«A seguito dei risconti eseguiti sono emerse difformità e
carenze nella documentazione» risulterebbe secondo la Procura della Corte dei
Conti che le casse dei gruppi parlamentari dell' Assemblea regionale siciliana sono
state usate come bancomat da alcuni deputati regionali che prelevavano i soldi
pubblici per pagare le proprie bollette dell' Enel, la Tarsu e il canone Rai. E
ancora, soldi pubblici spesi per acquisti in macelleria, salumeria, per
comprare quattordici cassate siciliane per oltre
43 chilogrammi, per finanziare feste e musical, gite d' istruzione per figli, e
non ultimo, acquisto di mimose.
Tra le spese pazze ci sono anche le mance, come quella da 100
euro del Pd ai camerieri dopo un pranzo elettorale e del Mpa che ha regalato
300 euro al personale della buvette di Palazzo dei Normanni.
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