Gli ex parlamentari in pensione, secondo gli ultimi dati sfornati dalla Uil nazionale, sono 1831 . E per ciascuno di essi spetta il vitalizio, un bell’assegno ogni mese che viene corrisposto in base agli anni di contributi versati (e non gli anni di lavoro parlamentare).
I vitalizi degli ex parlamentari costano a entrambe le camere (quindi al contribuente) circa 220 milioni di euro in totale l’anno. In tutto ciò anche gli ex parlamentari che in passato hanno sostenuto le tesi anti pensioni d'oro ne godono i benefici.
Vediamo qualche nome di ex parlamentari di Sicilia (area del trapanese).
1) Benedetto Cottone, oggi più che novantenne è stato uomo di punta in Sicilia prima con i monarchici e poi con il Pli dagli anni ‘50 agli anni ’70. Quattro legislature, 20 anni di anzianità, oggi riceve un assegno da 8.455 euro.
2) Ludovico Corrao ha un vitalizio di 9387. Prima democristiano poi comunista, quindi sostenitore del milazzismo, sindaco di Gibellina durante il terremoto del ’68 e inventore delle Orestiadi, Corrao ha maturato 25 anni di anzianità sugli scranni di Palazzo Madama.
3) Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi, riceve il suo vitalizio bello e pulito: 8455 euro mensili per la sua attività parlamentare. Sgarbi ha maturato 20 anni di anzianità alla Camera. L’età pensionabile per gli ex parlamentari in generale è di 65 anni di età. Però è possibile ricevere il vitalizio a 60 anni se si è stati parlamentari prima del 1996. Poi ci sono ulteriori deroghe in base alle legislature maturate. Ed è accaduto così che Vittorio Sgarbi (e come lui tanti altri baby-pensionati) è andato in pensione a 54 anni. Poi c’è da ricordare quell’altro discorso secondo cui molti per il Parlamento sono in pensione, ma hanno altre cariche pubbliche e altri stipendi o vitalizi. Proprio come Sgarbi.
4) Pietro Pizzo, ex senatore Psi e uomo di punta nell’organigramma di Bettino Craxi negli anni ’80 Palazzo Madama stacca ogni mese un assegno da 4.725 euro a fronte dei dieci anni di anzianità e come lui anche Egidio Alagna, ex deputato Psi e oggi presidente onorario della Camera penale di Marsala, riceve i suoi 4.725 euro netti mensili.
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