Fausto Bertinotti ha
cambiato idea, ancora una volta.
Ci comunica infatti a
venti anni dal crollo del muro di Berlino che il comunismo ha fallito. Che quel
sistema era sbagliato!
A noi verrebbe da dire
"meglio tardi che mai".
Un uomo come Bertinotti
che da politico di estrema sinistra ha fatto tanto danno al nostro paese
additando utopie dannose e da uomo di governo (o di maggioranza) ha contribuito
a distruggere l'economia del paese e a far crollare i governi di Prodi, individuando
(da cieco quale era) "tesoretti" inesistenti, adesso cosa ci propone
?
Sostiene che serve
diffondere la cultura politica liberale, ossia quella che genera il
liberismo.
Non avevamo dubbi, un
uomo come Bertinotti non lascia spazi alle vie intermedie. Egli da un estremo
passa all'altro.
D'altronde mai, o quasi
mai, un ex-comunista torna sui suoi passi e riscopre la cultura del socialismo
democratico. Raramente succede; si tratterebbe di dover ammettere di aver
trascorso tutti gli anni migliori, quelli giovanili, ad evitare di costruire
l'unica società tendenzialmente più giusta, quella socialista-democratica.
Comunque; meglio un
Bertinotti liberale che un Bertinotti cieco e annebbiato dalle idee del
comunismo.
Reale pentimento il
suo? Cambio radicale di idee? Oppure Bertinotti dopo aver contribuito a
demolire il Comunismo occidentale adesso, sotto sotto, cercherà di offuscare il
liberalismo?
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