Memoria di Ragazza
Ci sono esseri che sono sommersi dalla realtà degli altri, dal loro modo di parlare, accavallare le gambre, accendere una sigaretta. Invischiati nella presenza degli altri. Un giorno, o piuttosto una notte, sono trascinati nel desiderio e nella volontà di un unico Altro. Ciò che credevano di essere scompare. Si dissolvono, e guardano il proprio riflesso agire, obbedire, trascinati nel corso sconosciuto delle cose. Sono sempre in ritardo sull'Altro, sulla sua volontà costantemente avanti di una mossa. Una volontà che non raggiungono mai.
Né sottomissione né consenso, soltanto lo sconcerto del reale che permette giusto di dirsi "cosa mi sta succedendo?" o "é a me che sta succedendo?", se fosse che un me, un io, in questa circostanza non è più, o non è già più lo stesso. C'è soltanto l'Altro, padrone della situazione, dei gesti, del momento successivo, che è l'unico a conoscere.
Poi l'Altro se ne va, hai smesso di piacergli, non ti trovi più di suo interesse. Ti abbandona con il reale, ad esempio un paio di mutandine macchiate. Ormai bada soltanto al suo tempo. Resti solo con quella che, di già, è diventata la tua abitudine di ubbidire. Solo in un tempo senza padrone.
Allora altri hanno buon gioco a circuirti, a precipitarsi nel tuo vuoto, non rifiuti loro niente, li senti appena. Aspetti il Padrone, che ti faccia la grazia di toccarti almeno una volta. Lo fa, una notte, ed esercita su di te quei pieni poteri che tutto il tuo essere ha supplicato di concedergli. Poi se ne va, il giorno dopo non c'è più. Non importa, la speranza di ritrovarlo è diventata la tua ragione di vivere, vestirti, farti una cultura, passare gli esami. Ritornerà, e sarai degno di lui, anzi meglio, lo abbaglierai con la tua nuova bellezza, cultura, autostima, la differenza tra te e l'individuo indistinto che eri un tempo.
Tutto ciò che fai è per il Padrone che ti sei dato in segreto. Ma, senza accorgertene, lavorando per aumentare il tuo valore, ti allontani inesorabilmente da lui. Prendi coscienza della tua follia, non lo vuoi vedere mai più. Ti giuri di dimenticare tutto, di non parlarne mai a nessuno.
Annie Ernaux, Premio Nobel 2022
Voce autorevole del panorama culturale
Nt. 01-09-1940
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