Centinaia di migliaia di persone vivono parassitariamente a spese degli enti pubblici, fra cariche elettive, componenti dei Consigli di Amministrazione di società pubbliche statali, regionali e locali, revisori dei conti di enti pubblici (più ciechi dei ciechi nel vedere le ruberie), società pubbliche ed altri che lucrano nella greppia della finanza pubblica.
La gran parte di queste persone che amministrano aziende, controllano aziende non conoscono nulla di "economia aziendale o dxiritto societario" eppure vengono scelte appunto perchè sono "cieche". E' tutta gente che non solo va cacciata dalle aziende pubbliche, ma dovrebbe essere chiamata a giudizio per restituire tutte le "perdite" prodotte durante la "gestione".
L’utilità di un ente o società pubblica come si valuta? In base alla sua capacità di produrre i migliori servizi con le spese minori possibili (il rapporto costi/benefici). Quando non si adotta il metodo della massima efficienza significa che c’è il marcio, che può essere dato sia dal clientelismo che dalla corruzione. Più dalla corruzione che dal clientelismo; e comunque da entrambi questi mali.
Se l’Italia fosse un Paese serio, se l’Italia avesse una classe politica seria, capace e onesta (oggi un decimo dei parlamentari è sotto inchiesta, in Sicilia addirittura un terzo) si occuperebbe di avere un sistema istituzionale e una Pubblica amministrazione degne di un Paese civilizzato, mentre oggi entrambe sono degne di un Paese del terzo mondo. Corrotti, sfaticati, ignoranti hanno preso il sopravvento sulle persone oneste che, bisogna pur dirlo, pare siano scomparse dai circuiti di governo della cosa pubblica.
Ieri sera il telegiornale ci ha mostrato Filippo Penati che mentre dichiarava ai giornalisti di essere "un galantuomo, è entrato in Consiglio di Lombardia ha firmato il registro, non ha nemmeno guardato intorno ed è tornato a studiarsi le carte che lo accusano di avere rubato in nove anni 4 miliardi di euro o lire ? (o pressapoco). Il giornalista ha commentato: "con quella firma si è garantito il gettone di €. 144,oo euro giornaliero senza essersi nemmeno informato cosa ci fosse in discussione in Aula".
Non c'è alcun dubbio che questa classe dirigente del paese sta per fare Karakiri.
Da Papa a Milanese, a Penati.
Tante Procure si stanno muovendo per scoperchiare i vasi di Pandora. Vi sono ovviamente inchieste efficaci ed altre con pochi requisiti. Tuttavia il dato è che la corruzione c’è, è estesa e favorita dai vertici politici che non solo sottraggono risorse ai cittadini, in base alle leggi che si autovotano, ma anche rubano a piene mani con la connivenza di burocrati e imprenditori disonesti.
L’indignazione dei cittadini monta ogni giorno di più perché essi sono esasperati da una montante asfissia dovuta a due principali cause: la mancanza di sviluppo e la sottrazione di risorse anche mediante aumento di tasse e prezzi dei servizi pubblici.
Inoltre, teniamo presente, che la manovra testè approvata dal Parlamento, che a regime vale 70 miliardi di euro, non è sufficiente per stare nel solco tracciato dal Patto di stabilità di quest’anno.
Fra non molto il ministro dell’Economia, Tremonti o un altro (visto che egli come Bersani è lambito dalle inchieste e "non poteva non sapere"" che i collaboratori rubavano), dovrà preparare per gli italiani un ulteriore intruglio tossico consistente in un taglio di almeno 50/60 miliardi.
Questo fatto è ineluttabile, perchè l'Italia è gravemente "malata".
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