Gli Usa: il paese dove tutte le culturte europee
si incontrano
Gli USA sono uno stato “macedonia”, nato storicamente dalla progressiva accoglienza e integrazione di molte etnie e culture, |
I nostri antenati, coloro che sul finire dell'Ottocento emigrarono numerosi da Contessa Entellina, si trovarono in difficoltà perchè da un lato avvertivano il forte bisogno di riaffermare la propria identità e dall'altro era per loro indispensabile adattarsi alla nuova realtà. La cultura di base a cui tutte le etnie che arrivavano negli Stati Uniti erano costrette a misurarsi era fondamentalmente quella Protestante.
I cattolici arrivavano in quell'immenso Paese dai paesi poveri dell'Europa e del Sud-America (Irlanda, Polonia, Italia) e se gli irlandesi trovavano la compattezza dei loro compatrioti già residenti nell'immenso Paese, gli italiani provenivano tutti da precedenti realtà statuali disunite ed avevano approcci differenti con la Chiesa in relazione alla regione di provenienza, oltre alle difficoltà linguistiche-dialettalli per costituire gruppi di autotutela compatti.
Per gli emigrati italiani di fine Ottocento (per gli emigrati siciliani era il periodo del fallimento della vicenda dei Fasci Siciliani) si trattò di dover accettare la nuova società e contemporaneamente di ricostruire una nuova identità religiosa, assolutamente debole al loro arrivo nel nuovo continente.
Interessante è la storia della emigrazione ebraica: si trattò di gruppi diversi con accentuazioni nazionali e regionali le più varie e che però si proponevano di creare un tessuto relativamente solidale.Gli ebrei giunti negli Usa si posero esplicitamente il problema di creare comunità coese pur provenendo dai più vari paesi e la loro fu la sola comunità capace di trasformare in breve tempo la società statunitense delle discriminazioni in una realtà dove poter cogliere le opportunità del successo.
Dal 1924, col "Quota Act", gli Stati Uniti fissano quote annue di ingresso nel loro paese.
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