La Caritas II
E’ necessario che il bene venga fatto bene.
Ci siamo proposti, in attesa
che venga nominato il nuovo Eparca, di
passare in rassegna gli Uffici che a Piana costituiscono la Curia. Un compito
non facile, tenendo conto delle dimensioni territoriali e demografiche non grandi della Eparchia; all’osservatore
esterno infatti non tutto appare distinto e visibile.
Abbiamo già tratteggiato le
attribuzioni amministrative della Caritas e lo abbiamo fatto con l’occhio attento
al procedimento, al ciclo gestionale. Questo aspetto resta il riferimento attraverso cui procederemo.
L’impegno pastorale e la motivazione evangelica potrà essere, eventualmente,
argomentazione di altre iniziative del Blog.
La responsabilità di
dirigere la Caritas diocesana spetta al Direttore, nominato dal Vescovo fra i suoi più stretti collaboratori. A Piana il responsabile
è Don Enzo Cosentino, il quale ricopre contemporaneamente -pure- il ruolo di Direttore regionale della Caritas.
Dalla sua postazione, Don
Enzo che peraltro è Parroco a Mezzojuso, possiede quindi il polso del livello di povertà nei
paesi dell’Eparchia (Piana degli Albanesi, Mezzojuso, Santa Cristina Gela,
Contessa Entellina e Palazzo Adriana) e pure nell’intero territorio siciliano.
Appena due giorni fa ha partecipato ad un Convegno di più giornate (Focus sulla povertà in Sicilia) svoltosi nell’Aula Magna del Seminario vescovile di Mazara del Vallo, a cui erano presenti tutti i direttori delle Caritas siciliane e i responsabili della Caritas nazionale.
Appena due giorni fa ha partecipato ad un Convegno di più giornate (Focus sulla povertà in Sicilia) svoltosi nell’Aula Magna del Seminario vescovile di Mazara del Vallo, a cui erano presenti tutti i direttori delle Caritas siciliane e i responsabili della Caritas nazionale.
«Negli ultimi cinque
anni in Sicilia abbiamo registrato un aumento dei poveri – ha detto don Enzo
Cosentino, nella veste di direttore regionale Caritas – tanti, che in forma
dignitosa, chiedono da mangiare prima che soldi. Questo è un campanello
allarmante perché la gente ha la necessità di sopravvivere».
«La politica ha i suoi
costi ma è anche giusto che in un momento di crisi non ci siano stipendi
esagerati. Mi chiedo: i politici si rendono conto che c’è tantissima gente che
muore di fame?».
Ancora don Cosentino: «I Comuni non hanno più i soldi per
garantire i servizi sociali e crescono chi prima lavoravano e, da un giorno
all’altro, si ritrovano senza più lavoro. Come Caritas ci siamo ritrovati anche
ad anticipare soldi a famiglie che non potevano pagare i biglietti degli
autobus per mandare i propri figli a scuola. Ecco, alla luce di questo è
necessario che la politica utilizzi con più parsimonia i fondi. Se non si
spreca il denaro questo può bastare per tutti. Ma suggerisco anche l’adozione
dei bilanci partecipati nei comuni, consentendo di tener conto di alcune realtà
nell’assegnazione delle risorse degli enti locali».
I principali
settori operativi della Caritas sono:
- la promozione delle
Caritas parrocchiali, delle Collaborazioni pastorali e vicariali;
- la formazione;
- l’osservatorio delle
povertà e delle risorse;
- il/i centro/i di
ascolto e di distribuzione;
- i giovani e il
volontariato.
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