In Europa si discute di agricoltura. A leggere i giornali si guarda ad aziende di vastissima estensione, un poco all'americana, con scarso interesse per la tradizione mediterranea delle conduzioni più o meno familiari. Esistono preoccupazioni sullo scarso interesse nei confronti dell'ambiente e delle cure verso la natura di tipo familiari. Finora è prevalso il sostegno, anche finanziario agli agricoltori e l'incoraggiamento alle pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente.
Il quadro più recente sembra voler trattegiare un quadro diverso.
- La riforma della politica agricola che verrà sara' licenziata nei prossimi mesi e pare che già nasca vecchia: si vuole salvaguardare in teoria il clima ma si punta in direzione delle multinazionali.
- Gli emendamenti verdi sono stati finora rigettati. Tra le zone d'ombra che la riforma accentua c'è il processo di concentrazione in mano a pochi, gli allevamenti intensivi inquinanti, l'uso di pesticidi.
- Gli ambientalisti, tra cui il movimento di Greta, chiedono una riforma attenta al clima e ai piccoli conduttori. La Cia sostiene «Non è possibile raggiungere gli obiettivi ambiziosi su sostenibilità, clima, sviluppo e occupazione senza mantenere almeno l’attuale livello di spesa agricola nel prossimo bilancio Ue», ribadendo così il suo “no” ai tagli alla Pac.
Nessun commento:
Posta un commento