I malèfici medievali
Le superstizioni affondano origini lontane nei secoli e l'uomo medievale credeva fermamente che ci fossero, al di fuori da esso, delle potenze occulte che operassero contro la sua volontà. Il vivere e l'operare dell'uomo siciliano medievale, che vivesse in città, nei borghi o in campagna nei pressi dei castelli presidiati (p.e. Calatamauro) consisteva nel cercare quel qualche cosa che servisse a neutralizzare l'azione malefica del potere occulto il cui unico scopo era di fargli del male e/o di non consentirgli di sollevarsi dalla sua condizione di non-uomo.
In quel medioevo le orazioni per scongiurare qualunque avversità di carattere collettiva avvenivano con la partecipazione delle Autorità, quelle delegate dai baroni dal momento che questi raramente si univano ai sudditi. Ed in fondo quelle manifestazioni pubbliche servivano per tenere sotto controllo lo stato d'animo dei contadini e delle loro famiglie e quindi, come diremmo ai nostri giorni, assolvevano al ruolo di mantenimento dell'ordine pubblico nelle circostanze di grande miseria, addebitate -viene da dire- alle cavallette piuttosto che a ben altro.
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