Comitato o
"deputazione" della festa
Per
organizzare eventi di interesse generale (feste religiose, manifestazioni
sportive, culturali, sociali, ecc.), sia occasionalmente sia per ricorrenze
periodiche, viene costituito solitamente un comitato, che si prende cura degli
adempimenti necessari per la buona riuscita dell'iniziativa. Per la festa della Madonna della Favara, celebrata solennemente dal 1660 ogni anno l'otto
settembre, il Comitato (o Deputazione)
solitamente viene costituito tra la fine di luglio e la prima decade di
agosto per programmare la raccolta dei
fondi e le manifestazioni da realizzare (illuminazione, fuochi d'artificio,
spettacoli, adempimenti vari).
Di
seguito vengono riportate alcune notizie su alcuni comitati costituiti per la
festa dell'otto settembre o per altre iniziative riguardanti comunque la statua
e la vara della Madonna della Favara, che possono essere considerati molto
interessanti e significativi nel contesto della storia religiosa di Contessa
Entellina.
Comitato per la
grata della Madonna del Muro o Madonna della Favara (anno 1650)
Il
più antico comitato, di cui si ha riscontro documentato, riguarda la
costruzione di una grata per proteggere l’immagine della Madonna della Favara,
quella trovata vicino alla sorgente Favara, custodita in una nicchia della
cappella costruita a tal scopo. L'immagine fu trovata dai primi Albanesi che si
stabilirono nella contrada Musgat del casale Contessa, vicino alla sorgente o
torrente Favara, tra le rovine dell'antico villaggio San Nicola, distrutto da
una frana nel secolo XIV (blog del 20 gennaio 1914 "Motra Paola e
Muzgat" e del 18 febbraio 2014 "Madonna Favara Odigitria").
Secondo
l'atto, redatto dal notaio Pietro Schirò il 20 marzo 1650, a Giuseppe Di
Lorenzo, artigiano intagliatore di Chiusa Sclafani, fu commissionata una grata
di legno di noce, alta nove palmi, da un comitato di contessioti,
costituito da Antonino Musacchia fu Teodoro, Aloisio Vitagliota, Giovanni
Chetta, Pietro Chetta, Andrea Schirò, Biagio Xiammira e Giovanni Franco.
La
statua della Madonna della Favara è stata scolpita da Benedetto Marabitti, artista di Chiusa Sclafani, nel 1652 come
risulta dal contratto, redatto dal notaio Pietro Schirò, sottoscritto il 10
settembre 1651 dal medesimo e dai membri di un Comitato costituito dai
contessioti Simone Zamandà, Pietro
Sciammira, Luca Vitagliota, sac. Don Leonardo Rizzo, Simone Schirò, Marco Duci,
Mario Mustacchia, Domenico Lala, Francesco Lombardo, Gaspare Ferlito,
Bartolomeo Mustacchia, papas Don Demetrio Diamante (vicario foraneo e parroco
greco dal 1650 al 1652). La statua di legno di salice, alta sei palme e mezzo,
con zoccolo e sgabello dorati, fu pagata
32 onze e consegnata il 30 giugno 1652.
Comitato per la
costruzione della vara della Madonna della Favara (anno 1837)
Il
Comitato costituito dal parroco Spiridione Lojacono il 10 settembre 1837 per la festa del 1838 fu incaricato anche di
provvedere alla costruzione di una vara
ed era composto da: don Giacomo Parrino, Don Giuseppe Plescia, signor Giovanni
Cuccia, papas Spiridione Lojacono.
Il Comitato della festa del
I838 dedicò particolare impegno alla raccolta dei fondi necessari sia per la costruzione
della nuova vara sia per le manifestazioni previste per la festa dell'8
settembre.
Furono raccolte
offerte in denaro ed in natura in tutto
il territorio di Contessa, sia nel centro abitato che presso le case sparse nei
feudi.
Furono raccolte
complessivamente 321 onze, importo interamente utilizzato per la vara e per la
festa, come documentato dettagliatamente nella nota compilata di papas
Spiridione Lojacono e datata 31 ottobre
1838.
I documenti sopra
citati riportano l'elenco dettagliato delle spese sostenute per la festa dell'8
settembre 1838, il cui importo complessivo fu di circa 26 onze. Le singole voci
di spesa riguardano principalmente la banda musicale (2 onze e 15 tarì),
mortaretti (circa 6 onze), giochi pirotecnici, cera, compenso al sagrista, materiale
vario per la Vara, ecc..
Nel 1838 la festa della
Madonna fu celebrata con particolare solennità perché, per la prima volta, la
statua fu portata in processione su un nuovo fercolo, la VARA, costruita
appunto in tale anno a Palermo e consegnata ai primi di settembre a Contessa.
Nell'archivio della
parrocchia greca è conservata la documentazione che descrive dettagliatamente
la festa e la costruzione della VARA.
Comitato
per il restauro della statua (1978) e della vara della Madonna della Favara (1984)
Un Comitato costituito da alcuni fedeli
della parrocchia latina nel 1978 ha promosso una raccolta di fondi per il
restauro della statua della Madonna della Favara, arrestandone il notevole e
progressivo degrado con un tempestivo e adeguato intervento.
L'Associazione
culturale "Nicolò Chetta", considerando il restauro della VARA come avvenimento storico-culturale locale più
importante del 1984, in collaborazione con le parrocchie,
ha organizzato il primo maggio 1984 una processione straordinaria con la vara e
la statua della Madonna della Favara ed una giornata culturale, con
conferenze e mostra nell'aula consiliare, per far conoscere:
- l'importanza ed il valore storico-artistico della VARA (soggetta
alla tutela della Soprintendenza alle
Gallerie ed alle opere d'Arte della
Sicilia);
- il valore morale e religioso che la VARA riveste nell'animo dei Contessioti;
- la sensibilità e l'attenzione dimostrata dai due enti che hanno erogato i fondi necessari per il restauro della VARA (Comunità Montana
di Corleone e Camera di Commercio di Palermo);
- l'operosità, lo zelo e la tenacia di papas Cola Bufalo che ha
curato tutti gli adempimenti necessari per
realizzare il restauro (autorizzazioni, relazioni tecniche, fondi, ecc..), non
scoraggiandosi di fronte alle
difficoltà sorte;
- la competente relazione tecnica dell'arch. Maria Cusenza di Sambuca
di Sicilia e l'intervento di restauro
effettuato con perizia e competenza
professionale dai fratelli Russotto, artigiani di Bisacquino.
Del comitato organizzatore
hanno fatto parte: papas Nicola Bufalo, architetto Marisa Cusenza, dott.
Calogero Raviotta, Gioacchino Montaleone e Glaviano Andrea.
Situazione
recente e attuale
In merito al
Comitato per la festa dell'otto settembre negli ultimi decenni, fermo restando
il diritto del parroco greco di nominarne i componenti e di presiederlo, ogni
anno si sono adottate delle varianti, assecondando delle indicazioni
dell'Eparca, per assicurare la presenza nel comitato anche di membri della
parrocchia latina: nel 2007 il comitato era formato da 7 membri della
Congregazione di S. Giuseppe e sette membri della Congregazione della Madonna
della Favara.
L'attuale
parroco greco, nella composizione del Comitato per la festa dell'otto settembre
recentemente ha ritenuto opportuno provvedere direttamente alla nomina dei
componenti, senza condizionamenti e interferenze, tenendo presente
principalmente l'aspetto religioso della festa della Madonna.
Bolla
vescovile del 18 agosto 1660 che autorizza la solenne processione dell’otto settembre.
Franciscus
Episcopus, Nos D. Prospero Napolis Vicarius Generalis,
Dilectissimis
Nobis in Cristo filiis Rectoribus Venerabilis Ecclesiae Sanctae Virginis Mariae
Gratiarum della Favara Terrae Comitissae salutem.
Siamo stati
supplicati e per Noi provvisto come siegue:
Ecc.mo e Rev.mo
Signore. Li rettori ed altri devoti della Venerabile Chiesa di Nostra
Signora delle Grazie, decta della Favara, della Terra di Contessa, esponino
a V. E. che essendo solito ogni anno all’otto di settembre celebrarsi la Festività
di detta Nostra Signora, la sera di detto giorno si ha fatto la processione
conducendosi la miracolosa et Santa Immagine et così desiderano continuare ogni anno in perpetuum et non ponnu farlo
senza la licenza e ordine di V. E., umilmente supplicano resti servita
concederci la così solennizzarsi ogni
anno detta Festa come infatti la processione di detta Sacra Santa Immagine di
nostra Signora sempre Vergine, che il tutto bramano dalla sua benigna mano
gratis.
Agrigenti die 18
augusti 1660.
Ex parte Ecc. mi
et Rev. mi Domini Episcopi Agrigentini fuit provisum et mandatum quod S. T. D.r
D. Joseph Labiso assessor videat et referat. Or da facta relatione predicta S.
E. Reverendissima providet et mandat quod concedatur licentia et espediantur
Bullae. Per esecuzione della quale nostra preinserta provista a Voi Rettori et altri devoti della
Venerabile Chiesa di Nostra Signora della Gratia detta della Favara della
Terra della Contessa supplicanti
concediamo licenza et facultà di solennizzare ogni anno in pepetuum la festa di
detta nostra Signora all’8 settembre,
giorno che si have per il passato solennizzato con potersi fare la processione
e condursi l’immagine nel preinserto memoriale expressata per detta terra.
Comandando a
codesto Rev. Arcprete et Clero che vogliano loro intervenire a detta
processione, sotto pena a noi ben vista et parimenti al Rev. Vicario
ed altri ministri nostri sudditi che tanto vogliano fare eseguire et osservare
senza darli impedimento né molestia alcuna per quanto la gratia di monsignor
Eccellentissimo stimano cara et sotto pena di onze 50 per ogni contravventore
applicanda in opere pie.
Datum Agrigenti
in Episcopali Palatio die 18 augusti 1660.
D. Prosperus
Napoli Vic. Gen.
D. Ioseph Labiso
Assessor.
D. Petrus Plazza
Magister Notarius.
(Otto settembre
II - Continua) Calogero Raviotta
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