Sfogliando i giornali, capita
In Occidente la sensazione è che la Russia -in partenza- abbia sottovalutato la resistenza degli ucraini.Gli storici nei prossimi anni racconteranno dell’invasione dell’Ucraina e non potranno che soffermarsi sui primissimi giorni dell'invasione (la battaglia di Hostomel), quando la Russia (il suo esercito) non riuscì, sin dalle prime battute, a conseguire la supremazia sul campo di battaglia.
Sin dai primi giorni dell'invasione l'esercito di Putin ha sistematicamente, in continuazione, riadattato i piani e le strategie in relazione alle reazioni dei partigiani ucraini e dell'esercito ucraino.
I russi reagiscono, ma subito dopo rincorrono. Si proponevano, sin dalle prime ore dell'invasione di volere tutto (Kiev compresa) e di volerlo in breve tempo, ed hanno invece dimostrato al mondo intero di avere sbagliato sulla volontà di resistenza ucraina; hanno pure sbagliato (o sottovalutato) sull’atteggiamento dei paesi europei e degli usa. L'occidente ha scoperto che la Russia (al di là dell'arsenale atomico: terribile!) possiede armi vetuste e inappropriate e che l'esercito di Putin è piuttosto inadeguato all'impresa rispetto ai piani iniziali che gli erano stati affidati.
Gli ucraini d'altrone, oltre ad essere motivati nel difendere la loro terra, si stanno mostrando più esperti nell'uso delle armi super-moderne (droni e localizzazioni delle basi russe), apparecchiature queste che l'Occidente ha loro fornito.
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Resta nelle coscienze di tutti gli uomini del mondo, al di là delle descrizioni sulla situazione in campo, il desiderio che torni il buon senso e la volontà di pace su entrambi i contendenti. La prospettiva di una guerra globale non è mai stata così vicina dalla fine della seconda guerra mondiale.
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