Chiesa di Sicilia
Anche i provvedimenti interni alla
Chiesa oggetto dell'attività del faccendiere arrestato ?
Una lettera sarebbe stata inviata dalla Curia di Trapani a Luigi Bisignani per una “raccomandazione” in Vaticano.
La lettera circola, su carta intestata, e porta la firma ed il timbro del vescovo Francesco Miccichè, ma quest’ultimo la disconosce, sostenendo di non saperne nulla e di non conoscere Bisignani.
E' datata 4 giugno, lo stesso periodo in cui la Santa Sede ha inviato il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero come visitatore apostolico nella diocesi trapanese. Una “ispezione” legata ad un’indagine della magistratura relativa ad un presunto ammanco di un milione di euro riguardante alcune fondazioni della Curia trapanese.
Ma vi sarebbero anche motivazioni legate alla gestione pastorale della diocesi che avrebbe provocato profondi dissapori tra il vescovo ed alcuni sacerdoti.
In questo contesto sarebbe stata scritta la lettera inviata a Bisignani, che contiene una serie di apprezzamenti sul provvedimento e sulla gestione del potere nella stanze della Santa Sede.
“La pregherei di attivarsi quanto prima in Vaticano – si legge – affinchè vada tutto per il meglio, nella solita discrezione che sempre la contraddistingue. Preferisco evitare ogni contatto telefonico e spero di ricevere presto sue notizie che possano rasserenarmi. Nel ringraziarla per il suo intervento, la benedico”.
Il vescovo Francesco Micciché smentisce di aver mai scritto e inviato una lettera a Bisignani.
“Confido che, grazie all’operato della magistratura, possa finalmente e al più presto, venire a galla tutta la verità su questa vicenda che sta creando un profondo disagio in tutta la Chiesa trapanese” – afferma mons. Francesco Micciché.
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