La Regione al fine di risparmiare sulla spesa pubblica prevede (se ne discute all'interno della Giunta di governo) di dover realizzare:
- l’accorpamento degli Iacp (Istituti autonomi case popolari) e dell’Istituto per l’incremento ittico in un unico organismo,
-la chiusura dell’Esa (Ente Sviluppo Agricolo),
-tagli a indennità, auto blu, e consulenti.
-prelievo del 5 per cento dalle pensioni sopra i 90 mila euro e del 10 per cento per quelle che superano i 150 mila euro.
-Riduzione del 10 per cento degli stipendi superiori a 150 mila euro dei dipendenti di Regione e partecipate.
Sono previsti tagli anche ai “gettoni di presenza” di consiglieri comunali e provinciali e dei tetti alle consulenze nonchè una riduzione dei trasferimenti dal bilancio regionale all’Ars-Assemblea Regionale Siciliana (il 5-10% sugli attuali 160 milioni).
La somma complessiva da risparmiare è di 2,6 miliardi in tre anni (471 milioni per il 2011, 869 milioni per il 2012 e 1,267 miliardi per il 2013).
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