Esseri umani e le implicazioni delle nuove tecnologie
Per migliaia di anni la Storia, la vicenda dell'uomo, è stata costellata di avanzamenti (miglioramenti) tecnici, economici, sociali e politici. E' rimasta sino ai nostri giorni -in linea generale- stabile, ed anzi è stata via via consolidandosi la sua "umanità", seppure in mezzo a tantissime guerre e atrocità inenarrabili, quale è stato negli anni quaranta del Novecento lo sterminio degli ebrei.
Ai nostri giorni pero', in tanti colgono che sono in corso re-ingegnerizzazioni, revisioni di obiettivi delle menti umane che prima o nel lungo tempo potrebbero far scomparire Homo sapiens. Piu' passera' il tempo e meno interpreteremo -leggiamo su più libri- le conseguenze di questo processo, che taluni definiscono di dis-umanizzazione.
L'ingegnerizzazione delle menti, l'artificializazione delle visioni del mondo e dell'uomo medesimo forse ci consentira' di esplorare tutti i pianeti della Galassia ma, in quella nuova realta', non saremo -in quanto umani- piu' in presenza di vita organica, di vita che sente e ascolta sentimenti, bensì di "vite artificiali".
Esistono grandi figure di cultura sia umanistica che scientifica che pur ammettendo che Homo sapiens migliorerà se stesso passo dopo passo, mescolandosi con "robot" e "compiuters", ma ad un certo punto della vicenda umana, prossima o lontana, guardandosi indietro si accorgerà che esso non ha più nulla a che fare con quel genere di essere, nulla a che fare con l'homo sapiens, con chi ha scritto la Bibbia, con chi ha costruito la Grande Muraglia, con chi si divertiva a seguire i films di Charlie Chaplin.
Sarà veramente così? Ad oggi sappiamo che tanti lavori e servizi che prima eseguiva l'uomo, l'uomo abile, usando cultura e scienza, adesso sono delegati allo smartphone e ai pc. E siamo, ad oggi, consapevoli che ancora tanto resta da "umanizzare" attorno a noi.
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Nota: Gran parte delle riflessioni qui rielaborate e riportate sono frutto della lettura di più libri scritti da Yuval Noah Harari, ricercatore storico. E di libri di altri autori.
(Segue)
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