Contessa Entellina ha ricalcato, nelle percentuali, le risultanze del Referendum celebrato domenica e lunedì scorsa su tutta la penisola.
Gli elettori iscritti sulle liste (depurate dei residenti all'estero) erano 1561 unità. Di questi si sono recati a votare 903 persone, in percentuale quindi il 57,85% degli aventi diritto.
I SI sul primo quesito (Affidamento del servizio idrico ai privati) sono stati = 864, ossia il 95,58% dei votanti;
I SI sul secondo quesito (Riconoscimento della possibilità di ricavare profitti dalla gestione idrica) sono stati = 875, ossia il 96,80% dei votanti;
I SI sul terzo quesito ((Realizzazione di centrali nucleari sul territorio nazionale) sono stati = 855, ossia il 94,69% dei votanti;
I SI sul quarto quesito (Riconoscimento del legittimo impedimento per il Premier ed i ministri a presentarsi dinnanzi al giudice) sono stati = 840, ossia il 93,03% dei votanti;
Col SI, l'elettore si dichiarava, come il proprio orientamento favorevole all'abrogazione della legge oggetto di ciascun referendum.
L'orientamento uniforme, dalle Alpi a Lampedusa, della volontà popolare dà, è il caso di dirlo, la sensazione che una "mano invisibile" (simile a quella che secondo Smith guida l'economia mondiale) abbia retto il giudizio degli elettori.
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