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venerdì 23 agosto 2024

La scienza, la cultura, la politica

 

Paolo GiordanoScrittore italiano (n. Torino 1982). Laureatosi in fisica a Torino, nel 2007 ha poi intrapreso il dottorato di ricerca preso la stessa università. Ha esordito nella narrativa nel 2008 con La solitudine dei numeri primi:  il romanzo, in cui si intrecciano le vicende di due personaggi segnati dal dolore e destinati ad attrarsi senza mai riuscire a comunicare veramente, si è aggiudicato il premio Campiello opera prima e il premio Strega 2008. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Il corpo umano, ambientato in Afghanistan, cui hanno fatto seguito Il nero e l'argento (2014), in cui indaga l'instabilità delle relazioni umane, il racconto Suv, pubblicato nel volume antologico Figuracce (2014) a cura di N. Ammaniti, il romanzo Divorare il cielo (2018), Nel contagio (2020), sull'epidemia di COVID-19, e il romanzo Tasmania (2022).

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Il Mediterraneo

è un luogo abbandonato: appartiene soltanto 

a chi decide di occuparsene

 … il decreto Piantedosi, firmato dall’attuale governo italiano nel gennaio 2023, ha introdotto vincoli più stringenti per l’attività delle navi SAR delle Ong, inclusa la Life Support. Ha proseguito, su un piano burocratico, la linea avviata con il decreto sicurezza bis nel 2019 dall’allora ministro dell’Interno Salvini: ostacolare l’azione delle Ong nel Mediterraneo in ogni modo possibile, stigmatizzarne l’operato e sperare così di liberarsi del loro disturbo. 

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 Il decreto Piantedosi impone che, effettuato un soccorso, la nave Ong richieda tempestivamente l’assegnazione di un porto di destinazione, e che questo porto venga raggiunto senza indugio. Cosa significa nella pratica? Che effettuato un salvataggio la nave è tenuta a rientrare, ignorando le altre situazioni di pericolo che potrebbe raggiungere senza troppo sforzo, a meno che non venga esplicitamente autorizzata.

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  È successo anche a noi: per tre volte, sulla via del ritorno, la comandante Laura ha chiesto l’autorizzazione per raggiungere un’imbarcazione in distress segnalata da Frontex, era alla nostra portata, avevamo le risorse e lo spazio. Per tre volte le autorità italiane le hanno risposto di no.

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