L'uomo e l'immagine:
Tanti vivono nello sdoppiamento della personalità
--Quando un uomo ritiene, immagina, di essere una persona saggia oppure autorevole vorrebbe lasciare intendere al mondo che gli sta attorno che in lui convivono tre qualità significative: obiettività, umiltà, saggezza.
--Cosa capita pero' quando in una persona viene a scadere (a mancare in partenza ) la saggezza, come troppo frequentemente capita? Di lui i conoscenti iniziano ad alludere e a raccontare che sta attraversando un processo di alienazione o (nei casi estremi ) di pazzia. L'interessato delle allusioni, o meglio la sua coscienza, si accorge di stare per perdere, o meglio di non possedere, la tanto desiderata stima obiettiva attraverso due atteggiamenti: da un versante egli stesso rifiuta di accettare la realtà, non gradisce quanto gli sta accadendo, dall'altro si propone di affrontarla e di resistere alla situazione.
In coscienza desidererebbe essere diverso, ma quel desidererebbe prima o dopo diventa e resta un pio "desiderio". Il desiderio di essere, col passare del tempo diventa in lui un "immaginare di essere". Il desiderio da sempre, in chiunque, fa sfocare la visione reale e questa -ormai sfocata- intorbidisce la realtà, che appare auroleata e quindi illusoria. A questo punto il nostro teorico personaggio identifica ciò che egli è con ciò che vorrebbe essere.
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