E' stato uno degli storici italiani più importanti e produttivi della seconda metà del secolo scorso e dei primi anni di questo secolo: la sua ricerca storica ha toccato temi centrali della storia culturale, sociale e politica non solo dell’Italia ma di tutta l’Europa moderna. La sua ricchissima produzione scientifica (più di 800 pubblicazioni) riguarda e interessa non solo gli studiosi di storia, ma anche storici della filosofia, economisti e sociologi – nonché ovviamente politici e uomini di cultura.
Scrisse
Sull'ambizione di potere dei piccoli e grandi uomini
Nella storia piccola come nella grande, l'ambizione di potere può variare di grado non di natura: c'è nell'un piano come nell'altro una differenza altrettanto grande tra chi vede nel potere una fonte di profitto personale e chi aspira ad esso come strumento per la realizzazione di fini generali che comportano il successo pratico di quella che si considera la parte più avanzata del paese.
Alla base della lotta per il potere sta, nella storia piccola come nella grande, il processo complicato della formazione della ricchezza e sopratutto della sua distribuzione.
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Il senso, l'indirizzo etico-politico d'una comunità, per piccola che sia, non si mutano inserendole in un diverso organismo politico e ideale: occorre mutare, eliminando o aggiungendo, taluni elementi delle sue strutture, cambiare certi rapporti di forza, se si vuole che altre soluzioni prevalgano.
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