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martedì 24 settembre 2024

Modelli di società (=diritto, politica, economia, finanze, sociologia …)

Finanze pubbliche e imposte di successione

 Uno studio internazionale Knight Frank, stima che ci sarà nel nostro Paese, l’Italia, nei prossimi quindici anni, un passaggio generazionale di patrimoni, piccoli e grandi, per duemila miliardi. Una cifra enorme equivalente ai due terzi del debito pubblico dell’Italia.

     Il “debito pubblico” del nostro Paese ed il patrimonio delle famiglie in mano ad anziani (ultra 75enni) che -secondo natura- prima o dopo andranno via, non hanno, non dovrebbero avere nessun legame. 
   Sono due bacini separati, ma non è proprio … detto che sia sempre così.

    Stiamo parlando (riflettendo) di eredità che transiteranno soprattutto dagli  attuali pensionati a figli e nipoti. Gli studi statistici sostengono che mai, in un quindicennio, si è finora assistito al transito di tanta ricchezza da una generazione all’altra.

  Di fronte a tanta ricchezza che deve transitare da una generazione ad un’altra, gli istituti di studio socio-economici hanno iniziato a elaborare ipotesi di tassazione appropriate dal momento che finora  c’è -nel nostro Paese- la franchigia di un milione per coniuge e figli e 100 mila per i fratelli e poi si applica un’aliquota tra il 4 e l’8%. 

  Il gettito di un anno per le casse pubbliche ammonta ad un misero miliardo. In altri paesi europei si riesce, con le sole imposte sulla successione, a tenere in equilibrio i bilanci pubblici.

  In Italia per il transito del patrimonio Berlusconi agli eredi (=i figli… la compagna…e qualche altro), in un certo senso, lo Stato non ha racimolato che appena pochi milioni.

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