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mercoledì 3 luglio 2024

Un Personaggio

 

William Beveridge, Economista e uomo politico inglese; rettore della London School of Economics dal 1919 al 1937, e dell'University College di Oxford (1937-45), ideò (1942) il complesso piano di assicurazione sanitaria obbligatoria e gratuita per tutti (indipendentemente dal loro reddito) e di previdenza per il caso di disoccupazione, vedovanza, vecchiaia e morte che è detto appunto from the cradle to the grave (dalla culla alla tomba) ed entrò in vigore nel 1948 col nome di piano B. Deputato liberale di Berwick-on-Tweed nel 1944, cadde alle elezioni del 1945,

Nascita5 marzo 1879, Rangpur, Bangladesh

Morte16 marzo 1963, Oxford, Regno Unito




Il Piano di Sicurezza Sociale

Qualsiasi piano di sicurezza 

sociale deve assicurare

che ciascun cittadino 

possa chiedere, quando 

smette di lavorare, una 

prestazione adeguata al suo

mantenimento.

martedì 2 luglio 2024

Ismail Kadare

E’ morto lo scrittore e poeta albanese Ismail Kadare. Aveva  88 anni ed aveva trasfuso nelle sue opere un respiro di portata universale, con traduzioni in circa quaranta lingue.

Durante il regime comunista del Enver Hoxha era stato tollerato, pur essendo sottoposto a diverse vessazioni. Dal 1990 si era trasferito in Francia e sul piano internazionale aveva ottenuto vasti riconoscimenti.  

Kadare, figura di primo piano della letteratura europea, per la potenza evocativa della sua scrittura e per la denuncia dell’oppressione totalitaria ebbe assegnato il Man Booker Prize nel 2005, il premio Principe delle Asturie nel 2009 e il premio Nonino nel 2018. Fu pure selezionato tra i candidati al Nobel.

 Era nato ad Argirocastro — la stessa città in cui era nato il dittatore  Hoxha — il 28 gennaio 1936. 

   Si era laureato in Storia e filologia, poi si era dedicato alla poesia.  Risale al 1963 il suo primo romanzo. Il generale dell’armata morta, dal quale sarebbe stato tratto un film diretto da Luciano Tavoli con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli e un giovanissimo Sergio Castellitto.

  Negli anni Ottanta, dopo la morte di Hoxha, Kadare aveva sperato in una liberalizzazione. Aveva -precauzionalmente- depositato in Francia nel 1986, dove aveva potuto soggiornare per qualche tempo grazie al suo prestigio internazionale, tre manoscritti di opere apertamente critiche verso l’establishment del suo Paese.  

  Intrattenne una corrispondenza con il successore di Hoxha, Ramiz Alia, per capire se fosse animato da sinceri propositi riformatori e aveva concluso che non era affatto così. «Lo Stato albanese — avrebbe dichiarato più tardi lo scrittore in un’ intervista radiofonica — prometteva ogni cosa senza cercare effettive soluzioni, ingannava i cittadini continuamente, ma in realtà nessuno aveva intenzione di fare qualcosa».

 L’editore La nave di Teseo, sta ripubblicando in Italia tutti i libri di Kadare e ad ottobre uscirà Quando un dittatore chiama, l’ultimo suo romanzo,  che racconta la telefonata intercorsa tra Josif Stalin e il romanziere e poeta Boris Pasternak nel 1934, per discutere dell’arresto del poeta Osip Mandel’stam.

La metamorfosi francese

Il sonno della ragione 

 Scrive Aldo Cazzullola, giornalista e storico: la storia dirà se Macron è stato l’uomo che ha ritardato la metamorfosi inquietante, o colui che ha consegnato la Francia alla nuova destra. 

 E continua “Domenica sera il presidente ha tentato la carta della disperazione: la desistenza. Ritirare i suoi candidati, là dove «un democratico» può battere il lepenista. Di fatto, un’alleanza all’ultimo istante con la sinistra.  Jean-Luc Mélenchon, ha subito risposto di sì”.

 Se i lepenisti, i vincitori del primo turno elettorale, facessero quello che hanno promesso nel corso della campagna elettorale, prosegue il giornalista e storico Cazzullo:

== sarebbe la fine dell’Europa, li’ dove fino ad oggi abbiamo saputo che  il diritto comunitario prevale su quello nazionale. 

== sarebbe la fine del debito comune; e -lascia intendere- sappiamo tutti che finora l’Italia può’ avere una montagna di debito solo perché c’è l’Europa che le fa da scudo.

== sarebbe la fine del progetto di difesa comune europeo, proprio quando la Russia non fa nulla per non apparire aggressiva; verrebbe meno ovviamente la solidarietà all’Ucraina.

== sarebbe la fine del Pnrr, degli eurobond e quant’altro l’Europa ha finora messo in campo.

 Aldo Cazzullo chiude il suo giudizio sul voto francese di domenica con questa frase: il sonno della ragione, se non mostri, può generare comunque un sacco di guai.

Ritagli di giornali

  La Francia che vira a destra

Se la vittoria del Rn è certa e la sconfitta di Macron è altrettanto certa, non è ancora possibile dire chi governerà e con quanti parlamentari. 



Un Personaggio

Marco Tullio Cicerone, Politico, filosofo e grande oratore: uno dei personaggi più importanti dell'antica Roma.

Nascita, 106 a.C.

Assassinio, 46 a.C.






La vecchiaia



La vecchiaia ci fa ritirare dalla

vita attiva e indebolisce il nostro

corpo. Nulla portano a

sostegno coloro che affermano

che nella vecchiaia non si

può prendere parte alla vita

pubblica.

lunedì 1 luglio 2024

Elezioni in Francia.

Per poter governare, possedendo una maggioranza parlamentare, un partito deve poter contare su almeno 289 eletti all’Assemblea Nazionale. Al primo turno sono stati già assegnati 76 seggi: 39 al Rassemblement national (estrema destra), 31 al Nouveau Front populaire (aggregazione di Sinistra con socialisti, comunisti e gruppi altri, 2 ai macronisti, 1 ai gollisti e 3 ad altri partiti. 

Come funziona il doppio turno e perché è decisiva l'affluenza?


I seggi che si decidono al secondo turno 
 —501 in tutto — il 7 luglio. 


Ad esso parteciperanno i candidati «qualificati»  che hanno ottenuto il voto di almeno il 12,5% degli elettori registrati nella circoscrizione al primo turno.  Si tratterà di due candidati, ma l’alta affluenza del primo turno (66,7%) ha favorito in decine di collegi l’avanzamento di tre candidati: in tutto, sono più di 300 le «triangolazioni» previste per il secondo turno e, in alcuni casi, sono passati addirittura quattro candidati. 

 Il fronte delle Sinistre ed i macroniani se vogliono bloccare l’estrema destra dovranno concentrare i voti su un unico candidato. Gli accordi di desistenza vanno definiti entro le 18 di domani

Al secondo turno per vincere è sufficiente ottenere la maggioranza relativa.

In vista del secondo turno, il blocco di Sinistra ha invitato i suoi candidati passati al terzo posto a bloccare l'estrema destra ritirandosi. I macroniani invece, sono divisi sull'atteggiamento da adottare nei confronti dei candidati della France insoumise: Emmanuel Macron ha evocato una «larga unione chiaramente democratica e repubblicana» per sbarrare la strada al Rn; il premier Gabriel Attal ha annunciato invece che i candidati della maggioranza presidenziale arrivati terzi si ritireranno per favorire i candidati che si oppongono al Rassemblement e che «difendono come noi i valori repubblicani» (in pratica, lasceranno spazio ai candidati del Nfp, esclusi solo i più estremi della France Insoumise»). 



Viviamo in Occidente: scrutiamo aspetti del sistema (5)

 La mobilità 

 Viaggiare, lavorare, divertirsi. Sono aspetti rilevanti del vivere nella parte privilegiata del pianeta: l’Occidente, dove, pure, non mancano ingiustizie e discriminazioni. Aspetto  rilevante delle società dell’Occidente e’ sicuramente la libera “mobilità “. Questa fa parte dei valori culturali indispensabili e non negoziabili. Non sempre è stato così, e non ovunque nel pianeta ancora oggi e’ così. Ci piace occuparcene perché a Contessa Entellina non esiste famiglia che non abbia parenti, amici e conoscenti che non abbia avuto e tuttora non abbia parenti emigrati. Emigrati per cercare condizioni di vita migliori.

. . . La mobilità umana, che corrisponde al naturale movimento storico dei popoli, può rivelarsi un’autentica ricchezza tanto per la famiglia che emigra quanto per il paese che la accoglie. Altra cosa è la migrazione forzata delle famiglie, frutto di situazioni di guerra, di persecuzione, di povertà, di ingiustizia, segnata dalle peripezie di un viaggio che mette spesso in pericolo la vita, traumatizza le persone e destabilizza le famiglie (Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris Laetitia n. 46).

 


Spostarsi sul territorio
 
– scrive Massimo Livi Bacci, demografo – 
è una ‘prerogativa’ dell’essere umano,
 è parte integrante del suo ‘capitale’,
è una capacità in più per migliorare le
proprie condizioni di vita. E’ una qualità
connaturata, che ha permesso la
sopravvivenza dei cacciatori e
raccoglitori, la dispersione della specie
nei continenti, la diffusione dell’agricoltura,
 l’insediamento in spazi vuoti, l’integrazione
del mondo …
”.





Il trasporto, o meglio la mobilità degli individui, oltre che branca fondamentale della libertà individuale è materia di interesse degli economisti, degli ingegneri civili, dei politici, degli amministratori locali, degli imprenditori e delle associazioni culturali e di promozione dei territori, fra le quali riconosciamo quella locale, di Contessa Entellina, l’Associazione Vivere Slow e per quanto, ci viene suggerito, altre, più recentemente sorte, che puntano -pure esse- ad affermarsi nel far conoscere il territorio a noi prossimo.

 Tutti questi soggetti, organismi ed associazioni, sia pure con ottiche e prospettive diverse si dedicano ad un problema: sodisfare un servizio di conoscenza del territorio. Apparentemente sembrerebbe un servizio semplice, nella realtà implica aspetti organizzativi non proprio semplici. Proveremo nel prosieguo a scandagliare le scelte economiche connesse alla mobilità e come si prova a rispondere alle esigenze.

 Obiettivo del blog resta semplicemente quello di sollevare interesse riguardo al tema della “mobilità “ che potenzialmente può recare benefici al nostro territorio e alla Sicilia in generale. Un economista, John Maynard Keynes ebbe a scrivere: “nessuna attività frutto della natura dell’uomo e delle sue istituzioni  deve restare al di fuori dell’interesse collettivo”. E noi sul blog vogliamo provare a spaziare; speriamo di riuscire nel tentativo di far apprezzare i valori e gli interessi del vivere dell’Occidente e specificatamente la libertà di movimento sui territori !

(Segue)

Un Personaggio

 Etienne Balibar, Prof. emerito di filosofia politica e morale presso l'Università di Paris-X (Nanterre). Tra le sue opere: Spinoza et la politique (1985; trad. it. 1996)

Nascita, 23 aprile 1942




Sulla politica in Francia


«La sinistra in Francia è messa male, perché è 

prigioniera di schemi intellettuali e di metodi di 

agitazione politica di un’altra epoca, e perché si 

trova in una posa difensiva che non dà più ai 

cittadini la sensazione che porti l’avvenire. 

Lo spostamento verso l’estrema destra, innegabile 

in Francia, è in parte il contraccolpo di questo vuoto. 

Ma tradisce anche il risentimento contro la tecnocrazia 

liberale, su un fondo di immensa angoscia di fronte 

all’insicurezza crescente della vita».