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sabato 23 luglio 2011

Ribera. Una statua per Francesco Crispi

Francesco Crispi (Ribera, 4 ottobre 1818 – Napoli, 12 agosto 1901), protagonista di primo piano del processo di Unità dell’Italia, era discendente di una famiglia arbëreshë di Palazzo Adriano, trasferitasi a Ribera dove il padre –commerciante di cereali- svolse nei primi decenni dell’Ottocento, più volte, il ruolo di sindaco.
Il nonno paterno, Francesco, fu un papas e pure lo zio, Giuseppe, fu vescovo e rettore del seminario greco-albanese di Palermo, dove ancora ragazzo –dopo avere assolto gli obblighi scolastici elementari- il futuro statista studierà per sette anni. Esperienza questa che tuttavia che non eviterà a Crispi di divenire un esponente di spicco della Massoneria italiana.
A Francesco Crispi, figura complessa (al punto che da elemento di punta del movimento democratico-garibaldino diventerà da presidente del consiglio il repressore del movimento dei fasci siciliuani) ma sicuramente di grande rilievo nel panorama politico nazionale dell’Ottocento, il comune natio, Ribera, grazie ad un finanziamento della Presidenza del Consiglio, dedicherà un significativo monumento che entro la fine dell’anno verrà posto o in piazza Duomo o nella piazza antistante la Villa Comunale.
La statua, di dimensione corrispondente al vero, sarà opera del professore Salvatore Rizzuti, e includerà anche la figura della moglie (la seconda) Rosalia Motmasson, unica donna che partecipò alla spedizione dei Mille.

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