raffiguri l'antica piscina,
Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.
Ave, o fonte che l'anime mondi,
Ave, o coppa che versi letizia.
Ave, o fragranza del crisma di Cristo,
Ave, Tu vita del sacro banchetto.
Ave, Vergine e Sposa!
22. Condonare volendo
ogni debito antico,
fra noi, il Redentore dell'uomo
discese e abitò di persona:
fra noi che avevamo perduto la grazia.
Distrusse lo scritto del debito,
e tutti l'acclamano:
Alleluia!
23. Inneggiando al tuo parto
l'universo ti canta
qual tempio vivente, o Regina!
Ponendo in tuo grembo dimora
Chi tutto in sua mano contiene, il Signore,
tutta santa ti fece e gloriosa
e ci insegna a lodarti:
Ave, o «tenda» del Verbo di Dio,
Ave, più grande del «Santo dei Santi».
Ave, Tu «Arca» da Spirito aurata,
Ave, «tesoro» inesausto di vita.
Ave, diadema prezioso dei santi sovrani,
Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.
Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente,
Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia.
Ave, per Te innalziamo trofei,
Ave, per Te cadon vinti i nemici.
Ave, Tu farmaco delle mie membra,
Ave, salvezza dell'anima mia.
Ave, Vergine e Sposa!
24. Grande ed inclita Madre,
Genitrice del sommo fra i Santi,
Santissimo Verbo,
or degnati accogliere il canto!
Preservaci da ogni sventura, tutti!
Dal castigo che incombe
Tu libera noi che gridiamo:
Alleluia
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