Attraverso questo Blog si ha avuto modo di denunciare come a Contessa Entellina, nel terzo millennio, al livello istituzionale avvengono fatti che sanno di “assurdo”:
1) Il sindaco qui da noi “boccia” il bilancio di previsione che egli stesso ha elaborato per il Comune, di cui detiene la “responsabilità” politica.
Avrebbe potuto apportare modifiche ed integrazioni in Consiglio Comunale, tenuto conto che il Revisore, aveva espresso il parere favorevole sul documento. Sergio Parrino ha preferito invece cestinare tutto e sciupare ancora un mese di lavoro
2) I consiglieri di cosiddetta “maggioranza” da noi, a Contessa Entellina, non si presentano in Consiglio Comunale, per fare “sgarbo” all’Opposizione che invece assolve al suo dovere.
Potremmo continuare, e continueremo, come sulla “bravata” amministrativa di avere iscritto nel Bilancio di Previsione 2011, da parte del sindaco e (si ritiene) dei suoi bravi (perché ubbidienti) assessori-pensionati, una previsione di entrata per TARSU superiore alle cifre che discendono dal piano dei conti elaborato dall’Ato-Monreale.
In pratica l’Ato ha fatto conoscere a Sergio Parrino che per lo svolgimento del servizio -nel 2011- bastano €. 253.547,98. Il nostro sindaco, che avrebbe dovuto (notevolmente) ridurre la tariffa a carico dei contribuenti, anche per il successo della politica di accertamento portata avanti negli anni recenti dagli uffici contro l’evasione, però cosa ha fatto ?
Si è fabbricato –illegittimamente- una ulteriore voce da addebitare ai contribuenti-cittadini: ha fatto ricadere in bilancio oltre al “piano dei costi” di €. 253 mila richiesto dall’Ato, altre €. 25 mila (per spese impreviste).
In pratica il nostro Sergio Parrino da semplice sindaco di un paesino (dove non riesce nemmeno ad organizzare ed a dare senso alle “sacre campagnole”) si è trasformato in legislatore. Egli ha stabilito che la base su cui esigere mediante i “ruoli esattoriali” la tarsu 2011 non è di €. 253 mila euro bensì €. 253 mila + €. 25.000,oo. (Su queste voci ha poi applicato l'importo massimo da esigere: 70%).
Nessuna legge prevede un simile “pizzo”. Può certamente accadere l'imprevedibile nel corso del 2011, ma la legge dice che la tariffa si elabora sulla base dei costi noti alla data anteriore all'approvazione del bilancio e non sulla base dell'imponderabile che potrà accadere.
Viene da chiedere, a questo punto, perché €. 25 mila e non €. 10 mila o €. 100 mila ?
Sergio Parrino ha capito che l’Italia non è un paese retto dalla “certezza del diritto”, è un paese fondato sull’arbitrio e sul pressapochismo, ecco perché ha sancito di far pagare ai suoi concittadini (nel 2011) più di quanto la normativa propone.
E’ o non è lui il sindaco ? caspita !
Sergio Parrino sa, comunque, che Camera del Lavoro e Federconsumatori aspettano la notifica delle cartelle.
(Questo scritto è frutto dell'esame della determinazione sindacale n. 12 del 31.maggio.2011: determinazione tariffa anno 2011)
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