Si è conclusa ieri, cinque Novembre, la visita alle comunità arbereshe di Sicilia del presidente dell'Albania, Ilir Meta, e dei suoi accompagnatori, fra cui l'ambasciatrice in Italia. La giornata è stata piuttosto intensa e aderente al calendario che prevedeva l'incontro nella Chiesa Madre di Contessa Entellina con il Clero, le scolaresche ed i cittadini. Gli ospiti hanno potuto ascoltare canti ed inni della secolare tradizione arbereshe, nonché sollecitazioni a che al livello diplomatico possano introdursi innovazioni al livello scolastico e formativo in direzione della salvaguardia linguistica. Appassionante e dettagliata è stata la descrizione tracciata da Tomasina Guarino, fra le prime promotrici, sin dagli anni settanta del Novecento con Giuseppina Cuccia, in direzione dell'insegnamento nelle scuole di Contessa dell'arbereshe. Il parroco, Papas Nicola Cuccia, ha ricordato tutti i passi ed i protagonisti locali che si sono storicamente adoperati per mantenere il ricordo e la conservazione etnico-linguistica di Contessa Entellina.
Successivamente la delegazione albanese, presso il vicino borgo Pizzillo, ha potuto visionare l'opera artistica di Vincenzo Muratore che interpreta in taglio originale la figura di Giorgio Scanderberg, l'eroe della resistenza ai turchi. Opera che troverà sistemazione nel contesto urbanistico cittadino di Contessa nelle prossime settimane.
Ultima tappa della delegazione albanese sul territorio di Contessa Entellina, prima di puntare in direzione dell'aeroporto Falcone Borsellino, è stata una visita alla tenuta agricola condotta dai produttori del noto vino Donnafugata, lungo la scorrimento veloce Palermo-Sciacca.
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