Taluni, la popolazione più anziana, ritengono che stiamo vivendo un tempo dominato dalla paura. Altri, in prelavenza i più giovani ed i più scolarizzati, invece ritengono che il nostro tempo è figlio dell'ignoranza che ci induce ad iummaginare che l'intero mondo è dominato dal caos. Tutto sarebbe come sempre.
La verità è che col crollo del muro di Berlino si era aperta la corsa alla globalizzazione che costituì, già da subito, per tanti paesi una sorta di incubo. Per trattegiare quel clima dobbiamo ricordare a grandi linee cosa significò l'abassarsi di tante barriere ai confini degli stati: robot che sostituivano operai, stabilimenti che dall'Italia si trasferivano in Serbia, in Romania e addirittura in Cina. In quel clima iniziarono le crisi finanziarie a ripetizione, le ondate di immigrati che premevano ai confini e pure -qua e là- attentati terroristici.
Cosa è cambiato, più estesamente nel mondo ?
Cosa fare per promuovere la pace e salvare il pianetà? |
Non servono le esibizioni di armi, atomiche e supewratomiche nel contesto in cui viviamo i nostri giorni. Servono politici che abbiano visioni al livello planetario, che sappiano smontare i nazionalismi che oggi come oggi hanno pericolosi paladini in Russia, sappiano gestire le sfide nella finanza (che ormai domina sulla politica), sappiano affrontare povertà ed ineguaglianze del mondo e si accorgano dei rischi che i cambiamenti climatici -se non corretti- arrecheranno da adesso a non molto oltre all'intero pianeta.
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