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lunedì 9 settembre 2024

Le date della Storia contemporanea (10)

  Sappiamo che ai giovani non piace la politica, o comunque non li entusiasma. Riteniamo però che chi non segue le vicernde pubbliche favorisce il governo dei peggiori, di coloro che più che adoperarsi per la collettività e per la terra su cui operano, coltivano semplicemente il proprio orgoglio personale. La Storia che ci precede è Storia da conoscere.

 Essa congiuntamente  alle vicende giornaliere a cui tutti nel nostro piccolo partecipiamo,  costituisce l'enciclopedia che attesta se siamo diventati o meno buoni cittadini e veri difensori della cosa pubblic

Una pagina al giorno... o quasi

di Storia contemporanea.

1818

(dalla fine dell'ancien régime fino ai giorni  ...)

Febbraio

16. Un concordato fra Santa Sede e Regno delle Due Sicilie viene concluso dal cardinale Consalvi e dal ministro Luigi  de’ Medici. In cambio del riconoscimento delle alienazioni di beni ecclesiastici avvenute nel secondo Settecento e durante la dominazione francese, lo Stato borbonico fa una serie di concessioni che da varie parti vengono giudicate una grave capitolazione di fronte alla Chiesa . In particolare, viene riconosciuto il nuovo foro ecclesiastico per la disciplina dei chierici e le cause riguardanti materie ecclesiastiche, si restituisce ai vescovi la facoltà di censurare la stampa e i libri giudicati contrari alla dottrina cattolica; si ristabilisce per la chiesa il diritto di possedere beni e si impegna il re a non disporre dei beni ecclesiastici senza il consenso della Santa Sede, sono riaperti molti monasteri chiusi durante l’età napoleonica. In cambio la Chiesa , oltre a riconoscere le alienazioni di beni ecclesiastici , lascia al re il diritto di designare i vescovi, riservando al Papa il diritto di consacrarli, e impone loro un giuramento di fedeltà al re.

Marzo

6. Sono abrogate nel Regno delle  Due Sicilie tutte le leggi del periodo francese sulle coscrizioni militari, che d’ora in avanti avverrà o per arruolamento volontario o per leva obbligatoria, in ragione di tre uomini ogni 2000 abitanti nei comuni “al di qua del faro”, ossia nel continente, e di 1 uomo ogni 1000 negli altri comuni.

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