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lunedì 7 novembre 2022

Microstorie (3)

Letture di Storia medievale:

Voci: saraceni, normanni, 

5)) Dal normanno Ruggero II d'Altavilla i saraceni di Sicilia furono sottomessi ma non distrutti o estirpati dall'Isola come capiterà -invece- con uno dei suoi successori. In realtà era stato il padre, il gran-conte di Sicilia Ruggero, ad avviare l'espansione normanna in Sicilia ai danni dei saraceni e questi era stato  tanto abile perchè quell'espansione avenisse senza traumi ai danni di quella che fino ad allora -per oltre due secoli- era stata la civiltà arabo-sicula, peraltro abbastanza consolidata nell'Isola. 

6)) Il gran Conte, infatti, volle coinvolgere i saraceni nella vita pubblica, utilizzandone le competenze amministrative e finanziarie e rispettandone le nuove tecniche agricole da loro introdotte.  Su questa scia il figlio, il normanno Rugero II, si adeguò talmente alla cultura mediterranea fino al punto di non sembrare "nordico". Gli storici lo dipingono "soprattutto siciliano" più che normanno, sia fisicamente che soprattutto culturalmente (scuro d'occhi e di capelli, cresciuto nella cultura mediterraneo-bizantina). Dei bizantini possedeva inoltre tutte le astuzie diplomatiche ed anche lo stile di vita. Dal 1121 si dedicò a riunificare tutta l'Italia meridionale, dove persisteva la tradizione religiosa costantinopolitana che egli, nonostante le pressioni del Papa, non intese affatto contrastare. Da qui i tanti contrasti circa la legittimazione del suo potere fra l'antipapa Anacleto e Innocenzo II, conclusi alla fine col trattato di Mignano che riconobbe la monarchia normanna nell'ambito della cristianità.

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