Una tegola in testa a Gianfranco Micciuchè, il candidato a “governatore” che si sta muovendo in stretta continuità e alleanza col
partito di Don Raffaele Lombardo.
Un uomo della cerchia di Miccichè, deputato uscente dell’Assemblea
Regionale, Franco Mineo ha ricevuto un
avviso di garanzia per abuso d'ufficio per una vicenda del 2006, quando era
assessore comunale, a Palermo, con delega alla Protezione civile.
Mineo, occupandosi allora dell'affidamento a sette
associazioni del servizio di vigilanza nei mercati rionali del capoluogo
siciliano, avrebbe consentito che le stesse associazioni presentassero un unico
progetto fotocopia. Un particolare -questo di svolgere le gare di appalto in Sicilia- che
non è sfuggito a Striscia la notizia, tg
satirico di Canale 5.
La polizia giudiziaria indaga e la Corte dei conti sta adesso addebitando i
danni erariali a dieci assessori della giunta di Diego Cammarata.
Nessun commento arriva da Mineo che preferisce mantenere la
linea del silenzio 'in segno di rispetto della magistratura verso cui nutre
piena fiducia'. Parla invece il figlio, Andrea Mineo, oggi consigliere comunale
a Palermo, che escludendo una possibile sua candidatura alla regione al posto
del padre, dichiara che l'abuso d'ufficio è 'un reato discutibile, quasi inesistente.
' Mineo è già sotto processo per un'altra indagine che
riguarda l'intestazione fittizia di beni e malversazione. Secondo gli
inquirenti, il deputato sarebbe un prestanome di Galatolo, esponente
dell'omonima famiglia mafiosa dell'Acquasanta. Appresa la notizia, si sono riuniti ieri sera
i vertici di Grande Sud che decideranno se far ricandidare comunque Franco
Mineo nella lista a sostegno di Gianfranco Miccichè.
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