Continuano le polemiche sull'ancora oscura determinazione dei "pensionati-indennizzati di carica" che a fine Ottobre si sono riuniti ed hanno deciso (si fa per dire), in assenza del Sindaco, di levare il finanziamento per le previste opere di consolidamento murario della navata destra della Chiesa dell'Annunziata, con specifico riferimento al recupero dell'agibilità della Cappella dedicata al santo che i contessioti definiscono "Patriarca San Giuseppe", per destinarlo ad altre finalità.
Come è apparso chiaro nel corso dell'incontro a porte aperte dei consiglieri dell'Opposizione, di domenica scorsa, resta ancora avvolta nel mistero (alcuni preferiscono dire nell'ignoranza dei responsabili che hanno cambiato le carte in tavolo) come la Giunta Municipale abbia assunta una decisione senza disporre di elementi utili che possa giustificare di distogliere denaro pubblico da un'opera per destinarla ad un'altra opera.
Andiamo con ordine.
1) Negli anni novanta dello scorso secolo era prevista e concordata fra il Comune, l'Eparchia ed il Provveditorato alle OO.pp. la realizzazione di una Chiesa nella zona di trasferimento dell'abitato (ex-contrada Fuisa). Dopo che l'iniziativa fu affidata in appalto ad una impresa di costruzione è venuto fuori che la progettazione ed i calcoli del tetto di copertura erano 'sballati' e si convenne, più recentemente, di risarcire l'impresa e di non realizzare l'opera a rischio.
2) Con i fondi residui (al netto di progettazione malfatta, risarcimento dell'impresa e quant'altro) si convenne fra Comune, Eparchia e Provveditorato OO.pp. di finanziare le necessarie opere di consolidamento e recupero dell'agibilità della Cappella di San Giuseppe, annessa alla Chiesa della SS. Annunziata. Tutti d'accordo, quindi.
3) Ai primi di Ottobre, nel contesto di un piano propagandistico con cui la Giunta intendeva dimostrare di essere in condizione di mobilitare risorse che fino ad allora aveva tenuto nel "cassetto", si è ancora convenuto che era indispensabile procedere al recupero dell'agibilità della Cappella sopra richiamata.
4) a fine Ottobre qualcuno (di cui taluni si spingono ad immaginare il profilo) induce la Giunta (col Sindaco che non partecipa, stranamente, ai lavori dell'assise) a revocare il finanziamento per il recupero dell'Edificio di Culto e di destinarlo ad altra finalità.
Fra i membri della Giunta, nessuno (nessuno proprio, nemmeno le persone più vicine ai problemi della Chiesa) si interroga sulla ragione per cui a distanza di dieci giorni da una precedente decisione si stesse cambiando obiettivo. Nessuno si ricorda che per modificare un "atto pubblico" serve, ai sensi di legge, una motivazione, un supporto documentale.
Nel contesto della deliberazione viene inserito un "Considerato" che suona sibillino e, più o meno, recita: "Considerato che alle opere di recupero della Chiesa dell'Annunziata provvederà l'Autorità Ecclesiastica con fondi propri".
5) Di fronte a quel "Considerato" chiunque immagina che l'Eparchia, un suo rappresentante, si sia fatto avanti nelle stanze del Municipio per dire: dei vostri soldi non abbiamo bisogno; teneteveli voi. Chiunque è indotto a pensare che fra la documentazione a supporto della deliberazione ci sia una lettera, una relazione a firma del Vescovo o del Parroco o dell'odierno Amministratore Parrocchiale.
Ed invece no; niente di niente.
6) I consiglieri dell'Opposizione hanno condotto una loro indagine da cui è emerso:
=Papas Nicola è da anni che si adopera per vedere avviate le opere di recupero e consolidamento ed è rimasto allibito nel sentire che la Giunta abbia condannato al "crollo" la Cappella, o comunque abbia mostrato tanta leggerezza;
=Papas Sepa, il nuovo Amministratore Parrocchiale, ha seccamente smentito di avere chiesto al Sindaco, o a chiunque altro, una simile revoca del finanziamento. Ha precisato di avere semplicemente chiesto lo stralcio -dal progetto organico- dell'impiantistica elettrica. Ad ulteriore e più puntuale precisazione ha aggiunto di avere contattato il Vescovo per capire se Egli sapesse nulla della revoca voluta dalla Giunta. Mons. Sotir Ferrara ha risposto di ignorare il varo da parte della Giunta di una simile decisione.
7) Se le Autorità Ecclesiastiche, di qualunque livello gerarchico, sostengono di non sapere nulla in proposito, se nel Comune non esiste uno straccio di documento che giustifichi il rifiuto del denaro pubblico, per utilizzare presunti "fondi propri" da parte del clero, se nessun altro è abilitato a farsi portavoce dell'Autorità Ecclesiastica, ci si chiede: ma la Giunta quando siede in sessione di lavoro non è che per caso si addormenta e sprofonda nei sogni ?
8) Se la Giunta nel varare quella deliberazione ha fatto uso di "FANTASIA" asserendo "Considerato che al restauro della Chiesa dell'Annunziata provvederà l'Autorità Ecclesiastica con fondi propri", c'è da chiedersi: negli ultimi due anni e mezzo quante volte essa ha fatto ricorso alla "FANTASIA" nell'adottare "atti pubblici" ? In quante altre deliberazioni potrebbero sussistere "fantasticherie" ?
La questione che stiamo ponendo non va sottovalutata.
Contessa Entellina è per caso in mano di sognatori o di manipolatori ?
Certo che fra i due mali, preferiremmo il primo, ben consapevoli come siamo che anche con gli ingenui sognatori saremmo in pessime mani.
Chi ci potrà dare una risposta ?
Chi ci garantisce che altri atti pubblici non contengono asserzioni non veritiere ?
I nostri interrogativi, si intende, hanno validità se la "Fantasia" sia maturata all'interno delle mura municipali. Certo è che lì si sono materializzate.
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