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giovedì 31 gennaio 2019

Momenti della Poliitica. L'Italia tarda a prendere posizione sulla situzine venezuelana

La situazione venezuelana è ben nota in 
molte famiglie di Contessa Entellina; 
in quel paese vivono infatti numerosi contessioti 
e soprattutto figli (e nipoti) di gente originaria di Contessa. 

Pochi mesi fa  uno di essi, venuto a 
curarsi in Italia stante le gravissime
carenze nel paese latino-americano, 
ha descritto la situazione umana-sociale-sanitaria 
di quel paese  come gravissima, assolutamente
miserevole.

Il Parlamento europeo ha oggi riconosciuto Juan Guaidò, presidente dell'Assemblea Nazionale di Caracas, come presidente legittimo ad interim del Venezuela, in difesa dei valori della libertà e della democrazia.
Nicolás Maduro Moros
 è dal 2013 alla
guida del Venezuela e
si è retto col sostegno
dell'esercito.
La Francia ha lanciato un ultimatum a Maduro: riconoscerà anch'essa Juan Guaidò come "presidente ad interim" del Venezuela se non verranno annunciate elezioni entro domenica prossima,  aggiungendo che il riconoscimento avverrà "in pieno coordinamento con i nostri partner europei, con la Germania, con la Spagna, con la Gran Bretagna". Ed il governo italiano ?

Juan Guaidò, il presidente dell'Assemblea Nazionale venezuelana -come è noto- ha assunto i poteri dell'esecutivo in forza di un articolo della Costituzione di quel paese e prendnd atto della decisione del Parlamento Europeo ha riferito di aver avviato un processo di cooperazione con l'Europa per la protezione dei beni venezuelani all'estero e per gli aiuti umanitari richiesti dal suo paese. 
"Ho appena parlato con Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo (Pe), e oggi iniziamo i processi di cooperazione tra l'Europa e il Venezuela al fine di proteggere i beni e per gli aiuti umanitari".

mercoledì 30 gennaio 2019

La politica. Per nostra fortuna ancora oggi (in talune circostanze) sa esprimere "valori"

La vita umana e le sue condizioni sono valori
assoluti,  non possono,  non devono essere
subordinati ai tatticismi della politica.

Molti italiani, purtroppo non tutti, nella vicenda dei 47 immigrati che da oltre dieci giorni sono costretti a stare sulla Sea Watch al largo da Siracusa, hanno capito che in essa c'è  tanta cattiva politica e poco spirito del significato della politica, che -lo ricordiamo- è, deve essere, "servizio" a favore dell'uomo, dell'essere umano.
Cattiva politica per -purtroppo- assecondare i cattivi sentimenti di altri  milioni di elettori che a maggio dovranno recarsi alle urne con la convinzione che il diverso, oltre che illusoriamente contaminato,  ci toglie qualcosa. Convinzione  questa contenuta in quell'espressione "prima gli italiani".
Almeno per oggi non vogliamo ricordare qui sul Blog che nel mondo ci sono quasi sessantamilioni di figli e nipoti (e pronipoti) di italiani emigrati negli ultimi 150 anni.
Vogliamo però ricordare che la politica quando non è  servizio automaticamente ed inevitabilmente è tatticismo: tatticismo finalizzato ad intenti affatto nobili.
Se non si lavora per la buona sorte altrui non si fa politica, si alimentano istinti e cattiveria con fini ora elettoralistici ed ora di Potere.  
La nostra convizione  e' che pensare di accrescere il consenso elettorale attuando scelte ai danni di 47 esseri inermi è  assolutamente inumano.
E sebbene sul blog non abbiamo mai apprezzato la politica di Forza Italia e del suo leader non possiamo -nella circostanza- che apprezzare il gesto della parlamentare Prestigiacomo la quale assieme ai deputati Fratoianni (liberi e uguali) e Maggi (radicale) ha voluto portare la sua solidarietà ai 47 bloccati sulla Sea Watch affrontando pure il dissenso all'interno del suo partito.
I tre deputati, a cui hanno dato seguito altri parlamentari del pd, non hanno agito per conseguire popolarità in quanto sanno bene che i sondaggi su questaTrana  vicenda sono tutti favorevoli per Salvini. 
La solidarietà  umana per fortuna non si misura con i sondaggi. E per nostra fortuna la politica possiede ancora "valori" per i quali battersi in ogni circostanza. anche quando si è  consapevoli di trovarsi in minoranza.



martedì 29 gennaio 2019

Stati Uniti d'Europa ? Una grande e desiderabile prospettiva

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ammorbidisce la linea di comportament sui 47 immigrati che da undici giorni stanno al largo di Siracusa sulla Sea Watch.
E' disponibile a farli scendere dalla nave a condizione che la Germania oppure l'Olanda dichiarino la disponibilità a riceverli sul loro territorio. 

Il problema presenta molti aspetti politici che non vengono valutati più ai nostri giorni. Nemmeno i media sentono il dovere di ricordarlo ai loro lettori/ascoltatori.

La ripartizione degli immigrati in Europa è bloccata (non voluta, anzi respinta) dai paesi sovranisti guidati dall'estrema destra quale l'Ungheria, la Polonia etc.
Questi paesi rifiutano che l'Unione si occupi della problematica, se non per libera scelta di ciascun paese.

A bloccare l'introduzione del principio di ripartizione sono -quindi- proprio i governi amici della Lega. L'Unione Europea avrebbe voluto assumere per sè questo adempimento (che avrebbe peraltro consentito un passo in avanti verso gli Stati Uniti d'Europa)  ha trovato finra ferma opposizione proprio in tutti i paesi a guida "sovranista".
Perchè ? perchè il compito di controllare i lunghissimi confini di tutti i ventisette stati sarebbe passato da ciascun paese direttamente all'Unione, avrebbe implicato la creazione di un corpo militare unico per la vigilanta e la devluzione ad essa di importanti ruoli e poteri. Circostanza questa che i paesi a guida sovranista, come l'Italia o l'Ungheria, aborriscono, respingono. 
Questi paesi non vogliono l'allargamento dell'Unione in termini di compiti e competenze fino a farla diventare Stati Uniti d'Europa.

Se i nazionalisti rifiutano che l'Europa si occupi di immigrati e di controllo dei confini perchè Salvini accusa l'Unione Europea di inerzia su questo campo ?
La ripartizione finora è avvenuta per libera e consenziente volontà di ciascuno stato. E la Germania che ha assorbito più di un milione di immigrati (la gran parte siriani) lo ha fatto per libero spirito di accoglienza; anche se ha ben saputo inserirli nel suo sistema socio-economico ed ha saputo impiegarli bene per le potenzialità del Paese.
Se Salvini fosse più filo-europeista forse riuscirebbe a togliere il veto dei polacchi, degli ungheresi, degli austriaci  etc. (oggi suoi amici sovranisti) e farebbe anche opera utile all'Italia, al nostro Paese.

lunedì 28 gennaio 2019

Attualità e Storia. Campi di concentramento, umanità e civiltà

La giornata della memoria, per ricordare l'Olocausto degli indesiderati (ebrei, omosessuali, portatori di handicap e rom), è stata celebrata ieri in tutta Italia, e pure a Contessa Entellina nei locali del Centro Culturale Parrocchiale -in piazza- .

La giornata rievocativa della furia bestiale nazi-fascista è stata istituita in Italia nel 2000 con legge del Parlamento, lo ha ricordato Anna Fucarino che del Centro è una delle figure più impegnate sul piano socio-culturale.
Maria Antonietta Reina, insegnante nelle scuole pubbliche, avvalendosi di proiezioni di immagini, testi di poesie e testimonianze  varie ha mostrato come -nello spirito della legge del 2000- nelle scuole, e specificatamente nella scuola dove essa insegna, si fa memoria delle crudeltà commesse dai nazi-fascisti dalla seconda metà degli anni trenta alla seconda metà degli anni quaranta del Novecento.
Papàs Kola, parroco della Chiesa Madre, ha letto alcuni documenti storici -spesso di parte ebraica- finalizzati a sfatare le sensazioni e pure le attestazioni spesso riportati su libri, films e altri mezzi che vorrebbero alimentare quell'impressione -in verità diffusa- secondo cui scarsa e poco incisiva sia stata l'azione vaticana in quegli anni terribili nei confronti della follia nazi-fascista. Oltre ai documenti evidenziati egli ha ricordato come chiese e monasteri ospitarono per parecchio tempo ebrei, politici ed altre figure perseguite e ricercate dal nazi-fascismo.
Anna Fucarino, anch'essa avvalendosi di immagini e filmati, ha svolto il suo intervento sul filo dell'importanza e grandezza della vita umana la cui esistenza non è, e non può essere, nella disponibilità di nessuno. L'atrocità e lo sterminio mediante le camere a gas nel campo di concentramento di Auschwitz, nell'odierna Polonia, costituiscono il massimo della crudeltà che la Storia ricordi. Una pagina di disumanità
nuda e cruda, vergognosamente consumata nel cuore dell'Eurpa.
Essa ha ancora mostrato a video numerose immagini fotografiche -di prima mano- ritratte da sua sorella Giuseppina del campo di sterminio di Auschwitz, oggi metà di pellegrinaggi.

Gli intervenuti all'incontro nel Centro Culturale Parrocchiale dopo le esposizioni introduttive, molto sommariamente da noi qui riportate, hanno dato luogo ad un dibattito, in alcuni tratti pure vivace che -quasi inesorabilmente- è pure sfociato sui temi attualissimi di umanità/disumanità che oggi riempiono il momento politico e culturale in Italia: immigrazione, porti chiusi, accoglienza, emigrazione all'estero degli italiani ...   ...

domenica 27 gennaio 2019

Il giorno della memoria. Nessuno al mondo ha avuto lo stesso trattamento riservato agli ebrei

Thomas Mann: Il mio atteggiamento democratico
non è perfettamente sincero, è solo una reazione irritata 
all'irrazionalismo dei tedeschi e al fascismo in 
genere, che sinceramente non riesco proprio a sopportare.

Mann, prima di abbracciare l’universalismo socialista 
all’avvento al potere di Hitler, era stato un 
esponente della Konservative Revolution
Il distacco dalle idee che innervarono la Rivoluzione 
Conservatrice segna uno spartiacque tra il 
primo Thomas Mann, conservatore e nemico del pensiero 
europeistico (del quale uno dei massimi rappresentanti 
in letteratura era il fratello Heinrich), e il Mann democratico antinazista

Thomas Mann, scrittore e saggista tedesco,  uno dei romanzieri maggiori della letteratura mondiale e Premio Nobel nel 1929, nel 1937 quando ancora nulla o poco si sapeva della bestialità nazista contro gli ebrei, egli personaggio romantico e al contempo impolitico ebbe a scrivere,:
<Non a caso qualcuno ha definito il nazi-fascismo come il socialismo degli stupidi. Ebbene, l'antisemitismo è l'aristocrazia della plebe. Esso è riconducibile a una semplice formula: "Io sono proprio una nullità", questo vuol dire : "ma almeno non sono un ebreo". E con tale asserzione chi è deficiente si illude di essere pur sempre qualcosa. Ma chi è davvero qualcosa  non ha bisogno di farsi bello ai propri occhi ricorrendo ad una virtù tanto negativa, che nella sua stessa negatività non è una virtù e che non viene affatto vissuta come tale, ma percepita, con terrore ed astio, come un difetto>.
Thomas Mann, già in quell'anno 1937, aveva colto la <l'esigenza di un'epoca di cercare e trovare un colpevole che fosse causa delle sue sofferenze, dei sui travagli e dei suoi imbarazzi critici, un capro espiatorio da confinare nel deserto dell'odio e della diffamazione; una marionetta perversa  e spregevole, tale che poi al suo cospetto ci si potesse sentire un pò più forti, migliori e addirittura un pò nobili>.
Thomas Mann classificò l'antisemitismo come una <tra le reazioni al dolore più malevole  e malvage nonchè un pessimo palliativo di quest'epoca, che si concede persino le sue difficoltà e le sue angosce  per ricavarne sollievo  e folli spiegazioni>; continua poi:l'Antisemitismo  è <il più diffuso, il più amato e il più popolare> lenimento, <un accessorio e una parola d'ordine di ogni torbida  e confusa umanità di massa e mistica di massa del giorno d'oggi, mescolate a tante bestialità>.

Thomas Mann portò allora, nel 1937, alla luce quel complesso fenomeno di odio e di ostilità nei confronti degli Ebrei, a cui oggi viene attribuito correntemente  la definizione di "Antisemitismo".

In realtà tale concetto nasce nella seconda metà del Novecento nell'ambito di un movimento sociale che disprezzava quella che definiva la "razza ebraica".  Come se esistesse una razza ebraica distinta dall'unica razza degli esseri umani.

Sappiamo che l'antisemitismo affonda le sue radici nei secoli cristiani; non dimentichiamoci "i ghetti" che esistettero non solo nelle grandi città, ma pure nei paesini. Non dimentichiamoci che l'arrivo degli arbereshe in Sicilia trovò accoglienza alla fine del XV secolo solamente perchè i re aragonesi avevano cacciato via dall'isola più di 200mila ebrei su una popolazione complessiva di poco meno di 500mila residenti.  

Ma questa è un'altra Storia.

sabato 26 gennaio 2019

Hanno detto ... ...

L'esordio di Maurizio Landini va nella direzione giusta.

Sarà cruciale che la sua Cgil non sbagli nessuna mssa


«Il problema di questo Paese è avere due vice premier che non hanno mai lavorato: pensano di occuparsi di povertà e lavoro senza essere mai stati poveri e senza aver mai lavorato!». 

«Il ministro è stato eletto in Calabria, dove mi è capitato di visitare la baraccopoli di San Ferdinando. Lì ci sono condizioni inaccettabili, ma come si fa, quando uno vede queste cose, ad alzarsi la mattina, mettere la Nutella sulla fetta biscottata, poi dire due cavolate, fare un tweet e non porsi il problema che c’è un sistema economico e del lavoro fondato su forme di sfruttamento?»

Pur essendo Landini un sindacalista che da sempre vagheggia il primato del sindacato sul partito, i suoi primi gesti pubblici sono stati tutti politici. 
Ha annunciato al congresso di aver partecipato ad un’assemblea dell’Anpi per «dire che la Resistenza contro il fascismo non è finita e deve continuare» e che si sarebbe recato al Cara di Bari-Palese, per dire che «la politica di accoglienza del governo è sbagliata, Salvini e la Lega ci stanno portando indietro». 
L’idea di occupare anche uno spazio politico, Landini l’ha ancora espressa in uno dei passaggi più applauditi: «Noi siamo il sindacato del cambiamento! Noi siamo quelli che vogliono cambiare il Paese».

Quanto sopra lo ha detto Maurizio Landini, il nuovo segretario generale della Cgil.

Ciò che possiamo augurarci adesso è che il Sindacato, la Cgil, l'unica scuola della sinistra riformista ancora in essere possa fornire nel tempo quadri dirigenti pure alla poltica, oggi impaludata e finita in mano ai demagoghi.

venerdì 25 gennaio 2019

Il caso della nave Diciotti.

 Per il Tribunale dei ministri di Catania fu "illegittima la privazione della libertà dei migranti" e Matteo Salvini era consapevole che a bordo c'erano minori non accompagnati. 
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Era -secondo i giudici di Catania- obbligo salvarli, ossia fornire un luogo sicuro, garantirne la sicurezza, le necessità primarie –cibo, alloggio, cure mediche – e il trasporto a una destinazione vicina e finale. 

I 177 migranti della Diciotti – tra cui 27 ragazzi tra i 14 e i 16 anni e due bambine – come molti ricorderanno rimasero cinque giorni a bordo di una nave ormeggiata sotto il sole in piena estate e dopo aver affrontato un estenuante viaggio. 

Alla destinazione vicina o finale avrebbe posto “arbitrariamente il veto”  Matteo Salvini per fini  politici.

Nella relazione il Tribunale dei ministri di Catania chiede al Senato di procedere contro il ministro per sequestro aggravato dall’abuso di potere e perché Egli era consapevole che sulla nave militare,  territorio italiano, c’erano minori non accompagnati.  
Quelle persone sarebbero state private della loro libertà e lasciate sotto il sole agostano in  condizioni precarie” e -a parere dei giudici- Salvini lo sapeva. 

giovedì 24 gennaio 2019

Contessa Entellina. La memoria e la Storia

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

Nei locali del Centro Culturale Parrocchiale
(in piazza) alle ore 18,oo

Una iniziativa storico/culturale  
SULLA GIORNATA DELLA MEMORIA  
curata da Anna Fucarino.

L'iniziativa viene celebrata il 27 gennaio di ogni anno in ogni parte del mondo per commemorare le vittime dell'Olocausto. 

Il ricordo e lo studio della Shoah e degli altri crimini contro l’umanità commessi durante la seconda guerra mondiale hanno un alto valore educativo, soprattutto per le giovani generazioni per tenere vivi i 
valori della pace, 
del rispetto della diversità 
e della dignità di ogni individuo.

L'incontro è aperto all'intera cittadinanza.


L'invito del Centro Culturale Parrocchiale
Con la legge del 10 Luglio 2000, n. 211, Art. 1, la Repubblica Italiana riconosce il 27 GENNAIO come "GIORNO DELLA MEMORIA", al fine di ricordare la SHOAH, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio a rischio della propria vita. 

ANCHE NOI DEL CENTRO PARROCCHIALE QUEST'ANNO ABBIAMO DECISO DI ORGANIZZARE UN INCONTRO DI RIFLESSIONE SU QUANTO ACCADUTO, AFFINCHE' MAI PIU' SIMILI EVENTI POSSANO ACCADERE. 
VI ASPETTIAMO DOMENICA 27 GENNAIO ORE 18:00.

Punti di vista -14-

Il Vivere ed il morire

Il mistero della vita.

Ieri -a Contessa E.- il funerale di un giovane ventitreenne che ancora aveva da attraversare vari passaggi per scoprire il senso del vivere.


Oggi -a Contessa E.- il funerale di una anziana centenaria che nella vita ha scoperto
gioie e pure sofferenze, come chiunque di noi, come tutti gli esseri viventi.
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Cosa resta, cosa resterà di noi tutti ?

Su un libro trovo due punti di vista che riporto senza commento alcuno. Anzi, li ritengo entrambi davvero pessimisti.

1) Abbiamo solo la nostra storia e nemmeno essa ci appartiene.
(José Ortega Y Gasset).

2) Si. Dimenticheranno. E' il nostro destino, non ci si può fare nulla. Ciò che a noi sembra serio, significativo, molto importante, col passar del tempo sarà dimenticato o sembrerà irrilevante. Ed è curioso che noi oggi non possiamo assolutamente sapere che cosa domani sarà ritenuto sublime, importante e che cosa meschino, ridicolo. (...). E la nostra vita, che oggi viviamo con tanta naturalezza, apparirà col tempo strana e scomoda, priva di intelligenza, non sufficientemente pura, forse addirittura immorale.
(Anton Cechov).

mercoledì 23 gennaio 2019

Sambuca di Sicilia. La cittadina che fa parlare di sè

II sindaco di Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio, ha creato una task force per rispondere a tutte le richieste che stanno giungendo in Municipio per le case in vendita a 1 euro. 
Le richieste, a decine di migliaia sono giunte da più parti del mondo: dalla Gran Bretagna agli Usa e persino dai paesi arabi.

Lo stesso primo cittadino  aveva lanciato questa iniziativa nei mesi scorsi per riqualificare il patrimonio urbanistico e architettonico del centro storico e impedire lo spopolamento che ormai attanaglia non solo Sambuca ma tutti i paesi all'interno della Sicilia.

L'iniziativa lanciata sui media (un servizio è stato trasmesso recentemente attraverso la Cnn dal titolo "Italian town of Sambuca in Sicily sells homes for a dollar") contiene alcune condizioni: Bisogna versare un deposito cauzionale di 5mila euro e impegnarsi a ristrutturare le abitazioni (la cui superfice varia dai 40 ai 150 mq) per lavori il cui costo dovrà partire da 15mila euro
Una volta completati i lavori il deposito cauzionale sarà restituito.

Contessa Entellina. Si è spenta Teodora Ragusa, una dei centenari contessioti

Teodora Ragusa, la 101enne concittadina dei contessioti, si è spenta nelle ultime ore. Appena pochi mesi fa aveva festeggiato con i suoi cari il 101esimo compleanno.
I funerali sono fissati per domani mattina, alle 10,oo, nella Chiesa Madre.



Contessa Entellina. Lutto cittadino per Antonio

Si svolgeranno oggi pomeriggio a Contessa Entellina, nella Chiesa della Favara, i funerali del giovane 23enne Antonio Vilardi, il concittadino che nella notte fra sabato e domenica scorsa è morto in un incidente automobilistico mentre era alla guida dell'auto con cui stava percorrendo la strada Castelvetrano/Selinunte. 
L'ipotesi che si fa è che l'auto sia sbandata andando a -violentemente- urtare un muretto. Si apprende peraltro che nella medesima zona stradale due anni fa ha perso la vita, in circostanze più o meno analoghe, un'altra persona.
Antonio da qualche tempo lavorava in una struttura ricettiva di Selinunte, dove aveva fissato la sua dimora.

La sua giovane età e  la non immaginabile circostanza della morte, hanno suscitato grande emozione in tutta la comunità contessiota e di tutto questo ha ritenuto di farsi interprete l'Amministrazione Comunale che ha proclamato con una Ordinanza a firma del Vice Sindaco Cicchirillo il lutto cittadino per le ore pomeridiane, quando si svolgeranno i funerali della giovane esistenza di Antonio.

martedì 22 gennaio 2019

Contessa Entellina. Attività consiliare

Il Consiglio Comunale di Contessa si riunirà domani pomeriggio con all'ordine del giorno:

Hanno detto ... ...

SIMONA BONAFE', parlamentare pd europea
Ci mancava la crisi diplomatica con la Francia.
Adesso che DiMaio ha aperto un nuovo fronte con il nemico del giorno, con chi pensa di cambiare l’Europa?
Forse con Orban, l'amico di Salvini che costruisce i muri e non prende i migranti?

GIOVANNI VALENTINI, giornalista e scrittore
Ma quand’è che i “dioscuri” Di Maio e Salvini si decideranno a dichiarare guerra alla Francia?!
Così sistemiamo tutto, immigrazione, Parlamento di Strasburgo, opere d’arte trafugate da Napoleone e “testate” di Zidane...
Naturalmente, Salvini in divisa e a cavallo!


VITTORIO ZUCCONI, giornalista
E il 10 giugno 1940, Mussolini attaccò la Francia, nel nome del popolo italiano.
Non andò tanto bene.
Povero popolo, quante nefandezze in tuo nome.

SANDRO GOZI, politico
Mentre gli statisti L & co si inventano sempre nuovi nemici esterni, oggi la Francia e la ermania firmano un nuovo trattato.
Noi avevamo avviato i lavori per un trattato con la Francia. Il Governo di Giuseppe Conte ha bloccato tutto.
Sanno solo urlare e insultare: il conto lo paga l’Itlaia.

Propaganda e propaganda ancora. Il populismo sovranista cerca scoop (anche infondati) pur di distrarre l'attenzione dalla propria inconcludenza

Le sciocchezze nei paesi civili non vengono
diffuse sui media di Stato.

In Italia invece il  governo sovranista agita in prima
serata le bufale.
La questione
14 paesi africani (non tutte ex-colonie francesi)
usano due monete diverse. 
Entrambe sono emesse da banche
centrali africani.
Le due monete sono legate 
all’euro da un rapporto di cambio fisso (come avviene 
ad esempio con la moneta della Bosnia).
La Francia è garante del mantenimento del cambio 
fisso. L’unica cosa che esige – doversamente – da quei 
paesi è di compartecipare a questo costo, 
versando parte delle riserve delle loro banche 
centrali al ministero del Tesoro francese, 
in modo che quelle somme possano essere 
utilizzate (se dovesse servire)  per difendere il cambio fisso.
Chi capisce di economia sa benissimo che i cambi
sui mercati oscillano ogni giorno.
Gestire un fondo di garanzia non significa
sfruttare i paesi del Centro-Africa; anzi !

Il governo di estrema destra (=sovranista e nazionalista) ha aperto una crisi diplomatica con la Francia, un paese -indipendentemente da chi lì governi- nostro amico/alleato. 

La cosa che sorprende, e che ci induce a parlare di p-r-o-p-a-g-a-n-d-a è che nessuno sa cosa faccia, in questo frangente, il ministro degli Esteri italiano, a cui competerebbe sollevare, se ne esistessero le ragioni, un contenzioso col paese vicino e nostro fondamentale alleato in Europa e nel Mediterraneo.

Il Governo, la cui unica capacità finra sfgiata sta nell'uso della propaganda più che nel risolvere i problemi seri dell'Italia, dovrebbe immediatamente chiedere scusa a Parigi per le gravissime e irresponsabili illazioni lanciate da Di Maio contro un Paese storicamente amico.

domenica 20 gennaio 2019

Hanno detto ... ...

Migranti. Perchè l'Occidente non 
da loro la dignità di esseri umani ?

Scrive EZIO MAURO, già direttore de La Repubblica, in un suo recente libro (L'uomo bianco):

Loro non sono nulla ...: non persone, non individui, non cittadini. Senza diritti di rappresentanza, non hanno nessuna organizzazine che esprima i loro interessi, nessuna istituzione che li tuteli, nessun soggetto che li rappresenti. Così i corpi agiscono conquistando un'autonomia di presenza a cui non siamo abituati e spiegano se stessi mentre si muovono, corpi-testimoni di una vita, interpreti di un mondo, pieni di significato nella loro riduzione estrema al nulla.

Corpi disarmati, nudi, senza nient'altro che una pretesa ostinata, testarda, di sopravvivere, nel senso letterale di trovare una nuova occasione di vita, una speranza: aprendsi con la forza della disperazine uno spazio nella porzione di terra che noi crediamo nostra perchè l'abitiamo.

Contando i corpi, sommandone la quantità, dividendoli per quote, separandli tra genitori e figli, chiudendoli in gabbie, noi li riduciamo a ingmbro indifferenziato, a massa indistinta, e facendolo azzeriamo ogni valenza umanitaria, civile, giuridica, eliminiamo l'universalità morale dei diritti dell'uomo, la titolarità soggettiva dei diritti del cittadino.

E così, per questa strada, noi annulliamo la politica, mettendola fuori gioco. Se non ha a che fare con persone, individui, cittadini, soggetti, ma con cose, oggetti, ostacoli e masse d'impedimento, la politica infatti è impotente, anzi è sterile, fino a diventare inutile.

Con gli uomini, e le donne ridotti a quantità contano solo le leggi della fisica, e anche il suo linguaggio. Tutto diventa fisico, materiale, corporeo:  dentro, fuori, chiusure, barriere, frontiere. 
La politica è sospesa, anzi declina riducendosi fino a farsi imprigionare anch'essa, quando si arriva al punto da disegnare una ruspa su una felpa per eccitare la folla di un comizio, nel Paese di Machiavelli e di Guicciardini, come se non ci fosse nemmeno più bisogn di parole.
...
...    

Italiani che non si sconcertano. Ci chiediamo come mai il popolo che nel mondo ha più emigrati fra tutti non è capace di accogliere chi rschia di affondare in mare

A) La notizia è di ieri ed è stata confermata stamane: sono stati tre i superstiti dopo l'affondamento di un gommone al largo della Libia. Sono stati  salvati da un elicottero della Marina Militare italiana e, costoro,  hanno raccontato  che a bordo erano in 120 tra cui "10 donne, una incinta, e due bambini". Tutti inghiottiti dalle acque.
Il naufragio secondo l'Unhcr è avvenuto nel Mare di Alborán. 

B) La notizia è ancora di queste ore: 

Sea Watch, una nave con 47 naufraghi a bordo salvati ieri a 50 miglia dalle coste libiche, e tra loro anche 8 minori, attualmente si trova in zona Sar  libica e fa sapere -a noi-, a noi che viviamo nell'Occidente che si è inventato i "diritti umani" entro cui rientra ovviamente il diritto a v-i-v-e-r-e -il contrario che morire annegati-:  "Abbiamo contattato Libia, Italia, Malta, Olanda". Ma fin'ora la sola risposta è arrivata da Roma, con riferimento a una competenza delle autorità libiche. "Ma loro -i libici- non ci rispondono", dicono ancora dalla nave -lo dicono a noi che siamo seduti a tavola per il pranzo domenicale-.

Noi italiani, storicamente, ed ancora oggi, popolo di migranti cosa riusciamo in via ufficiale a dire ? 
Tramite il ministro dell’interno Salvini facciamo conoscere al mondo se non frasi ciniche quasi: “sono tornati i trafficanti e le persone tornano a morire in mare”.

Che delusione ! sottoscrivere trattati internazinali per il diritto alla vita e gridare: "I porti italiani sono chiusi !"
Eppure nei comizi, noi italiani, siamo capacii di agitare il rosario con una mano e il Vangelo con l'altra mano.

C) Il sindaco di Palermo Orlando, voce alta in questa fase storica grida: "Ci sarà un secondo processo di Norimberga e non si potrà dire che non si sapeva". 

D) Ovviamente nell'area governativa c'è chi, invece di rivolgersi ai suoi compagni di partito che hanno la possibilità di decidere si affida alla stampa per ricordare: "Salvare vite umane è quello che fa una società sana". 
No !!! 
presidente Fico, più che esortazioni servono prese di posizione ferme da chi siede in una delle più alte poltrone della Repubblica.

E) I compaesani, contessioti, si ricordino che nella seconda metà dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento i naufragi di navi stracariche di migranti spesso coinvolsero "c-o-n-t-e-s-s-i-o-t-i". Gente di Contessa, su navi stracariche,  si vide chiudere i porti sia nel Nord America che nel Sud America. I motivi adotti -per comodità- erano di ordine sanitario e altro ancora.
Era gente -quella- che qui nel paese che sorge alle pendici di Brignat ha lasciato parenti, oggi anti-immigrati. 

Leggere i libri di Storia farebbe bene sia ai nostri governanti che ai governati e pure ad alcuni compaesani. 

Contessa Entellna. Risveglio domenicale e tragica notizia

Perde la vita giovane contessioto

Apprendiamo che nel corso della notte ha perso la vita un giovanissimo ragazzo contessioto mentre percorreva con la sua auto la Selinunte/Castelvetrano (SS 115).
Non conosciamo al momento la dinamica dell'incidente, ma pare che avrebbe perso il controllo dell'autoveicolo che si sarebbe  poi schiantato.
I militari della locale stazione Carabiniera di Contessa E. hanno in mattinata portato la tragica notizia ai genitori, invitati a fare il riconoscimento della salma presso l'Ospedale di Castelvetrano.
Antonio era un ragazzo (ventitreenne), un bravo ragazzo, che aveva studiato presso l'Istituto Alberghiero e si muoveva spesso con la sua auto per cercare occupazione.

sabato 19 gennaio 2019

Verso le elezioni europee

Qualcosa si muove a Sinistra.

A maggio si rinnoverà il Parlamento Europeo  e, a fronte della demagogia populista che promette tutto e non realizza nulla se non provvedimenti dove è dato leggere semplicemente propaganda, si comincia -forse- a intravedere la costituzione di una lista unica del fronte della Sinistra che nella denominazine promette gli "Stati Uniti d'Europa".

L’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl ha scritto tempo fa: «La mia visione per l’Europa era e resta quella dei padri fondatori: è la visione dell’Europa unita, che significa la visione di una convivenza sempre più stretta, sempre più insieme e interconnessi nel nostro continente». 

Una lista fortemente europea riuscirà ad unire tutte le anime della Sinistra ?

Hanno detto ... ...

Appunti estrapolati
dal quotidiano IL FOGLIO
MATTEO SALVINI, ministro dell'Interno
Dedico quota 100 a Monti e a Fornero.

ELSA FORNERO, già ministro
Quota 100, è controrifrma furbesca e "propaganda slegata da ogni visione strategica del futuro.
La controriforma è furbesca perché viene offerta come grande opportunità mentre è contornata di condizioni che ne riducono fortemente la convenienza ma scalfiscono di poco il messaggio mediatico. 
Intanto, essendo il metodo contributivo di calcolo delle pensioni in vigore dal primo gennaio 2012 ogni anno di anticipo del pensionamento rispetto alle regole della riforma Fornero comporta una perdita del 3-5 per cento anno".


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Secondo Fornero sono tre i principi sui quali si regge il sistema pensionistico italiano, dettati dalla riforma Dini del 1995: 
-Il "finanziamento", dato dalla ripartizione dei contributi versati dai lavoratori; 
-il "calcolo della pensione", che consiste nel rapporto di interdipendenza tra età e pensione (a parità di contributi maggiore è l'età maggiore è la pensione); 
-la "solidarietà", contributi a carico generale per salvaguardare i lavoratori impiegati in attività usuranti. 
I tre punti della riforma Dini si manifestarono "Coraggiosi nei principi ma timorosi nei fatti".
La nuova riforma sarebbe figlia di strumentalizzazione e in quest'ottica la "quota 100" secondo Fornero è "il ritorno della politica nella determinazione delle regole pensionistiche". 
L'ex Ministro del lavoro in una intervista ricorda come non sia utile attaccare l'economia scindendola dalla politica pensando che il benessere sociale sia proprio solo della seconda piuttosto che della prima. "Ragionevole dare un po' di flessibilità - dice la professoressa - ma si poteva continuare sulla strada dell'APE"

Ripassiamo la Storia. Il personaggio storico Cesare Battisti

Alcuni decenni fa nelle scuole italiane si studiava la Storia. 
In quegli anni la Storia arrivava a comprendere fino agli anni della prima guerra mondiale; nulla veniva studiato invece sul Fascismo, sulla Resistenza, sulla Repubblica. 
Non sappiamo oggi come e se la Storia venga ancora "sottovalutata"; fatto è però che se ad uno studente di terza media e (purtroppo) di medie-superiori si chiede, in questi giorni, chi è stato Cesare Battisti egli risponde un terrorista.

I giovani, e forse alcuni non giovani, ignorano che il personaggio storico Cesare Battisti è stato un grande patriota e non può, non deve, essere confuso con i personaggi della cronaca criminale-terroristica degli anni bui: gli anni settanta/ottanta del Novecento, quegli anni appunto definiti la notte buia della Repubblica .

Cesare Battisti, quello dei libri di Storia (con la S maiuscola) è stato un grande italiano,  un patriota del Trentino che nel corso della prima guerra mondiale si adoperò e parteggiò perchè quei lembi  alpini fossero uniti all'Italia e sottratti agli austro-ungarici. 
Morì impiccato gridando: «Viva Trento italiana! Viva l’Italia!».

Era  giornalista, geografo, politico socialista e  impiccato come traditore a Trento, dove era nato quando la città era ancora accorpata all'Impero degli Asburgo.
In Italia egli è annoverato fra gli eroi nazionali e a lui sono dedicati monumenti, scuole, piazze e vie. 
Per gli austriaci, ai nostri giorni, è un traditore.

La sua battaglia politica si può brevemente sintetizzare in questi tratti: militò nelle file socialiste impegnandosi in diverse battaglie 
-per migliorare le condizioni di vita degli operai, 
-per rendere autonomo il Trentino dall’Austria 
-e per aprire un’università italiana a Trento.
-Fondò e diresse il giornale socialista Il Popolo e poi il settimanale illustrato Vita Trentina. 
-Fu deputato al Reichsrat, il parlamento austriaco, eletto dagli italiani del Trentino.
-Nel 1914, opo l’inizio della guerra, Battisti si trasferì in Italia. -A Milano pubblicò diversi articoli su giornali e tenne comizi nelle piazze del Paese perchè l'Italia entrasse in guerra contro l'Austria per liberare il Trentino. Si comportò da italiano, pur essendo deputato nel Parlamento austriaco. 
-Nel 1915 quando l'Italia entrò in guerra si arruolò nel corpo degli alpini partecipando a varie battaglie.

-L'11 luglio 2016 venne fatto prigioniero dagli austriaci con un altro irredentista, Fabio Filzi, e dopo essere stato riconosciuto fu incarcerato e condotto a Trento facendogli attraversare la città in catene sopra un carro, insultato e malmenato come traditore, vigliacco e disertore. 
-Il 12 luglio 1916, fu portato con Fabio Filzi davanti al tribunale militare e durante il processo non rinnegò mai quello che aveva fatto e anzi ribadì la propria fedeltà all’Italia. 

-Rese questa deposizione:
«Ammetto di aver svolto, sia anteriormente che posteriormente allo scoppio della guerra con l’Italia, in tutti i modi la più intensa propaganda per la causa d’Italia e per l’annessione a quest’ultima dei territori italiani dell’Austria; ammetto d’essermi arruolato come volontario nell’esercito italiano, di esservi stato nominato sottotenente e tenente, di aver combattuto contro l’Austria e d’essere stato fatto prigioniero con le armi alla mano. In particolare ammetto di avere scritto e dato alle stampe tutti gli articoli di giornale e gli opuscoli inseriti negli atti di questo tribunale al N. 13 ed esibitimi, come pure di aver tenuto i discorsi di propaganda ivi menzionati. Rilievo che ho agito perseguendo il mio ideale politico che consisteva nell’indipendenza delle province italiane dell’Austria e nella loro unione al Regno d’Italia».

Fu condannato a morte, mediante impiccagione.