La problematica che investe i 22.500 precari degli enti locali in Sicilia ha aperto fra i politici (alcuni preferiscono chiamarli politicanti) dell'isola la corsa a chi è più bravo degli altri. Alle persone serie non sfugge, tuttavia, che per venti anni nessuno si è accorto di una così vasta massa di precari. E tanto per evidenziare quanto è strana la politica in Italia riferiamo una notizia ripresa dai giornali di oggi: Alla Protezione Civile, quell'organismo al cui interno la "cricca" ha prosperato negli ultimi anni stanno per assumere 178 dipendenti. "Uno scandalo -dice Antonio Crispi della Cgil- In tempi di tagli brutali, si assumono 178 dipendenti senza concorso, seguendo criteri imperscrutabili. ... speravamo ci fosse la disponibilità a riconsiderare la situazione, a stabilizzare i precari storici, ma abbiamo capito che qui l'unica volontà è scegliere una a una le persone da mettere dentro".
Ognuno rifletta !
Riflettano soprattutto i "precari" che oggi hanno una età che supera i quaranta anni.
Intanto i senatori siciliani del Partito democratico hanno presentato tre emendamenti alla manovra finanziaria che prevedono la deroga al patto di stabilita’ e al divieto di assunzione, per consentire la stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali in Sicilia. L’emendamento all’articolo 9 del decreto legge stabilisce che “la Regione siciliana, nell’ambito della propria potesta’ legislativa, potra’ emanare, in deroga alle disposizioni statali vigenti in materia di assunzioni di personale e di patto di stabilita’, norme volte a garantire la stabilizzazione di personale destinatario del regime transitorio dei lavori socialmente utili da almeno dieci anni ovvero titolare di contratti a tempo determinato, stipulati a seguito di processi di stabilizzazione di lavoratori impegnati in attivita’ socialmente utili, da almeno tre anni”. Viene previsto inoltre che “i limiti alle assunzioni a tempo indeterminato e a tempo determinato … non trovano applicazione per le amministrazioni pubbliche” e che “le disposizioni statali in materia di assunzioni di personale e di patto di stabilita’ non trovano applicazione per i lavoratori rientranti da almeno dieci anni nel regime transitorio dei lavori socialmente utili o in contratti di collaborazione coordinata e continuativa o in contratti a tempo determinato”.
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