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venerdì 21 settembre 2012

Comune di Contessa Entellina. Quattro anni buttati al vento

Per Sergio Parrino, sindaco di Contessa Entellina, l'ultimo giro amministrativo è già iniziato. Ha già fatto varare -senza averne i numeri- grazie al senso di responsabilità dell'Opposizione il suo ultimo bilancio di previsione (2012) nei giorni scorsi in Consiglio Comunale.
Il suo programma elettorale di quattro anni fà è rimasto "lettera morta". I suoi bilanci di previsione hanno sempre e solo puntato a gartantire "indennità di carica" agli amministratori-pensionati e stipendi ai dipendenti comunali.
In fondo il suo programma elettorale non prevedeva grandi iniziative, eppure nulla ha ritenuto di dover fare, nonostante (oppure, proprio in forza) i giri di valzer che lo hanno visto ora Pd, ora Pdl e uomo di Miccichè.
In poche parole aveva promesso di completare le tante "incompiute" del territorio cittadino. Incompiute di cui pure lui è corresponsabile visto che da tre mandati egli è stato "amministratore", assessore ai lavori pubblici, vice sindaco, ed in fine sindaco.
La responsabilità più grave di un "amministratore" -che per tre mandati non ha combinato nulla, però è quella  del mancato approntamento ed elaborazione del Piano Regolatore Generale. Un piano che Sergio ha sempre dichiarato, da oltre dieci anni essere sempre pronto, lì per lì per essere portato in Aula, lì per lì per essere esitato dal Genio Civile, lì per lì per essere in procinto di disciplinare un territorio in preda ai capricci di chi lo desidera.
Il Piano Regolatore oltre all'impiego razionale e corretto del territorio serve anche per le azioni finalizzate a promuovere  lo sviluppo socio-economico del centro abitato e del contesto territoriale in cui è inserito, ricostruito dal sisma del gennaio 1968. Ma queste cose Sergio Parrino non le sa, e verosimilmente non le saprà mai se per tre mandati ha tutto pronto e lì per lì per decollare senza che nessuno abbia intravisto se esso esiste..
Nulla è stato promosso finora dalla Giunta dei "pensionati di indennità di carica", ma anzi quello che era stato ricostruito e messo nella disponibilità di chi nella comunità disponeva di idee e di volontà di rilancio è stato abbandonato al degrado. Ci stiamo riferendo al Centro Storico di via Gassisi di cui abbiamo in altre circostanze abbamo descritto il disinteresse dell'Amministrazione.
(Continua)

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