sacerdote, parroco, docente
universitario, studioso della cultura arbëreshe.
A Contessa
Entellina, nella ricorrenza del I centenario della sua nascita (1914 -
2014), il 31 agosto la "Giornata della Cultura 2014",
organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con l'Associazione
"Nicolò Chetta" ed il Centro Culturale Parrocchiale, è stata dedicata
al concittadino papas Matteo Sciambra.
La
giornata è stata caratterizzata da tre momenti significativi (uno religioso,
uno di informazione ed uno culturale). Al
termine della Divina Liturgia, celebrata nella parrocchia greca da papas Jani
Stassi alle 11,30, presenti familiari e molti fedeli, è stata ricordata la sua
missione sacerdotale svolta in Seminario e nelle parrocchie dell'Eparchia di
Piana degli Albanesi. Alle ore 18 nell'aula consiliare comunale, presenti molti
concittadini, familiari ed i rappresentanti delle istituzioni locali, vari
interventi e relazioni hanno presentato
vita e opere di papas Matteo. Dopo le parole di saluto e di benvenuto rivolte
dal sindaco dott. Sergio Parrino ai presenti, l'assessore alla Cultura Giovanna
Schirò ha ricordato brevemente la istituzionalizzazione della "Giornata
della Cultura", che ogni anno dal 2011 viene organizzata col patrocinio
della Amministrazione comunale per far conoscere peculiari aspetti del
patrimonio culturale locale o personaggi, noti e meno noti, di Contessa che si
sono distinti in campo sociale, culturale, ecclesiastico, scientifico,
religioso, ecc. Le tre edizioni precedenti sono state infatti dedicate a: la I (4 settembre 2011) a PIA SCHIRO’, insegnante e sindaco, nel
20° anniversario della sua morte, avvenuta il 30 Agosto 1991 ed inoltre a “Scrittori, poeti e artisti di Contessa” con una mostra al Centro Culturale
Parrocchiale; la II (6 settembre 2012)
al concittadino padre Lorenzo Tardo,
jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, studioso di Melurgia bizantina,
al quale l'Amministrazione comunale ha anche intitolato la Biblioteca comunale;
la III (primo settembre 2013) al "Patrimonio iconografico" di
Contessa (icone, iconostasi e iconografi), nella
ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell'iconostasi della chiesa del
Purgatorio, costruita dall'artigiano Rosario Colletti di Bisacquino e benedetta
dal vescovo mons. Giuseppe Perniciaro il 18 agosto 1963.
Il dott. Calogero Raviotta, presidente dell'Associazione Culturale
"Nicolò Chetta" ha ricordato l'attività svolta dall'Associazione dal
1982 per far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale locale con varie
iniziative (pubblicazioni, convegni, mostre, conferenze, ecc.). Il prof. Emerito
dell'Università di Palermo, prof. Ignazio Parrino, ha illustrato con una dotta
e molto seguita relazione la "Posizione di papas Matteo Sciambra nella
cultura arbëreshe". Papas Nicola Cuccia, parroco di S. Nicolò dei Greci di
Palermo (La Martorana), ha richiamato l'attenzione sull'originale studio di papas Matteo "I canti
liturgici tradizionali greco-albanesi delle Colonie della Sicilia: raccolta,
studio e trascrizione", opera pronta per la pubblicazione rimasta
purtroppo finora nell'archivio di famiglia, per la improvvisa e prematura morte
dell'autore. Papas Nicola Cuccia, considerando l'importanza e la preziosità del
manoscritto, che ha potuto esaminare, ha rilevato che l'opera merita di essere
pubblicata e conosciuta, come preziosa testimonianza di un peculiare aspetto
del patrimonio melurgico e liturgico delle Comunità siculo-albanesi ed ha
concluso l'intervento che questo suo auspicio possa trovare una meritata
attenzione dall'Eparchia di Piana degli Albanesi.
A
conclusione dell'incontro viene comunicato che al Centro Culturale Parrocchiale
(piazza Umberto I), per la "Giornata della Cultura 2014" è stata
allestita una mostra fotografica e documentale dedicata a: Vita ed opere di
papas Matteo Sciambra; Chiese urbane e rurali nel territorio di Contessa
Entellina; Edicole votive urbane e rurali nel territorio di Contessa Entellina;
opere d'arte della chiesa e del
Monastero di S. Maria del Bosco.
PAPAS MATTEO
SCIAMBRA, nato a Contessa Entellina, colonia italo-albanese della Sicilia, il
30 gennaio 1914, come seminarista frequenta il ginnasio-liceo della Badia Greca
di Grottaferrata e quindi i corsi di filosofia e teologia, come alunno del
Pontificio Collegio Greco, presso il Pontificio Istituto Angelicum di Roma.
E' ordinato
sacerdote di rito bizantino a Piana degli Albanesi il 16 gennaio 1938, giorno
della proclamazione del decreto di istituzione dell'Eparchia e della
consacrazione del primo suo vescovo.
Inizia la sua missione sacerdotale presso il Seminario Greco-Albanese di
Palermo, di cui è stato uno degli ultimi Superiori: nell'ottobre 1938 ministro
di disciplina e vice-cappellano della Parrocchia greco-albanese di Palermo; nel
1940 vice-Rettore del Seminario e cappellano della Parrocchia, con l'incarico
anche di docente di lingua greca e albanese, di canto in qualità di
protopsaltis e di formazione degli alunni di vocazione tardiva; nel 1957 gli
viene affidata la parrocchia S. Nicolò dei Greci (La Martorana) di
Palermo.
Dopo aver
frequentato il corso di studi di indirizzo classico nella Facoltà di Lettere e
Filosofia dell'Università di Palermo, nel dicembre del 1952 consegue la laurea
col massimo dei voti e la lode, con una tesi sull'Ufficiatura della Passione di
N. S. G. C. nell'Orthros del Giovedì Santo. Nominato assistente volontario
della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Palermo,
incarico tenuto fino al 1961, svolge corsi di grammatica e filologia speciale
italo-albanese collaborando contemporaneamente ai corsi di filologia bizantina,
per i quali redige un sistematico trattato propedeutico in dispense sulle forme
della vita ecclesiale e religiosa bizantina, sulla liturgia ed i testi
liturgici ed i principali testi
patristici ed innografici. Nel 1961 è nominato assistente straordinario della
Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese e nell'ottobre del 1966 gli viene
affidato l'incarico della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese presso la
Facoltà di Magistero nella medesima Università.
I
suoi lavori e le sue ricerche inizialmente sono finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni delle
comunità albanesi di Sicilia ed a tal scopo raccoglie materiale lessicale di
Contessa Entellina (uno schedario ricchissimo) e materiale musicale che
documenta melodie tradizionali liturgiche delle varie parrocchie dell' Eparchia
(trascrizione in notazione moderna di circa 450 pagine musicali, con tutti i
canti d'uso in tutte le funzioni e circostanze e le loro varianti, di cui gran
parte finora non risulta trascritta in raccolte manoscritte).
Con
grande impegno si dedica anche all'approfondimento non solo della lingua
albanese parlata nelle diverse comunità italo-albanesi ma anche dell'albanese
moderno. Molto interessanti i suoi scritti su tematiche arbëreshë: personaggi,
opere di poeti e scrittori, istituzioni culturali, religiose ed ecclesiastiche, vari aspetti del peculiare
patrimonio culturale, ecc.
Per
questa originale esperienza e formazione culturale papas Matteo è nominato prima de jure membro del Consiglio
del Centro Internazionale di Studi Albanesi di Palermo, poi vicedirettore di
esso. I risultati dei suoi studi vengono resi noti alla comunità scientifica
sia con varie pubblicazioni (monografie, articoli, …) sia con relazioni e
comunicazioni a convegni e congressi nazionali e internazionali.
Meritano
particolare attenzione infine i manoscritti, che documentano i risultati dei
suoi studi e delle sue ricerche, non pubblicati per la sua improvvisa scomparsa.
Papas Matteo Sciambra muore infatti prematuramente a S. Lorenzo di Parabiago,
in Lombardia, il 30 luglio 1967.
In
considerazione della sua attività scientifica e dell'ottimo risultato
delle prove orali sostenute, l'apposita
Commissione ministeriale nel maggio 1967 lo ha dichiarato all'unanimità, per i
suoi contributi numerosi, importanti e originali, alla cultura albanese, abile alla libera docenza in Lingua e Letteratura
Albanese. Della Commissione facevano parte prof. Tagliavini, ordinario di Glottologia di
Padova (Presidente) prof. Schirò Giuseppe,
ordinario di filologia bizantina dell'Università di Roma (relatore),
Ernesto Koliqi, ordinario di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di
Roma, prof. Giuseppe Valentini, ordinario di Lingua e Letteratura Albanese
dell'Università di Palermo, prof.Luigi GiacomoMarlekaj O.F.M. , incaricato di
Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Bari (segretario).
Il
decreto del Ministero per la Pubblica Istruzione, che gli conferì formalmente e "alla memoria"
la "Abilitazione alla libera docenza in Lingua e Letteratura
Albanese" è datato 14 settembre
1968.
Relazioni e comunicazioni di
papas Matteo Sciambra a congressi e convegni scientifici
1954 - Congresso Internazionale di Studi Albanesi
di Palermo (comunicazione "Raccolta del materiale dell'area dialettale
dell'Albanese a Contessa Entellina", che gli valse l'incarico ufficiale da
parte del Congresso di curare e pubblicare il materiale secondo i criteri già
da lui seguiti;
1957 - Congresso di studi Orientali di Palermo
(comunicazione "I canti liturgici patrimonio di rilevante valore delle
comunità greco-albanesi di Sicilia");
1957 - I Congresso Internazionale di dialettologia
di Lovanio-Bruxelles (comunicazione "Stato attuale della paarlata albanese
di Contessa Entellina");
1958 - I Congresso di Studi Siculo-Orientali di
Palermo (comunicazione "Provenienza dei canti liturgici degli Albanesi di
Sicilia");
1965 - Congresso Nazionale di Studi Bizantini di
Ravenna (comunicazione "Struttura dei canti della tradizione melurgica
delle comunità greco-albanesi di Sicilia");
1965 - IV Congresso Internazionale di Studi Albanesi
di Palermo (relazione "evoluzione del linguaggio e del pensiero di
Giuseppe Schirò dalla I alla II edizione del ").
Pubblicazioni di
papas Matteo Sciambra
1954 -
"Osservazioni e rilievi da una visita alle colonie siculo-albanesi negli
Stati Uniti" (articolo);
1963 - "Sul
Monte delle rose - poema inedito albanese di Fr. Crispi-Glaviano, con
introduzione e commento" (Centro Internazionale di Studi Albanesi -
Palermo);
1963 - "Indagini
storiche sulla Comunità greco-albanese di Palermo" (raccolte in volume da
cinque puntate pubblicate dal Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata del
1962\63\64);
1964 - "Di alcune lettere inedite di Girolamo De
Rada e Demetrio Camarda (art.);
1964 - La "Dottrina Cristiana" albanese di
Luca Matranga, edizione critica, con introduzione e commento (vol. in
"Studi e Testi" della Biblioteca Vaticana);
1965 - Le epigrafi sepolcrali albanesi esistenti
nella chiesa - madre di Palazzo Adriano (art.);
1964
- Lo stato attuale della parlata albanese di Contessa Entellina (art.);
1964
- Struttura dei canti della tradizione melurgica delle Comunità greco-albanesi
di Sicilia (Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici - Istituto di Studi
Bizantini e Neoellenici - Università di Roma, 1964).
1965
- Bogdanica - "Studi su Pietro
Bogdani e l'opera sua - vol. II; saggio sul lessico scientifico e culturale dei
Bogdani" (Centro Internazionali di Studi Albanesi - Palermo); Casa
Editrice prof. Riccardo Pàtron, Soc. A. S.
- Bologna, 1965;
1966
- Evoluzione del linguaggio e del
pensiero di Giuseppe Schirò dalla I alla II edizione del "Te dheu i
huaj" (Annuario 1965\1966 del Centro Internazionale di Studi Albanesi -
Palermo);
1966
- La Cattedra di Lingua e Letteratura
Albanese nell'Università di Palermo (Annuario 1965\1966 del Centro
Internazionale di Studi Albanesi - Palermo;);
Pubblicazioni in
preparazione nel 1967
*
Bogdanica, vol.I - "Biografia del Bogdani e relativa documentazione"
(in gran parte inedita, dall'archivio della S.C. di Propaganda Fide);
*
Idem vol. III - Studio sulla poesia e sulla struttura della prosa del Bogdani;
*
P. M. Parrino scrittore siculo-albanese (vol. in corso di stampa);
*
L' Amministrazione ecclesiastica in Albania nei secoli XIV e XV;
*
Quadro dell'evoluzione della cultura siculo-albanese e del suo momento nella
storia culturale generale albanese;
*
Continuazione delle "Indagini storiche….." (come sopra);
*
I canti liturgici tradizionali greco-albanesi delle Colonie di Sicilia -
Trascrizione e introduzione (pronto per la stampa).
Per
incarico del Comitato per la celebrazione scientifica del V centenario della
morte di Giorgio Castriota Skanderbeg, dal 1967 svolge ricerche e trascrizioni
di documenti (Archivi Segreti del Vaticano e Archivi di Stato) per un corpus
che costituirà un volume di "Studi e Testi" della Biblioteca
Vaticana.
Calogero Raviotta
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