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lunedì 22 novembre 2021

Nostri giorni. Perche' in giro c'è sfiducia? E non ci riferiamo solo ai no-vax...

Nelle società del terzo millennio la fiducia è,  deve essere, il presupposto e l'inizio di ogni avvio e prosieguo di vita sociale e politica. Deve stare alla base della convivenza umana. È un bene essenziale come l'aria lo è per i polmoni. Un personaggio della vita pubblica -direttore della rivista Segno-, anni fa riferendosi alla fiducia, diceva che nelle società dove manca la "fiducia" arriva inevitabilmente  l'ingiustizia, la violenza e la disperazione. Tutto questo veniva sostenuto quando non si sapeva che ci sarebbero stati i no-vax, i no green-pass intenti a diffidare e addirittura a reagire con la violenza sulle intenzioni delle Autorità di voler difendere la nazione, le nazioni, dalla attuale pandemia.

 La fiducia spinge la gente a ritrovarsi insieme, ad allacciare legami e addirittura apre legami persino verso chi la pensa diversamente. Senza la fiducia comunitaria diventa inconcepibile persino pensare al futuro di qualsiasi aggregazione umana.

  Se in qualsiasi comunità manca la fiducia viene meno l'attaccamento ai "beni comuni", alla prosperità della società.

 Sul sottofondo del discorso abbiamo posto i no-vax diffidenti verso i governi. Ma il tema della fiducia nelle istituzioni pubbliche è molto più ampio e nel tempo ci proponiamo di riflettere più approfonditamente e magari più da vicino, nel senso  di coinvolgere l'interesse persino individuale.

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