L’Italia è ultima in Europa per immatricolazioni di auto elettriche in rapporto alla popolazione. In Norvegia, a gennaio, erano elettriche l’85% delle auto vendute. Il 29% in Svezia, il 21% in Austria, il 18% in Svizzera, il 13% in Germania, il 10% circa in Germania e Regno Unito, il 5,9% in Spagna: in Italia, il 2,5%.
I nuovi target di riduzione delle emissioni di CO2 rientrano nel pacchetto inteso a ridurre le emissioni del 55% al 2030 rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo finale è la neutralità climatica dell’Ue nel 2050.
I produttori di nicchia (meno di 10mila auto l’anno, o meno di 22mila furgoni all’anno), come quelli della Motor Valley italiana, avranno un anno in più per adeguarsi e potranno continuare a vendere i loro veicoli con i tradizionali motori termici fino al termine del 2035.
Per chi invece produce meno di mille veicoli l’anno è prevista un’esenzione totale dalle nuove disposizioni Ue. È anche previsto un target intermedio al 2030: i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali.
Nessun commento:
Posta un commento