Alcune premesse
Il proposito del blog è (vorrebbe essere) di affrontare l'impatto umano e sociale degli arbereshe, arrivati in Sicilia in un periodo in cui la Storia complessiva dell'umanità segnava la fine del Medio Evo (crollo di Costantinopoli nel 1452 e/o scoperta dell'America nel 1492) e l'inizio della Modernità, di quell'epoca che poi, con la Rivoluzione francese (1789), cederà l'ulteriore decorso alla Contemporaneità, ossia all'epoca entro cui stiamo ancora vivendo.
La circostanza dell'arrivo degli arbëreshe nel Meridione d'Italia nel periodo di passaggio da un'epoca (il Medioevo) ad un'altra (la Modernità) ci consentirà di tratteggiare (immaginiamo e ci auguriamo) la vicenda storica non solamente di una popolazione, quella degli arbereshe che -per la prima volta si insediano sui territori meridionali della Penisola-, ma anche il quadro storico e la vicenda politica dell'Italia Meridionale nella sua generalità, nel corso della Modernità, all'interno dei variabili equilibri storici degli stati europei.
Gli arbëreshe che nell'alba della Modernità giunsero in Sicilia vissero (essi e poi i loro discendenti) sempre in pari situazione di partenza e di percorso rispetto ai siciliani sia le condizioni di vita che le trasformazioni che lentamente e con non poche sofferenze, ma decisamente, nel corso di alcuni secoli portarono all'affermarsi di quello che oggi è lo stile di vita, di pensiero e di essere della parte di mondo che è l'Occidente. Intendiamo esprimere che il disaggio vissuto dagli arbëreshe nei decenni successivi al primo insediamento non fu differente dalle condizioni di vita dei loro contemporanei siciliani. L'assetto sociale che essi poterono dispiegare nelle aree interne dell'isola era, in tutto e per tutto, analogo a quanto vigeva e veniva vissuto a Bisacquino, a Giuliana e nelle altre aree baronali dell'isola.
A parte i riferimenti ai Cardona, ai Gioeni ed ai Colonna a cui ci riferiremo sul blog, tutte le realtà comunitarie baronali dell'isola hanno attraversato, nelle linee generali, le medesime tappe e le similari vicissitudini della vita feudale.
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