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domenica 11 settembre 2022

La Sicilia nei giudizi di ... (2)

Arbasino Alberto 

Scrittore, giornalista, poeta, 

critico teatrale e politico

1930 - 2020  

La Sicilia normanno-sveva era intelligente, colta e di buon gusto: non solo nelle grandi opere architettoniche, ma anche negli oggetti raffinati e manuali, senza troppa pompa o rappresentanza, quando la grande arte italiana non era ancora cominciata ...

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Giuseppe Bellafiore

Storico dell'arte, saggista e accademico

1920 - 2012

L'impresa garibaldina del 1860 realizza l'unione della Sicilia all'Italia; ma l'unità sociale, economica e morale è ancora una meta da raggiungere. La Sicilia, col Mezzogiorno della penisola, sopporta il peso di secoli di feudalesimo e di depressione; e i suoi problemi esplodono drammaticamente, solo che balùgini la coscienza popolare. La situazione periferica dell'Isola nel nuovo Stato italiano rigidamente centralizzato, rinnova l'antica piaga del misconoscimento dei problemi locali, e del potere politico lontano e separato dalla base, Già nel 1866 a Palermo si tumultua contro il governo. 

Il disagio economico nella campagna sospinge i contadini ad organizzarsi nei "Fasci Siciliani" di De Felice; ma questi vengono ferocemente repressi nel 1893-94 dal siciliano Francesco Crispi. La crisi della terra rimane un problema insoluto dall'Isola si accresce l'esodo degli abitanti che emigrano, specialmente oltre Oceano.

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