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mercoledì 9 giugno 2010

Il Sindaco Sergio vuole assumere altri due precari. Non per nulla ne ha parlato in sede di approvazione di Bilancio "ad personam". Il suo Vice, per non essere da meno, ha aggiunto "tanto non costano nulla". QUESTI SONO I "POLITICANTI" !

La problematica che investe i 22.500 precari degli enti locali in Sicilia ha aperto fra i politici (alcuni preferiscono chiamarli politicanti) dell'isola la corsa a chi è più bravo degli altri. Alle persone serie non sfugge, tuttavia, che per venti anni nessuno si è accorto di una così vasta massa di precari. E tanto per evidenziare quanto è strana la politica in Italia riferiamo una notizia ripresa dai giornali di oggi: Alla Protezione Civile, quell'organismo al cui interno la "cricca" ha prosperato negli ultimi anni stanno per assumere 178 dipendenti. "Uno scandalo -dice Antonio Crispi della Cgil- In tempi di tagli brutali, si assumono 178 dipendenti senza concorso, seguendo criteri imperscrutabili. ... speravamo ci fosse la disponibilità a riconsiderare la situazione, a stabilizzare i precari storici, ma abbiamo capito che qui l'unica volontà è scegliere una a una le persone da mettere dentro".
Ognuno rifletta !
Riflettano soprattutto i "precari" che oggi hanno una età che supera i quaranta anni.

Intanto i senatori siciliani del Partito democratico hanno presentato tre emendamenti alla manovra finanziaria che prevedono la deroga al patto di stabilita’ e al divieto di assunzione, per consentire la stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali in Sicilia. L’emendamento all’articolo 9 del decreto legge stabilisce che “la Regione siciliana, nell’ambito della propria potesta’ legislativa, potra’ emanare, in deroga alle disposizioni statali vigenti in materia di assunzioni di personale e di patto di stabilita’, norme volte a garantire la stabilizzazione di personale destinatario del regime transitorio dei lavori socialmente utili da almeno dieci anni ovvero titolare di contratti a tempo determinato, stipulati a seguito di processi di stabilizzazione di lavoratori impegnati in attivita’ socialmente utili, da almeno tre anni”. Viene previsto inoltre che “i limiti alle assunzioni a tempo indeterminato e a tempo determinato … non trovano applicazione per le amministrazioni pubbliche” e che “le disposizioni statali in materia di assunzioni di personale e di patto di stabilita’ non trovano applicazione per i lavoratori rientranti da almeno dieci anni nel regime transitorio dei lavori socialmente utili o in contratti di collaborazione coordinata e continuativa o in contratti a tempo determinato”.

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