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lunedì 8 agosto 2011

Situazione di Bilancio della Pubblica Amministrazione. L'Europa esige interventi tempestivi

Il governo degli uomini screditati che regge oggi l'Italia per puntare al pareggio di bilancio potrebbe far concentrare sul 2012 l'impatto più forte della manovra, che attualmente è invece diluito fra 2013/2014.
Ai 5,5 miliardi già previsti per l'anno prossimo grazie alle norme già scattate (ticket sanità, aumento bollo titoli, rincaro del contributo unico per i processi, etc.), si aggiungerebbero infatti ulteriori 20 miliardi della delega fiscale e assistenziale. In tal modo, ammesso che l'intervento sull'anno in corso resti a 2,1 miliardi, sul 2012 si spalmerebbe ben oltre la metà della manovra: cioè una cifra compresa fra i 25 e i 30 miliardi, per lasciare poi al 2013 una correzione di circa 15.
Il taglio alle agevolazioni fiscali vale circa 25 miliardi, mentre la spesa per le sole pensioni di invalidità (esclusi quindi assegni di accompagnamento) ammonta a circa 15 miliardi. E nel 2010, solo per prestazioni ai falsi invalidi, sono stati spesi 1,5 miliardi. Ma tra falsi invalidi e assegni di accompagnamento, secondo i tecnici, si recupererebbero non più di 2 miliardi l'anno.
È su queste cifre che i tecnici del Tesoro stanno ragionando per consentire di recuperare ingenti risorse e - come annunciato dal premier Berlusconi e dal ministro dell'Economia, Tremonti - anticipare al 2013 il pareggio di bilancio, o meglio il «close to balance». Cioè un livello di deficit pari a zero (esattamente lo 0,2% del Pil come indicato dal governo sul Def). 
Una imposta patrimoniale che, escludendo i possessori di titoli di Stato (già peraltro penalizzati dall'aumento del bollo sul dossier titoli) potrebbe colpire chi possiede più immobili oltre la prima casa. 

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