A Contessa Entellina i terreni agricoli
sono impraticabili dopo un mese
di piogge quasi continue
Tutti i media parlano e scrivono da alcuni anni sul pericolo di catastrofe ecologica, sulla già avvenuta scomparsa sul pianeta di migliaia di specie animali e di piante, sulle piogge che non assolvono più al ruolo di vitalizzare la natura ma a creare devastazioni. Tanti politici e ancor più opinionisti organizzano dibattiti e scrivono pagine e pagine su riviste e giornali sulle cause e sul come si è arrivati a questo risvolto della vita del pianeta. Danno la sensazione di sapere e di avere capito tutto.
Ci piace invece riportare alcune riflessioni ed osservazioni dei nostri piccoli agricoltori, quelli locali di Contessa Entellina, che nella nostra realtà dell'interno siciliano -più o meno- così sono formulabili "Piove da un mese, dai primi di Novembre e non è stata possibile completare la raccolta delle olive; non è stata -ovviamente- nemmero avviata la semina nei campi del grano. Qui, a valle dell'abitato, certi nostri coraggiosi piccoli olivicoltori, anche sotto la continua, scrosciante e persino violenta pioggia -oggi 6 dicembre- stanno, in condizioni indicibili, continuando a raccogliere le olive per la semplice ragione che soffrono a vedere vanificato il frutto tanto atteso dopo un anno di cure". Questo è quanto abbiamo sentito.
Per oggi evitiamo di aggiungere considerazioni, se non che ciò che sta capitando è opera dell'uomo, ma -ovviamente- non di tutti gli uomini.
Nessun commento:
Posta un commento