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lunedì 3 aprile 2023

Meno burocrazia. La Carta d'identità elettronica (Cie) serve per snellire l'impatto con la P.A.

 Stavamo in questi giorni ripassando le procedure di utilizzo dello Spid per successivamente gestire in proprio la dichiarazione dei redditi e, pare, adesso di capire che esso (lo Spid) sta per essere mandato in pensione,


La Carta di Identità Elettronica (CIE)
è la chiave di accesso, garantita
dallo Stato e rilasciata dal Ministero
dell'Interno, che 
permette al
cittadino di autenticarsi in tutta
sicurezza ai servizi online di enti
e pubbliche amministrazioni che
 ne consentono l'utilizzo
.
La fine dello Spid si avvicina, leggiamo sui giornali. Sono state attivate nuove e più semplici funzionalità per la Carta d’identità elettronica (Cie).  Alessio Butti, sottosegretario ha dichiarato che «uno Stato serio deve essere l’unico a poter disporre ed erogare certificati di identità anche digitali, mentre lo Spid usa identity provider privati». Non pare che gli si possa dare torto.

 L’identità elettronica richiede un livello di sicurezza che oggi solo la Cie è in grado di garantire. Il sottosegretario continua «nessuno spegne nulla», perché quanto già esiste «rappresenta un patrimonio su cui costruire ogni soluzione possibile per il futuro», un processo che «non è certamente attuabile in tempi brevi», confermando però che «sono in corso attività per l'utilizzo di Cie anche in mobilità».

Semplificazione della procedura

Da pochi giorni sul sito del ministero degli Interni, si possono leggere Cartaidentita.it le novità: 

== saranno sufficienti «le credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria carta di identità elettronica, per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante "Entra con Cie"». Spiega il Ministero, «tutti i cittadini in possesso di Cie possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password). O, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code)». E se non si ha in mano la carta fisica, basterà digitare il codice Puk e il numero di serie della Cie consegnati dal comune in fase di richiesta della carta.

Come attivarla

Per poter utilizzare le credenziali, il Ministero spiega che 

))))   «è necessario prima “attivarle” tramite la procedura online. È sufficiente aver effettuato la richiesta di emissione della Cie e aver fornito i propri contatti (numero di cellulare ed e-mail); 

)))) si possono attivare le credenziali, anche prima della consegna della Cie, semplicemente: a) inserendo il codice fiscale, b) il numero di serie della Cie e alcune cifre della prima metà del codice Puk (presenti sulla ricevuta che è stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione». 

)))) Sul sito Cartadidentita.it vengono anche indicate le procedure per recuperare il codice Puk, se smarrito: il nuovo verrà generato in 48 ore.

 Bisogna però ricordare che il livello 3 esiste ancora, con il conseguente bisogno di utilizzare un lettore esterno per chi accede da pc o con l'Nfc per gli smartphone, ma non viene più richiesto per la maggior parte dei servizi legati alla pubblica amministrazione. 

  Sarà invece necessario per attività come, ad esempio, la firma di digitale su alcuni documenti.

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Sono 33 i milioni di italiani in possesso dello Spid e oltre 32 quelli che hanno attivato la carta di identità elettronica

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