Il Parlamento siciliano in ferie per 38 giorni continui è una grande soddisfazione per noi cittadini: è segno che possiamo permetterci di mantenere 90 parassiti, buoni a nulla.
L’Unione Europea ha messo a disposizione col Programma Operativo iniziato nel 2007 centinaia di milioni di euro, in verità alcuni miliardi. I quattro centri di spesa della Regione, rappresentati dai dipartimenti Programmazione, Formazione, Agricoltura e Pesca sono letteralmente incapaci di spendere le risorse europee per il 2007-13. D'altronde a dirigerli, c'è da scommetterci, sono amici prescelti secondo i gusti dei 90 parassiti.
Fesr. Al 31 maggio scorso la spesa certificata dal dipartimento Programmazione della Regione, che gestisce il Fesr, si fermava a poco più di 529 milioni di euro, cioè appena l’8% dei 6,5 miliardi disponibili. E’ palese a tutti, tranne ai 90 parassiti -28 dei quali con problemi giudiziari-, che gran parte dei soldi torneranno a Bruxelles. Nessuno interviene, nessuno eccepisce, tutti sono in ferie.
Durante il periodo della Prima Repubblica almeno l’Opposizione (quando non era compromessa fino al collo, e per un periodo lo fu) fingeva di mostrarsi alternativa alla maggioranza. Oggi nessuno degli osservatori riesce a capire quale sia il limite di chi stia al governo e di chi dovrebbe disporre di programmi alternativi.
La lotta attuale è fra chi dei due presunti schieramenti riesce a mostrare al paese di avere più uomini corrotti nelle proprie file. Di programmi alternativi nemmeno a parlarne. Mai classe dirigente era stata così “mi faccio gli affari miei” come quella sotto i governatorati di Cuffaro e di Lombardo.
Siamo arrivati al punto di dover apprezzare i flemmatici e lenti governi della Democrazia Cristiana; il che spiega tutto.
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