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domenica 10 aprile 2022

Curiosità guerresche

L'Occidente ed il mondo (3) 

 In questi giorni si parla su tutti i media dell'intendimento di sottoporre i vertici del regime illiberale russo a processo internazionale per i crimini contro l'essere umano (l'Umanità) commessi contro la popolazione civile ucraina. Crimini che le televisioni di tutto il mondo propongono alle coscienze e alla riflessione di ciascuno.

Accadde già a Norimberga 

 Nell’autunno 1943 si tenne a Mosca la conferenza interalleata  dei ministri degli Esteri americano, Cordell Hull, britannico, Anthony Eden, e sovietico, Vjaceslav Molotov, e venne deciso di processare a guerra finita i maggiori responsabili dell’Asse (Germania e Italia) per via delle loro responsabilità nella guerra di aggressione e per i crimini connessi oltre che contro i loro avversari politici contro la popolazione civile dei paesi occupati.

 Oggi la storiografia e la pubblicistica sul processo di Norimberga -soprattutto quella italiana- presenta come criminali di guerra solamente le gerarchie naziste. La pubblicistica del nostro paese, non è facile capirne le ragioni, in buona sostanza ha sempre ignorato che gli italiani fedeli al Fascismo, sia in Africa che nel corso della guerra di liberazione, non furono da meno dei nazisti nel commettere atrocità. 

 A Norimberga furono invece giudicati solamente i gerarchi nazisti. Come mai ? Fu il passaggio dell’Italia nel campo alleato dopo l’armistizio dell’8 settembre '43 e l’uccisione di Mussolini da parte dei partigiani a limitare, e in un certo senso a fare dimenticare, la portata del procedimento ai soli vertici del Terzo Reich.

 

 Il processo di Norimberga, evocato  in questi giorni dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento all’Onu, si tenne in Germania dal 20 novembre 1945 al 1° ottobre 1946. Fu organizzato dalle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale contro i capi della Germania nazista sopravvissuti al conflitto e si concluse con dodici condanne a morte, tre all’ergastolo, quattro a pesanti pene detentive e tre assoluzioni.

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