Serve un Draghi, per svegliare l’Europa
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Mario Draghi suona la sveglia all’Europa. Invia un messaggio, che in verità, non è una sorpresa. Fa sapere ai vari capi di governo che l’Unione Europea non è più in grado di garantire ai suoi cittadini il grado di benessere sin qui goduto.
Ci fa sapere, ancora Draghi, che il declino lo si legge dai numeri, sempre che esistano ancora governanti che li sappiano leggere: il divario con gli Usa si è ampiamente divaricato e i cittadini europei sono oggi più’ poveri del 30% rispetto ai loro alleati di oltreatlantico.
Scrive ancora l’ex premier italiano che prosperità, modello di società inclusiva, crescita sostenibile sono valori fondanti dell’Unione Europea, ma senza un cambio di rotta non possono più essere garantiti.
Il rapporto propone una serie di riforme e politiche concrete da mettere in atto nei prossimi decenni per continuare a garantire agli abitanti europei lo Stato sociale e il benessere di cui hanno goduto finora. Il testo verrà discusso nel prossimo Consiglio europeo ( la riunione dei Capi di Stato e di governo).
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