Entro il prossimo 30 settembre i consigli comunali procederanno alla verifica della sussistenza degli equilibri di bilancio, dandone atto in apposite deliberazioni, ovvero in caso di appurato squilibrio adottano le misure correttive.
Secondo le direttive ministeriali non sono tenuti a questo adempimento quei consigli comunali che hanno varato il documento di programmazione nel periodo più recente, quello compreso fra il primo settembre ed il 30 settembre.
Il Ministero chiarisce pertanto che l'adempimento riguarda quei comuni che hanno adottato il Bilancio di Previsione entro agosto.
Ironia della sorte:
Contessa Entellina non avrà adottato, da quello che appare all'orizzonte, nemmeno alla data del 30 settembre il Bilancio di Previsione.
Forse gli amministratori sperano in una proroga dei termini che consenta loro di sottrarsi a qualsiasi "obbligo di programmazione" come avvenuto lo scorso anno quando due notti prima di Natale portarono in Consiglio -sostanzialmente- un conto consuntivo piuttosto che di previsione.
Questi comportamenti, che nel Nord del paese non si operano per il semplice motivo che senza "previsione" manca pure il "controllo dell'opposizione", sono sintomi di carenza di lungimiranza e di sfiducia nella "programmazione", interpretata come atto noioso e fastidioso. Nè vale -è nostra opinione- il discorso che in mancanza di norme sui tagli o sulla spending review non si ha contezza delle risorse disponibili.
Il Bilancio di Previsione, prima che inizi l'anno (Tuel) si allestisce a legislazione vigente e poi si operano, infatti, le variazioni.
Se questi comportamenti del "rinvio" piacciono alla maggioranza "sfiduciata" delle proprie "visioni programmatiche", non dovrebbero piacere alle opposizioni. Opposizioni che non si capisce bene cosa e come controllano in mancanza del documento programmatico.
Speriamo pertanto, vista la desolante situazione politica, in una proroga !!
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