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sabato 16 novembre 2024

Parole ricorrenti sui media

 ARTICOLO 116

Si tratta dell’articolo della Costituzione che definisce il tema dell’autonomia per cinque regioni che dispongono di condizioni particolari: Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. Poi l’articolo precisa che «ulteriori forme di autonomia possono essere attribuite ad altre regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti».

L’articolo 116 è alla ribalta dei media in seguito al giudizio espresso ieri dalla Corte costituzionale sull’Autonomia regionale differenziata che si è’ pronunciata per una bocciatura sia pure parziale. Il ricorso delle quattro regioni di centrosinistra sulla sua incostituzionalità è stato respinto. Ma la Consulta ha messo in fila una serie di rilievi che rimandano al Parlamento il compito di ripensare molto di quanto è stato fatto. Rimane da capire se resterà in piedi la possibilità di un referendum.

Per il partito di Matteo Salvini è una sconfitta. Lo è in particolare per i governatori del Nord e per il ministro Roberto Calderoli, che avevano forzato i tempi dell’approvazione per mettere il resto della maggioranza di fronte al fatto compiuto: è noto, anche se inconfessabile, che sia FdI, sia FI vivano male la riforma, per i riflessi che può avere sull’elettorato del Centro e del Sud. Ma quella leghista è stata una strategia-boomerang. 


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