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giovedì 14 aprile 2022

Curiosità storiche Siciliane

Alle Origini

della Modernità 6

 

= = = Soffermandoci ulteriormente sull'amministrazione della Giustizia all'inizio del XVI secolo va sottolineato che il "mero e misto imperio" competeva formalmente alla Monarchia, ma esigenze finanziarie aveva indotto questa a cedere il primo ed il secondo grado di giudizio ai Baroni. La R. Corte di Palermo trattenne per se solamente i processi di terzo grado ed i processi di lesa maestà.

= = =  Il barone possedeva quindi il potere di nominare, per ciascun centro abitato che ricadeva nei suoi domini, con assoluta indipendenza di scelta,  la persona incaricata di gestire la "Giustizia", ossia il Capitano, che veniva affiancato da una Curia capitanale. Il potere di questo organismo costituiva l'Organo massimo dell'Università, ossia dei centri ricadenti nella Baronia.

= = =  Sulla carta il ruolo primario nelle realtà locali, come era Kuntisa, sarebbe dovuto spettare al Consiglio Civico ed ai Giurati, ma così non era nella realtà. Il Capitano disponeva sulla vita dei sudditi di un potere assoluto di pressione e di controllo quasi illimitato in quanto il ricorso al terzo grado (Regia Corte) è sempre rimasto teorico in tutte le realtà dell'Isola, e peraltro non alla portata dei sudditi delle realtà locali che insistevano sui feudi baronali.



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